Citrobacter in ospedale a Verona, lettera aperta dei primari

Mercoledì 9 Settembre 2020
Citrobacter in ospedale a Verona, lettera aperta dei primari
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VERONA - «Le dolorose conseguenze dell'infezione da Citrobacter hanno profondamente scosso la comunità sanitaria dell'Azienda Ospedaliera di Verona». Comincia così la lettera che i primari dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona hanno scritto riguardo le infezioni causate dal batterio killer nell'ospedale della Donna e del Bambino.

«Come Direttori di Unità Operativa Complessa dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona - sottolineano in una lettera aperta - non possiamo che interpretare quello che è il sentire di tutti coloro che operano all'interno dei nostri Ospedali, quotidianamente, con impegno, abnegazione e grande rispetto per i pazienti».

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«Ci sentiamo innanzitutto vicini alle famiglie che così tanto hanno sofferto per i drammatici eventi, umanamente comprendiamo il loro dolore e auspichiamo che le Autorità competenti possano definire questa vicenda» prosegue la missiva dei direttori delle UOC.

«Come parte viva di questa comunità - aggiungono - esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi dirigenti medici momentaneamente sospesi, auspicando che quanto prima vengano chiarite le loro posizioni, nel rispetto delle procedure idonee a definire le responsabilità di quanto accaduto.

Avvertiamo altresì la necessità di spendere una parola per la nostra Azienda, una delle più grandi ed efficienti d'Italia che vive uno stretto e armonioso connubio tra Ospedale e Università».

 

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VERONA - Citrobacter nell'ospedale di Verona, immagini choc in alcuni video. Un medico entra in reparto senza mascherina succhiando un lecca lecca, un fattorino che entra senza sovra camice né calzari né guanti sterili e consegna un plico al banco della caposala che firma la ricevuta.



«Questa devastante vicenda - sottolineano i primari - l'ha portata alla ribalta nazionale nel modo peggiore. Quanto di eccellente ogni giorno viene svolto dagli oltre 5mila dipendenti è passato in secondo piano, travolto da un'immagine profondamente negativa e questo rischia di togliere fiducia e serenità a quanti ogni giorno, bambini, adulti, anziani, con patologie importanti o meno, a noi si affidano arrivando dal nostro territorio o da ogni parte d'Italia». «Come Direttori dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona - concludono - rivendichiamo di appartenere ad una eccellenza sanitaria con forte vocazione educativa, in cui il malato è sempre al primo posto e dove ogni atto medico è svolto con scienza e coscienza».

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