Invecchiamento nel lago ghiacciato e svolta green, novità enoiche di Coldiretti

Lunedì 8 Aprile 2019
Invecchiamento nel lago ghiacciato e svolta green, novità enoiche di Coldiretti

Dall'etichetta 'salva-alberi' realizzata con il fieno al vino scomponibile, da quello invecchiato nelle acque del lago a quello che matura in miniera, dai tappi di zucchero a quelli che diventano gioielli, fino a bottiglie col termometro incorporato o con carta d'identità digitale, all'archeo-vino e ai bianchi e rossi ottenuti dai nuovi vitigni «green». Sono solo alcune delle novità 2019 che fanno tendenza nel mondo del vino, presentate per la prima volta a Casa Coldiretti al Vinitaly.

C'è chi ha ideato - sulla scorta delle esperienze francesi - forme d'invecchiamento alternative alla classica cantina, per dare al vino valori organolettici e caratteristiche assolutamente unici. Un esempio viene dal lago ghiacciato di Levico dove matura  lo spumante Lagorai prodotto dalla cantina Romanese (Trento): 2.000 bottiglie che passano l'inverno chiuse in 4 gabbie d'acciaio a 20 metri di profondità. Non manca neppure chi ha preferito la montagna per l'invecchiamento del proprio vino. È il caso della Cantina Tramin che per sette anni fa maturare il suo Gewürztraminer in una delle gallerie dell'ex miniera di Monteneve, a 2000 metri di quota, tra le Valli di Ridanna e Passiria, in Alto Adige, a 450 metri di profondità.

 L'innovazione è anche green. Nel Bergamasco - spiega Coldiretti -  l'azienda agricola «Nove Lune» coltiva vitigni resistenti alle malattie che eliminano del tutto o quasi l'uso di trattamenti super-bio, da cui nasce un vino ancestrale, ottenuto da una antica tecnica di vinificazione. Puntano sui vitigni resistenti anche l'azienda agricola Pravis, la cantina in verticale della giovane Erika Pedrini a Trento, e a Padova l'azienda agricola Parco del Venda di Vò Euganeo. L'impatto ambientale si riduce anche con i primi tappi di zucchero, chiusure ideate dalla PlantCorc di Vinventions, realizzate utilizzando un polimero plastico derivato dalla canna da zucchero.

Ma l'economia virtuosa si costruisce anche con il riciclo, che diventa addirittura prezioso - conclude Coldiretti - come nel caso di Alessandra, viticoltrice veronese, per tutti «Madame Zamuner» che usa le capsule del suo spumante per realizzare orecchini, pendagli e bracciali, realizzate dall'artigiano orafo vignaiolo Giò Patuzzi.



ROSSI  -  È sardo il miglior rosso d'Italia, secondo 5StarWines la selezione annuale di vini organizzata da Vinitaly: è l'Igt Serranu 2015 della cantina Tani di Monti, in Gallura, che ha ottenuto 95 punti.

Tra i primi nella classifica generale si trova un altro Igt rosso sardo il Montessu 2016 della cantina Agricola Punica di Santadi (Sud Sardegna) con 93 così come la vernaccia di Oristano doc superiore Juighissa 2009 della cantina della Vernaccia. 

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci