VENEZIA - Ieri era il 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia. Una ricorrenza che il liceo classico e linguistico Scipione Maffei di Verona ha celebrato non solo ospitando sul proprio sito web il messaggio del presidente Sergio Mattarella, con «l'invito a rinnovare l'impegno al rispetto dell'altro e delle sue scelte», ma anche (e soprattutto) approvando la cosiddetta carriera alias, cioè la possibilità per gli studenti e le studentesse in transizione di genere di utilizzare un nome elettivo diverso da quello che risulta all'anagrafe. «Tutto è nato da un riscontro della realtà, non certo da una scelta ideologica astratta», ha spiegato in serata il dirigente scolastico Roberto Fattore.
DALL'HELLAS AI GATTI
Non è la prima volta che succede.
ESIGENZA INTERNA
La delibera approvata dal Consiglio di istituto («al termine di un confronto iniziato nel Consiglio di classe e continuato nel Collegio docenti», precisa il preside Fattore), mira a garantire «la possibilità di vivere in un ambiente di studio sereno, attento alla tutela e alla dignità della persona». L'attivazione della carriera alias può essere richiesta dallo studente o studentessa se maggiorenne, altrimenti da entrambi i suoi genitori, «in presenza di documentazione medica» che attesti «una condizione di incongruenza di genere» e «un percorso psicologico e/o medico teso a consentire l'eventuale variazione di attribuzione di sesso». In parallelo a questo percorso, sul registro verrà utilizzato il nome elettivo e non quello ufficiale.
Al momento ci sarebbe un solo caso. «Sulla base di un'esigenza interna posta anche dai rappresentanti degli studenti sottolinea il dirigente scolastico è stata aperta una discussione sull'opportunità o meno di attivare anche questo profilo di inclusione, oltre agli altri già previsti per andare incontro alle sofferenze che possono attraversare i nostri 1.300 iscritti. Non abbiamo certo inteso farne una questione di bandiera, né dare alcuna pubblicità a una riflessione su cui anzi abbiamo mantenuto la massima riservatezza. Se poi ci saranno polemiche o strumentalizzazioni, non dipenderà da noi, che abbiamo avuto tutta la delicatezza necessaria».