Il batterio killer dell'ospedale Borgo di Trento a Verona è un patogeno presente «nell'intestino e nell'ambiente, normalmente innocuo che, però, può trasformarsi in killer» secondo Giorgio Palù, professore emerito di microbiologi e virologia all'università di Padova.
Citrobacter nell'ospedale di Verona, la relazione choc: "Infezione sottostimata, batterio killer nei biberon e nel latte"
VERONA - Batterio killer nel rubinetto, lo stesso usato Terapia intensiva neonatale per prendere l'acqua e darla ai bambini, acqua impiegata per i biberon, somministrata ai neonati mescolata anche con il latte. Per questo motivo sono morti quattro bambini e altri nove hanno subito danni cerebrali permanenti.
«Nei bambini, nei neonati, negli immunodepressi o in caso di manovre invasive può diventare pericoloso. Può dare infezioni intestinali, alle vie urinarie. Purtroppo nei bambini può dare anche meningiti con forme gravi», aggiunge Palù. Il guaio è che «questo germe è spesso resistente a molti antibiotici. Fa parte di quell'insieme di batteri multiresistenti ai farmaci che, se si sviluppano in ambienti ospedalieri, sono pericolosissimi. Ed è la resistenza ai farmaci il problema dei problemi: si stima che nel 2050 le infezioni prodotte da microrganismi multiresistenti causeranno più morti del cancro ogni anno. Questo è un problema che l'umanità dovrà affrontare più delle pandemie».
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