Assalto alla Cgil di Roma, obbligo di dimora per Castellini leader di Forza Nuova e ultras scaligero

Sabato 30 Ottobre 2021
Luca Castellini

VERONA - Per l'assalto alla Cgil di Roma è stato disposto l'obbligo di dimora per Luca Castellini, militante di Forza Nuova di Verona e legato alla frangia degli ultras del calcio scaligero. La Gip Annalisa Marzano ha firmato un'ordinanza con cui ha disposto sei nuove misure cautelari per gli scontri avvenuti nel corso della manifestazione 'no green pass' del 9 ottobre scorso a Roma che ha visto anche l'assalto alla sede della Cgil.

Alle nuove misure eseguite questa mattina si è arrivati dopo ulteriori indagini della Digos della Questura di Roma coordinate dalla procura di Roma con il pm Gianfederica Dito. 

Tra i sei (tre arresti e tre obblighi di dimora) anche Luca Castellini con obbligo di dimora. Il veronese era stato indagato dalla Procura di Roma, con altri tre, in quanto firmatario  del comunicato di Forza Nuova in cui si affermava, dopo la manifestazine romana, che "il popolo ha alzato la testa" e che "il livello dello scontro non si fermerà". I quattro erano stati indagati per istigazione a delinquere aggravata dall'utilizzo di strumenti informatici. Poi, peraltro, il sito web dell'organizzazione di estrema destra era stato oscurato.

Dopo l'operazione che ha portato in carcere i leader di Forza Nuova , Giuliano Castellino e Roberto Fiore e l'ex Nar, Luigi Aronica, oggi la Digos, su richiesta del pm Gianfederica Dito, come detto ha eseguito una ordinanza cautelare per altre sei persone accusate di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di militanti di Forza Nuova, tra cui anche Fabio Corradetti, figlio della campagna del leader Castellino. Il giovane si trova già detenuto per gli scontri avvenuti, sempre in quel giorno, nella zona di Palazzo Chigi. Il gip ha disposto, per altri indagati, due misure in carcere e tre obblighi di dimora. In carcere Massimiliano Petri, ai domiciliari Roberto Borra mentre per Luca Castellini, militante di Fn di Verona e legato alla frangia degli ultras scaligera, Francesco Bellavista e Federico Trocino è scattato l'obbligo di dimora. Determinanti per l'individuazione dei sei i video, comparsi anche in rete, sull'assalto alla sede del sindacato.

Nell'ordinanza il gip Annalisa Marzano ricostruisce quanto avvenuto nella zona di Corso d'Italia affermando che per i sei «sussiste il concreto concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte della medesima indole offensiva». I nuovi arresti arrivano a pochi giorni dalla decisione del Riesame che ha ribadito il carcere per i leader dell'assalto ad eccezione di Biagio Passaro di «IoApro», tornato in libertà. «Le modalità - aggiunge il giudice nel provvedimento - con le quali è stata sprigionata la violenza nei confronti di componenti delle forze dell'ordine e la mancata percezione dell'estrema gravità della condotta appena compiuta, sono elementi sintomatici di una spiccata inclinazione degli indagati alla commissione di fatti dalla particolare carica offensiva». Per quanto riguarda la posizione di Corradetti, il magistrato afferma che «nonostante la giovane età, è un soggetto estremamente violento e pericoloso per la collettività. Nei suoi confronti inoltre è stata esercitata l'azione penale nell'ambito di altro procedimento penale per tentato omicidio posto in essere l'11 ottobre 2020».

Dall'ordinanza emerge inoltre che Petri «ha continuato» nelle azioni violente anche «nella fase successiva della manifestazione quando nelle ore serali a seguito di ulteriori scontri nei pressi dei palazzi istituzionali, alcuni operatori sanitari dell'Ares 118 intervenivano in via delle Covertite per le sue cure e sul posto, dopo essere stati accerchiati e aggrediti dai manifestanti presenti, riuscivano a caricarlo sull'ambulanza per condurlo all'ospedale Santo Spirito». Infine Borra, già colpito da Daspo nel 2016 e 2018, «ha partecipato in passato a iniziative di Forza Nuova e Avanguardia Nazionale, nonché degli Ultras Lazio, ex Irriducibili»

Ultimo aggiornamento: 16:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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