Controlli e multe: i rischi
per le auto con la nuova Ztl

Giovedì 7 Febbraio 2019 di Elisio Trevisan
Controlli e multe: i rischi per le auto con la nuova Ztl
2
Lunedì prossimo andrà in discussione nelle commissioni consiliari la Ztl-Venezia: mentre in terraferma l’amministrazione Brugnaro le ha eliminate quasi tutte, lasciando operativa solo quella di via Pio X, ora ha deciso di istituire quella per il centro storico. È un passaggio obbligato che segue a ruota il contributo di accesso che dovranno versare tutti coloro che arriveranno a Venezia con il treno, i pullman o le crociere. Perché a quel punto, se l’accesso al centro storico fosse ancora libero per le auto, chiaro che tutti sceglierebbero questo mezzo pur di non pagare la “tassa di sbarco” creando così una disparità e un buco nel sistema.
 
D’altro canto, da questo punto di vista l’Amministrazione fucsia non ha scoperto nulla di nuovo, perché la Ztl-Venezia era già inserita nel Pum, il Piano urbano della mobilità, del 2005, quindi all’epoca del secondo mandato di Massimo Cacciari sindaco. Ma da allora nessuno ha avuto il coraggio di istituirla essendo un provvedimento piuttosto impopolare per alcune categorie, il coraggio ce l’ha ora Brugnaro che ha inserito il provvedimento nell’ambito dell’operazione complessiva per tutelare la città storica. Non tutto quello che era stato pensato dal centrosinistra, insomma, viene buttato dalla Giunta Fucsia: non avrebbe voluto questo tram ma lo ha fatto funzionare, e ora ha preso dal Pum la Ztl-Venezia. Ci vorrà del tempo, perché la decisione su dove collocare le telecamere per controllare le auto in entrata spetta al ministero dei Trasporti. Ad ogni modo sarà o ai Pili, oppure dove il Ponte si biforca per piazzale Roma e il Tronchetto. Dopodiché, una volta in funzione, multeranno tutte le auto non autorizzate, allo stesso modo che in via Pio X. Chi potrà entrare senza problemi? I residenti e i cittadini veneti a patto che le loro targhe vengano registrate al centro di controllo del Comune, basta la prima volta e poi quando cambiano automobile. Poi ci saranno studenti, pendolari e altre categorie, sempre registrando la targa. E infine i visitatori da fuori regione o dall’estero: chi deciderà di arrivare a Venezia in auto dovrà aver prenotato in una struttura ricettiva. Altrimenti verrà ripreso e multato. 
I particolari tecnici sono da definire, ad esempio se spetterà al residente o al veneto segnalare la targa o se avverrà in automatico incrociando i dati o, ancora, se sarà il turista a dover comunicare il numero di targa o se ci penserà l’albergo (come avviene in vari centri storici) ma il disegno complessivo ormai c’è. «E avrà un duplice risultato: da un lato spingeremo i turisti a servirsi maggiormente dei mezzi pubblici, dall’altro tuteleremo i residenti veneziani che finalmente riusciranno a trovare parcheggio senza problemi» commenta l’assessore alla Mobilità Renato Boraso riferendosi anche alle centinaia di veneziani che sono stati costretti ad affittare o acquistare garage in terraferma come al Vega o nei condomini dei quartieri di Mestre. Inizialmente i garage multipiano del Tronchetto e di piazzale Roma risentiranno del cambiamento epocale «ma le cose troveranno un loro equilibrio. E i residenti del centro storico non potranno dire che questa Amministrazione non ha varato provvedimenti per tutelarli: bloccati i plateatici e la proliferazione degli alberghi, i tornelli per controllare gli accessi, il contributo all’accesso per ridurre la Tari, decine di delibere per ridurre i banchetti lungo le calli e i kebab, abbiamo aumentato i vigili, e ora prevederemo i motori ibridi e elettrici per il trasporto pubblico nei canali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci