MESTRE - Nuovo passo avanti per la Zls. È stato pubblicato sul sito dell'Agenzia per la Coesione Territoriale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri istitutivo della Zona Logistica Semplificata per il Veneto. Per il governatore del Veneto, Luca Zaia, è «un risultato al quale abbiamo lavorato da tempo, che ora apre una prospettiva nuova per questo territorio. Un ulteriore passo importante verso la piena operatività della Zls.
LE OPPORTUNITÀ
La Zls, come la Zes (La Zona economica speciale che vale per il Sud Italia), che ha mosso il suo primo passo il 6 ottobre 2022, dopo 4 anni di attesa, con la firma di Mario Draghi allora presidente del Consiglio dei ministri, consente investimenti privati per 2,4 miliardi di euro, nuove fabbriche, 26 mila nuovi posti di lavoro e altri 177 mila di indotto nel resto del Veneto su 4.681 ettari a Venezia e Rovigo e in 17 Comuni polesani con il baricentro nel porto di Venezia e Chioggia: per attivarla servono 250 milioni di euro dello Stato che, tra l'altro, in dieci anni tornerebbero più che triplicati nelle sue casse (320 milioni di Iva, 250 milioni grazie ai 26 mila nuovi posti di lavoro che verranno creati, e il resto di Ires, l'imposta sui redditi delle società). «L'obiettivo è quello di attrarre investimenti attraverso una drastica semplificazione amministrativa e la possibilità di accedere al credito d'imposta, oltre che ad un piano di interventi regionali finanziati con le risorse del PR FESR 2021-2027. - commenta l'assessore allo Sviluppo Economico, Energia e Legge Speciale per Venezia, Roberto Marcato - La Zls rappresenta un progetto sul quale credo fortemente, che è stato portato avanti con l'obiettivo di dare al Veneto uno strumento in grado di fungere da volano di sviluppo per tutta l'economia regionale». Anche il vicesindaco di Venezia, il leghista Andrea Tomaello, punta l'accento sulla necessità di finanziare l'operazione e di adottare il Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che disciplina il funzionamento e la governance delle zone logistiche semplificate per consentire in tempi rapidi l'insediamento del Comitato d'indirizzo, l'organo politico ed amministrativo della Zls, ma intanto ringrazia il collega di partito, il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, che si è speso molto per sbloccare la situazione e arrivare a questo decreto di Giorgia Meloni: «Ora dovremo fare presto con i soldi altrimenti gli sforzi fatti fino ad ora non avranno avuto senso, confido in questo Governo che è un po' più veloce di quelli precedenti».
L'ACCELERAZIONE
E per quanto riguarda il Governo, il senatore veneziano di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon, ha sottolineato «l'efficienza con cui l'esecutivo ha accelerato sulla questione. La Zls vuol dire tantissimo: nuove opportunità di sviluppo, lavoro e investimenti per le imprese ma non solo visto che, se sviluppata correttamente, questa opportunità attiverà e darà benefici anche alla filiera lunga delle imprese che operano dalla logistica ai servizi». Dal centrosinistra il Pd consiglia il Governo di utilizzare i fondi del Pnrr per finanziare l'operazione, «visto che quelle risorse sono ancora in fase di erogazione, e per la Zls questa è un'occasione che non possiamo perdere: è un nodo di sviluppo di vitale importanza per una visione di ripresa economica del territorio che vada oltre la visione turistica».
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