Il Veneto orientale roccaforte di Zaia: il governatore supera l'80% a Caorle e Jesolo, lo sfiora a San Donà

Martedì 22 Settembre 2020 di Fulvio Fenzo
Il Veneto orientale roccaforte di Zaia: il governatore supera l'80% a Caorle e Jesolo, lo sfiora a San Donà

La partita è tutta lì, nel centrodestra, almeno in attesa dei risultati delle elezioni comunali che si sapranno oggi per Venezia, Cavallino Treporti, Dolo, Eraclea, Portogruaro e Torre di Mosto. Ma intanto l'unica, vera sfida è quella che si è giocata dentro il Carroccio veneto, tra Lista Zaia - una corazzata nel Veneto orientale - e Lega, con la rincorsa degli altri partiti dello schieramento.

SENZA STORIA
Sono le 22 quando nella banca dati della Prefettura affluiscono i primi risultati definitivi da alcuni Comuni. I primi a chiudere la partita delle Regionali sono Ceggia, Fossalta di Piave, Gruaro, San Stino e Teglio. Ovunque, il Governatore Zaia sbanca. A Ceggia supera l'80% e nel derby tra la sua lista e quella della Lega finisce 6-1, il 59 contro il 10%. Qui Lorenzoni e il centrosinistra si fermano al 12%, Cappelletti dei 5stelle al 4,4, mentre gli altri sei candidati presidente raccolgono percentuali da prefisso telefonico, lo zero virgola qualcosa. Un andamento simile anche a San Stino di Livenza, anche se qui il divario tra Lista Zaia e Lega è meno clamoroso, finisce 48 a 17. Il Pd, terzo partito, è al 12, facendo dunque intendere che la vera partita, come dicevano gli analisti, si gioca proprio tutta in casa del Carroccio.
 

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Passano i minuti e arrivano altri dati definivi. Caorle, per esempio, dove Zaia va oltre l'83% (e qui la lista del governatore e quella leghista sono al 36 e 27%, con Forza Italia che almeno supera il 10%), lasciando Arturo Lorenzoni a una sola cifra, l'8,9%. Nel Miranese, a Salzano, non si cambia registro: Zaia 76%, Lorenzoni 14, Cappelletti al 4. La Lista Zaia supera la Lega di quasi 40 punti: 52% contro il 13. Risultato-fotocopia a Martellago: Zaia sfiora il 76% e Lorenzoni arriva al 15, Lista Zaia al 53 e Lega all'11. 

SORPRESA A JESOLOUna sorpresa a Jesolo: non tanto Zaia che supera l'86%, quanto Fratelli d'Italia che, nello schieramento di centrodestra, si piazza al secondo posto superando abbondantemente il Carroccio: 50% Lista Zaia, quasi il 16 FdI e poco più del 10% la Lega. Il candidato del centrosinistra deve accontentarsi del 7,6%. Non c'è storia nemmeno a San Donà con il 79% di Zaia e il 14 di Lorenzoni. Il Pd, il partito del sindaco Cereser, non raggiunge il 13%. Tra Lista Zaia Presidente e Lega finisce 52 a 12.

Andiamo in Riviera, allora, per vedere se cambia qualcosa. Ma non cambia nulla. Ecco Stra con il 76,7% di Zaia e il 14,7 di Lorenzoni, la Lista Zaia al 56 e la Lega quasi all'11, FdI al 5 e Forza Italia negli abissi del 2,9%. Il Pd supera il 10, ma è dominio del centrodestra. A Mira Lorenzoni sale al 20%, Zaia scende (si fa per dire) più o meno al 70, con un risultato vicino a quello di Dolo dove però lo spoglio va più per le lunghe e dove l'attenzione è centrata anche sulle Comunali. Come a Portogruaro, con Zaia che con la sua lista sfiora la metà dei voti e supera il 75% come schieramento. A Torre di Mosto non c'è storia: Zaia-Lorenzoni finisce 82 a 11. Eraclea idem, addirittura 87% a 8% a tre quarti di scrutinio.

Solo a Chioggia, intanto, il candidato dei 5stelle riesce a schiodarsi dalla soglia del 4%, risalendo oltre l'8 (ma l'M5s supera il 9, segno che l'1 per cento ha scelto un altro presidente). Lorenzoni è comunque secondo con il 12%, primo - ovviamente - Zaia da una vetta di oltre il 75%. Solo a Chioggia, comunque, la Lega supera la Lista Zaia 27 a 26%.

LA SFIDA A VENEZIA
Resta allora Venezia, che attende anche l'esito delle Comunali.
Verso mezzanotte, quando mancano ancora poche decine delle 257 sezioni, Zaia si afferma con il 67% a fronte di un Lorenzoni che arriva al 23, meglio che nel resto della provincia. Cappelletti dei 5stelle è inchiodato attorno al 4% e il resto sono briciole. Primo partito è la Lista Zaia con il 45%, segue il Pd con il 19, Lega verso il 12, FdI tra il 6 e il 7%, M5s al 4, Europa Verde sopra al 3 e Forza Italia sotto il 2. Numeri che cambieranno sensibilmente nello scrutinio odierno, perché non ci sarà la lista pigliatutto di Zaia e si vedrà il risultato dei Fucsia di Brugnaro. Oggi è un altro giorno.

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