MUSILE DI PIAVE - «Sono qui a rappresentare la Lega e la Lega sostiene Silvia Susanna, punto e basta». Il governatore Luca Zaia, arrivato ieri mattina a Musile, svicola sulle divisioni all'interno della Lega e sulle defezioni dei leghisti che nelle ultime settimane hanno avvelenato il clima della campagna elettorale nel campo del Carroccio, portando addirittura alcuni esponenti locali della Lega, quelli legati a livello locale all'ex vicepresidente del Veneto Gianluca Forcolin, a entrare a far parte di un'altra lista con un candidato sindaco alternativo all'uscente.
LA SFIDA DEI GAZEBO
Lo stesso candidato sindaco Lava, assieme ad alcuni suoi sostenitori e candidati consiglieri, era presente ieri con un gazebo in piazza Libertà, proprio lungo il percorso che avrebbe dovuto compiere Zaia per giungere nel giardino del centro culturale Bressanin-Sicher dove si teneva la presentazione della lista di centrodestra Scelgo Silvia Susanna Sindaco. Uno sguardo veloce al gazebo, poi Zaia ha tirato dritto.
SOSTEGNO ALLA SINDACA
Ma la sua presenza e le sue parole a favore della sindaca uscente, la leghista Silvia Susanna, non avrebbero potuto essere più chiare, soprattutto per chi fino a ieri si diceva amico di Zaia, ma contro la Susanna. «La continuità amministrativa è strategica, Silvia Susanna ha fatto bene e continuerà a farlo» ha sottolineato Zaia prima di incontrare i cittadini, i sindaci, i parlamentari, gli amministratori comunali dei paesi vicini e i diversi esponenti politici che ieri l'attendevano.
LA SQUADRA
Nel giardino della Bressanin-Sicher, Susanna ha presentato al presidente della Regione la sua squadra, formata da 11 leghisti, tre candidati di Fratelli d'Italia e due di Forza Italia. «Silvia è sempre stata della Lega - ha ricordato Zaia, chiarendo il significato della sua presenza a Musile per sostenere la candidatura del sindaco uscente - Noi abbiamo difeso questa Amministrazione e pensiamo che, a maggior ragione, la continuità sia da premiare. Un sindaco uscente permette di recuperare tutto quell'abbrivio che ci sarebbe con nuove figure. Il fatto che Silvia abbia amministrato bene, e il senso della sua amministrazione è sotto gli occhi di tutti, ci porta a dire di sostenerla ancora di più per i prossimi cinque anni». Guardandosi attorno, Zaia ha rilevato tre categorie di presenti: quelli che hanno deciso di votare per Susanna, quelli che non hanno ancora deciso e sono venuti per farsi un'idea e i tre-quattro curiosi.
«Ecco a quelli dedichiamo tutta la giornata», ha commentato scorgendo qualche ex leghista tra i presenti, suscitando l'ilarità. Scandito dagli applausi, il governatore ha prospettato un progetto amministrativo in continuità, ribadendo l'importanza che la comunità non esca divisa tra Guelfi e i Ghibellini. «Il presidente di una Regione non può andare in giro a dire che se il sindaco è nostro portiamo i soldi sennò no, sarebbe ignobile - ha proseguito - Però è più facile dare risposte a sindaci che vogliono collaborare piuttosto che a quelli che vanno tutti i giorni sui giornali a insultarti o peggio ancora a ridicolizzare i veneti semplicemente perché ce l'hanno con me. Silvia sarà il sindaco di tutti, non solo di chi l'ha votata. Quest'obbligo ce l'hanno anche quei sindaci che pensano di rappresentare il loro partito e quindi continuano una battaglia politica che non produce nulla. Ovviamente, dove abbiamo sindaci nostri ci mettiamo meno tempo, basta una telefonata».