Luca Zaia in diretta: : colpo di coda del virus?«Non possiamo escluderlo».Terza dose, «entro la fine dell'anno verrà estesa a chi ha meno di 60 anni»

Mercoledì 27 Ottobre 2021 di Redazione Web
Luca Zaia in diretta oggi
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Luca Zaia torna in diretta oggi, mercoledì 27 ottobre 2021, per gli ultimi aggiornamenti sull'epidemia da Covid in Veneto. Oscilla il numero dei nuovi contagi quotidiani nelle province venete, si va dai 200 ai 470 al giorno (oggi si è toccata una punta di 539), per adesso resta sotto controllo l'andamento dei ricoveri in area medica, dove però si vede un incremento, e in terapia intensiva, dove la situazione resta stabile. Anche l'incidenza non desta preoccupazione, l'ultimo dato disponibile la posiziona allo 0,65%. Nella conferenza stampa in diretta oggi Zaia ha affrontato il tema dei vaccini, dell'immunità di gregge (il governatore spera di poter arrivare all'85% dei vaccinati in regione), dell'obbligatorietà sempre dei vaccini (definita «un'ipocrisia»).

E ha ricordato, come sempre, ai cittadini di non abbassare la guardia: «Il virus c'è e bisogna prestare attenzione anche se si hanno avute due dosi di siero».

Ospiti oggi l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e la dottoressa Francesca Russo per fare il punto sulla scuola, rivelando: «Dal 15 settembre ad oggi, per tutte le fasce di età di studenti, abbiamo avuto 2327 positivi (su 800mila studenti totali), 141 positivi sul personale scolastico».

Zaia in diretta oggi

Il bollettino Covid in Veneto

Sette milioni e 41mila tamponi molecolari fatti, test rapidi 8milioni 721mila, quelli fatti fino ad oggi. Sono 539 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore nella nostra regione (sono circa 100mila i tamponi al giorno fatti). L'incidenza del virus in Veneto è di 0,65%. Gli attualmente positivi sono 9.743, tra i quali studenti. La situazione negli ospedali: ci sono 239 pazienti ricoverati, 34 in terapia intensiva e 205 pazienti in area non critica. Tre le vittime del Covid nelle ultime 24 ore. IL BOLLETTINO INTEGRALE DI OGGI - SCARICA IL PDF

La pandemia in Veneto

«Il virus c'è, siamo in pandemia - ha ribadito Zaia -, anche se stiamo facendo una vita abbastanza "normale". Ma 539 persone positive in 24 ore significa che il virus c'è ancora fra la popolazione. Nei Paesi dove la mascherina è stata abbandonata, il virus ha ripreso a crescere, questo dispositivo di protezione è un buon salvacondotto».

Colpo di coda del virus? Non possiamo escluderlo

Siamo in una fase di assoluta convivenza con il virus e assoluta tranquillità di gestione del Covid negli ospedali, ma non abbassiamo la guardia. Non si può escludere a priori un colpo di coda di questo virus». La vaccinazione sta funzionando, ha assicurato Zaia, abbiamo raggiunto oltre 81mila terze dosi inoculate, e questo significa copertura della terza età: «A tutti i 60enni che hanno avuto l'ultima dose sei mesi fa, valutino di farsi la terza dose».

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«Non preoccuparti, sono vaccinato»

«Sento spesso dire "non preoccuparti, tanto sono vaccinato": la certezza al 100% non può esserci, il vaccinato non può pensare di comportarsi come se non ci fosse più il problema, ha la possibilità di infettarsi 6,6 volte in meno rispetto a un non vaccinato. Il vaccinato, se si infetta, nella stragrande maggiornaza dei casi è asintomatico o con sintomi molto inferiori rispetto ai non vaccinati. Questo per dire che la vaccinazione per noi è stata la chiave di volta della pandemia»

Obbligo vaccinale? Un'ipocrisia

«Non ho mai creduto nell'obbligatorietà del vaccino, non in un paese democratico e civile». «Non ho mai creduto che la conclusione per i vaccini sia l'obbligo, perché è accarezzare una forma di ipocrisia. L'obbligo coatto a vaccinarsi in un paese civile non esiste». Lo ha ribadito oggi Zaia. «La vaccinazione resta volontaria - ha sottolineato - ma resta la chiave di volta della pandemia. Mi spiace che ci sia questo dibattito, mi metto nei panni di chi ha paura, ma non credo all'obbligatorietà. Lo abbiamo già visto con gli 11 vaccini obbligatori per i bambini, e non sono tutti vaccinati. Anche i paesi che si ritengono più performanti non arrivano al 100%. E' ovvio - ha concluso - che più ci vacciniamo più aiutiamo chi non si può vaccinare».

Terza dose di vaccino in Veneto

In questo momento in Veneto le terze dosi vengono fatte a sanitari, Rsa e tutti gli over 60, e fragili. Terza dose a chi ha avuto l'unica dose di J&J? «Non abbiamo ancora iniziato». 

«Ho l'impressione che entro la fine dell'anno verrà estesa la terza dose a chi ha meno di 60 anni». Lo ha detto ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia. «C'è già chi se la vuol fare - ha aggiunto - e comunque bisognerà trovare un motivo scientifico/giuridico per fargliela fare. La decisione ragionevolmente avverrà nell'arco temporale in cui scadranno le ultime seconde dosi per la popolazione che si è vaccinata intorno a fine maggio. Lo autorizzeranno, magari in maniera volontaria entro fine anno».

«Non esiste un livello di anticorpi che possa assicurare a una persona che non si infetti - ha spiegato la dottoressa Russo -. E questo vale anche per chi ha superato la malattia che per avere un ciclo vaccinale completo deve fare almeno la seconda dose».

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Immunità di gregge: ci arriveremo mai in Veneto?

«Il dato su cui riflettere è che dai 18 ai 65 anni abbiamo oltre 565mila persone che non si sono vaccinate, arriveremo mai al 90%? Non ho la sfera della verità, di certo la campagna per le prime dosi ha avuto una flessione fino ad oggi, con 1500 vaccini giornalieri. Ho l'impressione che stiamo andando a raschiare il fondo del barile. Ipocrisia vuole che si dica che al 100% non arriveremo mai. Arrivare al 90% sarebbe un grande obiettivo, siamo però ottimisti e pensiamo di arrivare all'85% in Veneto».

«Ai governi - Conte e Draghi - ho detto di occuparci della comunicazione istituzionale di supporto alle vaccinazioni, all'informazione dei cittadini. Il vaccino rende sterili? E' una fake news, ma qualcuno deve rispondere in modo istituzionale a questi dubbi. E' fondamentale parlare con i cittadini, il governo deve farlo», ha concluso Zaia.

Test fai da te

L'uso del test fai da te: Zaia ha rilanciato l'idea di poterlo utilizzare nelle aziende, per semplificare il controllo per i lavoratori e anche per le aziende, soprattutto quelle con meno di 15 dipendenti.

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«Il linguaggio aggressivo - ha puntualizzato Zaia -, soprattutto per i capi popolo, va moderato. Bisognerebbe riuscire a moderare i toni».

Covid nelle scuole del Veneto

La dottoressa Francesca Russo ha fatto il punto sull'incidenza del Covid nelle scuole del Veneto. «Abbiamo avuto un leggero aumento dei casi nell'ultima settimana, ma è in linea con l'andamento del virus«.

La situazione nelle scuole è abbastanza sotto controllo: «Dal 15 settembre ad oggi nella scuola, per tutte le fasce di età di studenti, abbiamo avuto 2327 positivi (su 800mila studenti totali), 141 positivi sul personale scolastico. Continuiamo a procedere con il monitoraggio nelle scuole. Niente feste o centri sportivi per i ragazzi che tornano in classe dopo un solo caso positivo in classe» - ha ricordato la dottoressa Russo. Cosa è successo questa settimana nelle scuole del Veneto: «4.448 sono gli studenti in quarantena (a casa per 7 giorni se vaccinati e 10 se non vaccinati) e oltre 5mila quelli in monitoraggio (sono rientrati a scuola ma sono monitorati), Personale scolastico: questa settimana ce ne sono 307 in quarantena e 430 in monitoraggio». 

Scuole sentinella in Veneto

«Le scuole sentinella in Veneto sono 60, con 16mila studenti coinvolti, l'adesione è molto alta. Il prelievo viene fatto con il tampone salivare, fatto a casa e poi raccolto a scuola e analizzato in laboratorio. Su 11mila 700 test fatti fino ad oggi, abbiamo trovato 7 positivi».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 02:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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