Zaia in diretta: «Incidenza allo 0.87%. I morti per Covid? Superano quelli della Seconda Guerra Mondiale». Esenzione ticket per 2 anni post virus: «Dovrebbe essere per sempre»

Venerdì 21 Maggio 2021 di Beatrice Mani
Luca Zaia in diretta oggi
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Luca Zaia in diretta oggi, venerdì 21 maggio 2021, per le ultime notizie sul Covid in Veneto. La nostra regione si avvia, se i dati verranno confermati nelle prossime due settimane, verso la zona bianca. E l'incidenza dei positivi sulla popolazione di oggi fa proprio ben sperare: è scesa allo 0.87%. Ma non bisogna abbassare la guardia, come ricordato da Zaia che ha sottolineato: «I morti per Covid, ha rivelato oggi l'Oms, sono stati superiori a quelli avuti durante la Seconda Guerra Mondiale, questa è la Terza». Ad ogni modo, con l'avvento del nuovo colore si dà il via libera anticipato anche alle riaperture delle piscine e alla celebrazione delle cerimonie, matrimoni in testa, mentre restano ancora chiuse le discoteche.

La campagna di vaccinazione prosegue a ritmo serrato, sia per le prime che per le seconde dosi, in attesa del 16 giugno quando è stato prefigurato un "liberi tutti" per le prenotazioni. Intanto però scoppia il caso medici e infermieri no vax: in Veneto sono ancora 6mila quelli che non hanno ricevuto il vaccino.


Lunedì 31 maggio ci sarà il ministro del Turismo Massimo Garavaglia in visita ufficiale in Veneto.

Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi molecolari fatti ad oggi 5milioni 287mila, test rapidi 4milioni 670mila. Sono 274 i nuovi contagi Covid nelle ultime 24 ore. Incidenza allo 0.87%. Nel giro di un paio di settimane si è dimezzato il numero dei soggetti positivi in isolamento domiciliare, che oggi sono pari a 11.791. Il totale degli infetti dall'inizio dell'epidemia sale così a 421.557, quello delle vittime a 11.521. Ricoveri totali 868 (-35), 98 nelle terapie intensive (-1), 770 in area non critica (-34). «Sono 419 nelle terapie intensive in totale, covid e non covid, questo significa che comunque gli ospedali sono a pieno ritmo», ha precisato Zaia. Sono 14 le vittime nelle ultime 24 ore. IL BOLLETTINO INTEGRALE - SCARICA IL PDF

Covid in Veneto

«I morti avuti con il Covid superano quelli avuti nella seconda Mondiale, lo ha detto l'Oms, e che i morti nel mondo sono sicuramente superiori a quelli che sappiamo», ha affermato il governatore. «Noi siamo zona bianca, ma avendo cambiato le regole lo siamo di fatto ma non di diritto per adesso. Dobbiamo ancora stringere i denti, aiutati dalla macchina della Sanità veneta che funziona, che fa vaccini, ricordo ad esempio che abbiamo inoculato 43mila dosi nelle ultime 24 ore e viaggiamo verso i 2 milioni e mezzo di dosi somministrate». Mai abbassare la guardia, portare sempre la mascherina, evitare assembramenti: le regole che Zaia ripete ogni giorno, «la mascherina sarà come l'ombrello, si porta con noi e si usa quando serve.

Diventerà quasi un accessorio per noi».

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Vaccini

Procedono ad ampie falcate le vaccinazioni in Veneto, Zaia riporta i dati: «Stanno andando bene, e ci aiutano a venir fuori da questo incubo: lo vediamo dai dati. Il 97,8% degli over 80 è vaccinato, l' 84,7% dei 70-79enni è vaccinato, l'80.1% dei  60-69enni è vaccinato - stanno recuperando -, sono al 68% i 50-59enni, sono al 46% i 40-49enni. A questi ultimi dico che ci sono ancora 43mila posti liberi».

Redistribuzione dei vaccini

Vaccini che restano a disposizione in alcune Ulss mentre mancano in altre, cosa farne? «Non escludo una redistribuzione dei vaccini nelle Ulss, per vaccinare le persone», ha detto Zaia. «Abbiamo questi 43mila dosi "libere", dovremo capire come utilizzarle».

Esenzione ticket post Covid

Chi ha postumi da Covid ha l'esenzione ticket per due anni, secondo me dovrebbe avere l'esenzione per sempre, lo dico chiaramente - ha sentenziato il governatore -. Metà dei positivi non ha avuto sintomi ma esistono pazienti che sono finiti in ospedale, con il respiratore e la terapia intensiva, e sono il 5-7%. A chi ha gravi postumoi di questa patologia va riconosciuto un ruolo, sono reduci di quella che è una Terza Guerra Mondiale».

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Sanitari no vax

«Il 10% dei sanitari nazionali non si vuole vaccinare, ed è lo stesso dato che abbiamo noi - ha detto Zaia -, io dico che la vaccinazione è volontaria, poi c'è stato questo Decreto... il dipendente della Sanità si trova con le regole cambiate in corso d'opera, non con le stesse con le quali è stato assunto: questo è un argomento legalmente molto problematico. Ho l'impressione  - ha riflettuto il governatore - che questo si trasformerà in un mare di scartoffie che durerà per anni, non è una questione facile e dal punto di vista etico, del resto però tu operatore della Sanità sai bene che appena si parla di virus si parla di vaccini. Via di uscita alternative rispetto al vaccino non ne abbiamo, è un farmaco, ci assumiamo quel piccolo rischio. Facciamo questa scelta anche per difendere l'intera comunità, per raggiungere l'immunità di gregge». «I primi tre medici dei 61 bellunesi che avevano presentato ricorso per non fare il vaccino hanno ritirato il ricorso», ha ricordato Zaia.

Casinò di Venezia, quando riapre?

«Noi stiamo lavorando, ne ho parlato anche con Totti che ha il casinò a Sanremo, per prevederne l'apertura in zona bianca, le sale gioco per adesso sono chiuse fino al 15 di giugno».

Vaccini ai turisti? «Un servizio»

«Se un turista ci chiede di fare la seconda dose, se mi certifica che la prima ce l'ha già, per me si può fare portando a casa la ricevuta con il lotto vaccinale», ha specificato Zaia. «Si tratta di dare un servizio, è un atto di gentilezza nei confronti di ospiti che scelgono il Veneto». «Fra l'altro le prenotazioni in Veneto sono in totale accelerazione, potremmo recuperare due anni in uno, ringrazio Red Canzian per lo spot al quale si è prestato, stanno arrivando prenotazioni non solo dall'Italia ma anche dall'estero in maniera importante».

Virus, cosa accadrà in estate?

Si teme che il virus si comporti come nella scorsa estate, quando ha allentato la morsa, è mutato e ha contagiato producendo una moltitudine di asintomatici, per poi cambiare nuovamente e ripartire in autunno. «Dubitate di chi vi dice cosa accadrà di qui ai prossimi 100 anni, credo dovremo fare il terzo richiamo del vaccino, e penso che questo diventerà un virus per il quale faremo il vaccino come l'antinfluenzale. Questo è un virus a bassa mortalità e convive a lungo con l'ospite, la speranza è di continuare con le vaccinazioni e andare verso un percorso di normalità graduale: il virus o sparirà oppure diventerà endemico».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 06:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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