Coronavirus Veneto, la diretta di Luca Zaia: «Dal 18 maggio riapriamo tutto». Medici di base: rivoluzione nelle visite Cosa cambia

Martedì 12 Maggio 2020 di Beatrice Mani
Coronavirus Veneto, la diretta di Luca Zaia: cosa ha detto oggi
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Coronavirus Veneto. La diretta di martedì 12 maggio del governatore del Veneto Luca Zaia. Ieri il Governo ha dato di fatto il via libera alle aperture "guidate" dalle Regioni, «Le istanze delle Regioni sembrano vengano accolte. È una sorta di anticipazione dell'autonomia», è stato il commento a caldo del governatore. E oggi Zaia lo ha ribadito chiaro e tondo: «Intanto bisogna ripartire il 18 maggio, riaprire, poi faremo tutti gli aggiustamenti necessari, ma iniziamo questo viaggio». 

Dopo la Banca del plasma, un'altra rivoluzione nella Sanità del Veneto. Cambiano totalmente le visite dei medici di base: strumenti tecnologici (device) ai pazienti per monitorare cuore, pressione e molto altro, e visite virtuali con i dottori di famiglia. Il progetto è stato presentato oggi in diretta (LEGGI).

Il bollettino
«I casi di positività al coronavirus in Veneto, dall'inizio dell'emergenza, sono 18.782, 41 in più rispetto a ieri».

Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso della quotidiana conferenza stampa.  «Le persone in isolamento domiciliare sono 4.713, 300 in meno rispetto a ieri - ha sottolineato Zaia -. I pazienti ricoverati sono 759, di cui 393 sono risultano positivi e 295 negativi. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 71». «Dall'inizio dell'emergenza - ha quindi ricordato Zaia -, i pazienti dimessi sono 3.033, 42 in più rispetto a ieri. I decessi in ospedale sono 1.272, 1.686 considerando tutte le altre strutture».
 

Diretta Zaia: Veneto riparte il 18 maggio

Le Regioni ottengono il via libera "formale" dal governo: il 18 maggio potranno aprire negozi, bar e ristoranti. Ci saranno linee guida e regole generali uguali per tutti e differenziazioni territoriali a seconda dell'andamento della curva del contagio: in caso di risalita, il governo potrà intervenire per disporre nuove chiusure. L'accordo arriva al termine della videoconferenza tra i governatori e l'esecutivo, con al tavolo anche il premier Giuseppe Conte oltre ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. Il Comitato tecnico scientifico sta chiudendo in queste ore le linee guida che varranno per la ristorazione, per i servizi alle persone e anche per la balneazione, vale a dire le regole generali per poter aprire in sicurezza le spiagge in concessione e quelle libere. Il presidente del Veneto Luca Zaia oggi ha spiegato cosa intende fare dal 18 maggio.



Donazioni
«Siamo sommersi dai disegni dei bambini, servità una città intera per esporli. Siamo arrivati a oltre 37.602 donatori, 57milioni e 190mila euro donati», ha fatto il punto Zaia. 

Test sierologico e tamponi
«Ho l'impressione che si sia dato un valore che così non è, avere il dato anticorpale significa che si è avuta l'infezione o che è in corso. Se è negativo, significa che vi potete infettare in ogni momento. Parimenti con i tamponi, che sono un'istantanea. Queste cose vanno dette ai cittadini».

Mascherine nei magazzini delle Regioni?
Introvabili per questo motivo? «In Veneto no, non so nelle altre regioni. Noi le abbiamo distribuite e le stiamo ancora distribuendo».

Fase 2, riaperture: cosa cambia in Veneto

«Ieri la conferenza con il Governo, è passata la linea del Veneto e degli altri colleghi delle Regioni: il Governo faccia scelte di base per l'Italia e deleghi le Regioni a definire i dettagli. Se questo sarà confermato - e l'incontro lo considero positivo - riusciremo a fare ordine, avremo un Dpcm del Consiglio dei Ministri con nuove norme e aggiustamenti e poi demanderà alle Regioni il compito di fare "l'abito sartoriale"», ha spiegato Zaia durante la conferenza.

«Premesso il rispetto delle indicazioni scientifiche, la nostra idea è che dal 18 maggio provvederemo all'apertura di tutto quello che si può: negozi, palestre, piscine, centri sportivi, i servizi alla persona, e i contesti del turismo. Noi con al nostra ordinanza faremo la proposta a Roma, salvo impedimenti si riparte». 

Turismo
«Dobbiamo dare il via alle attività turistiche, regolamentare il tema delle aggregazioni in spiaggia, al algo e attività del genere».

Palestre
«Poche regole, chiare, severe, ma non acrobazie di norme e contronorme. In palestra andiamo con la mascherina se non si fa attività aerobica, le palestre possono stabilire turni e prenotazioni, non esistono attività che non riapriranno più».

Musicisti e cantanti, le lezioni
«Possono organizzare lezioni, rispettando il distanziamento sociale».

Ristoranti, 4 metri tra tavolo e tavolo
«Bisogna trovare una soluzione, i ristoranti con pochi tavoli non riapriranno mai. In Veneto sarà 4 metri da centro tavolo a centro tavolo».

Seconde case
«Vedremo il Dpcm per capire se si potrà andare nelle seconde case e rimanerci».

Centri commerciali
«Finché possiamo manterremo la chiusura domenicale».

Scuola: appello al ministro dell'Istruzione
«La Val d'Aosta sta aprendo le scuole a turnazione. Se una Regione lo ha fatto, con orari scaglionati, studenti non ammassati, allora possiamo farlo tutti, chiedo al ministro dell'Istruzione che chiarisca questa faccenda», è stato questo l'appello di Zaia  a Lucia Azzolina.

Mobilità fra Regioni
«Ne abbiamo parlato con Conte. Credo che gli accordi fra regioni devono essere portati avanti in attesa dell'apertura totale. La Campania, per esempio, vuole blindare i confini regionali, li rispettiamo. Noi abbiamo il problema dei congiunti divisi dal Po, Rovigo e Ferrara, e altri casi eclatanti. Non escludo che ci sarà già una regolamentazione nell'ordinanza che faremo per l'apertura del 18».

Linee guida dell'Inail
«Urgentemente ci servono le linee guida dell'Inal, spero semplici, e che si possano guardare con un'ottica di semplicità. E' fondamentale cominciare a partire, sicuramente ci saranno aggiustamenti da fare, ma in viaggio si va. Domani presenteremo le linee guida a parti sociali e imprenditori».

Ci giochiamo il futuro
«Ai cittadini dico che qua ci giochiamo il futuro, questa è una partita importante, tornare alla casella di partenza significa la fine. Una reinfezione in Veneto non è una reinfezione qualsiasi: è il Veneto virtuoso nel mirino, sotto i riflettori. Usate la mascherina, dire al mondo intero che ci siamo sbagliati sarebbe la fine. Rispettiamo le regole, tutti».

Macchina per i tamponi, introvabile?
Non ce ne sono più? Zaia conferma di voler raggiungere l'obiettivo prefissato dei tamponi giornalieri, lasciando intendere che le nuove macchine che sarebbero dovute arrivare possano ancora essere acquistate dal Veneto. Tamponi, il giallo della super macchina del Veneto: introvabile, bloccata da Trump

Cassa integrazione: attacco a Di Maio
«Ieri sera ho sollevato il problema, anche dicendo che Di Maio non può dare la colpa alle Regioni, perché la nostra ha fatto tutte le carte. Oggi faremo un tavolo per capire dove siano gli inghippi: e gli incagli non sono regionali». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, sottolineando di aver sollevato la questione anche nel corso del confronto Regioni-Governo, ieri sera. «Sfido chiunque - ha aggiunto -, specie quei "tromboni" che fanno dichiarazioni, a dire cosa ha sbagliato il Veneto. Il presidente della Puglia, Emiliano, ha detto le stesse mie parole».

Elezioni a luglio o in autunno?
«Si è parlato anche di questo, delle elezioni a luglio o in autunno. COnte ha riconosciuto ceh la situazione sanitaria è effettivamente mutata. Io quindi auspico che se si riapre tutto il 18 maggio, allora si vada anche a votare.»

La vicenda Silvia Romano
«Ci sono luoghi nel mondo dove andare è pericoloso, si fa un'intesa che dica che chi va oltre un certo confine si prende anche la responsabilità. Chi si è assunto la possibilità di mandare una cooperante in una zona come quella. E io sono felice che Silvia sia tornata a casa, tanti non sono mai più tornati, ricordiamocelo», è stato questo il commento di Zaia sul rientro in Italia dopo la liberazione di Silvia Romano e le polemiche per gli attacchi subiti dalla giovane.
 

Medici di base: rivoluzione nelle visite

Ospite oggi della conferenza oggi il dottor Domenico Crisarà, segretario regionale di Fimmg Veneto, presenterà un progetto del Veneto con i medici di base. «Da oggi inizia la Fase 2 anche per i medici di base, recuperando l'assistenza a domicilio programmata: 30mila sono in Veneto i pazienti di questo tipo, occorre fare il tampone a tutte queste persone. Anche grazie a nuove tecnologie. Abbiamo una piattaforma per la videovisita e aggiornamento della scheda del paziente attraverso dispositivi che possono essere lasciati a domicilio, in modo da poter fare la visita sia in ambulatorio che virtualmente. Partiremo con Padova, poi Verona e Rovigo», spiegato il dottor Domenico Crisarà... (LEGGI TUTTO L'ARTICOLO)

Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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