Zaia: «Nuova ordinanza domani. Stiamo aprendo in continuazione reparti per i ricoverati, situazione problematica a Verona»

Mercoledì 11 Novembre 2020 di Beatrice Mani
Zaia in diretta oggi: Coronavirus in Veneto, cosa ci aspetta
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Luca Zaia in diretta oggi, mercoledì 11 novembre 2020, per tutti gli aggiornamenti sul Coronavirus in Veneto. Sono momenti di tensione per i veneti, la situazione epidemiologica nella nostra regione e in tutto il territorio italiano è in evoluzione e si prospettano misure più restrittive un po' ovunque, fino a pensare ad un lockdown nazionale per la metà di novembre. Oggi intanto il presidente del Veneto ha annunciato che domani spiegherà il contenuto dell'ordinanza per contenere la pandemia.

Da quello che ha lasciato intendere il governatore il focus saranno gli assembramenti. Zaia oggi ha anche replicato al premier Conte in merito alla richiesta della clausola di supremazia nazionale.

Nel frattempo il numero delle vittime del virus e dei ricoveri negli ospedali cresce - «Apriamo in continuazione reparti Covid», ha affermato il governatore - e l'assessore alla Protezione Civile GIanpaolo Bottaccin oggi ha spiegato che, secondo l'algoritmo, il picco del virus deve ancora arrivare e che ci si aspettano più ricoveri che nel peggior giorno di marzo, durante la prima ondata di Covid.

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Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi fatti, ad oggi sono stati eseguiti oltre 2 milioni e 800mila test, in aggiunta 492mila test rapidi. Stamani il prof Galli, con il quale ero in diretta tv, ha suggerito di sperimentare più test possibili. 87.337 (+3mila nelle 24 ore), 52.235 attualmente positivi, oltre 17mila persone in isolamento, 1.772 i ricoverati, 216 in terapia intensiva (+6), 2689 i morti. IL BOLLETTINO - LEGGI TUTTO

Covid in Veneto

Il virus in Veneto è presente, il bollettino di oggi parla chiaro: «Siamo nella fase di turbolenza - ha affermato Zaia -, questo livello raggiunto corrisponde a quello del 30 marzo, come scenario ricoverati, come terapie intensive siamo al 19 marzo. Ricordo che il mese di marzo fece il top delle terapie intensive proprio il 19 marzo. Stiamo aprendo in continuazione reparti per i ricoverati. Il vantaggio in questa seconda ondata è che i malati restano poco negli ospedali - ha aggiunto -. La provincia più problematica è quella di Verona, dal punto di vista ospedaliero, per cui colonizziamo i reparti non covid e li trasformiamo in covid»​.

Verona sorvegliata speciale
Sorvegliata speciale per l'impennata dei casi Covid è Verona, dove sono stati istituiti dei sensi unici pedonali per limitare la circolazione del virus e attenuare l'affluenza delle ultime ore negli ospedali. Lo spiega il Presidente del Veneto Luca Zaia. «A Verona abbiamo la situazione più critica - ricorda - si stanno attivando tutti i presidi possibili». Il Governatore non nasconde la sua preoccupazione. «Stiamo ricevendo continue segnalazioni, basti pensare che il sindaco di Verona ha dovuto mettere a senso unico le strade pedonali del centro nel fine settimana, vi sembra possibile? - conclude - Con l'ordinanza che firmerò vogliamo dare una mano ai medici che non possono ritrovarsi con i pullman di persone da ricoverare. Adesso non si può vedere Jesolo come d'estate».

Bottacin: il picco del virus deve ancora arrivare

Gianpaolo Bottacin spiega: «Secondo il modello matematico - il famoso algoritmo del Veneto - il picco deve ancora arrivare. I dati crescono ma un po' più lentamente rispetto a qualche giorno fa, noi avevamo ipotizzato fra il 15 e il 20 novembre il punto massimo di contagi, ciò significa che fino alla fine di novembre ci attendiamo anche una crescita di ricoveri in ospedale, anche in terapia intensiva. Ci aspettiamo un numero di ricoveri più alto rispetto al giorno peggiore della prima ondata di marzo».

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Vaccino Covid

«Stiamo seguendo la partita - ha assicurato il presidente Zaia -, è importante che il vaccino anti Covid arrivi e noi siamo pronti a garantire la catena del freddo per conservarlo e ad organizzare la somministrazione in maniera molto rapida. Credo sia un punto solido per la lotta al virus. Dobbiamo creare un network per la somministrazione ma prima il vaccino deve arrivare e bisogna vedere in quali quantità. Il vaccino sarà ovviamente su base volontaria».

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Nuova ordinanza domani

«La nuova ordinanza è già scritta e la porterò probabilmente domani e la spiegherò - ha ancora affermato Zaia -, stiamo collaborando con i sindaci che sono stati proattivi e collaborativi. Non è vero che abbiamo avuto richiami o avvertimenti, l'ordinanza interverrà sugli assembramenti.

Nessun "richiamo"
«L'Istituto superiore della Sanità parla di un rischio moderato, parametro 2.1 come incidenza dei positivi sui tamponi, ma oggi è arrivato il bene placet del ministero per inserire nel conteggio anche i test rapidi, quindi il parametro si abbassa immediatamente, rientrando nella media nazionale.

Test rapidi
«I tamponi rapidi fatti in Veneto sono 492.451, 120-130 mila la settimana, quelli molecolari hanno raggiunto quota 2.494.150». Lo dice il Presidente del Veneto Luca Zaia. «La nostra "colpa" è aver fatto tanti tamponi rapidi e tanti molecolari. Cerchiamo di tornare allo spirito di marzo, quando sapevamo senza bisogno di scriverlo, cosa dovevamo fare per essere protetti e non diffondere il virus».

Stop alla mobilità comunale nel fine settimana? «Non ho mai parlato di questi temi, - assicura Zaia -, facciamo un ulteriore passettino avanti, vedrete i contenuti domani».

Le ordinanze saranno tre, una per ogni Regione. «Ognuna avrà la sua peculiarità, stiamo lavorando con Bonaccini e Fedriga. Nessuno ci ha chiesto questa ordinanza, dopo aver visto foto e video del fine settimana scorso ci siamo fermati a riflettere e abbiamo deciso di intervenire. Non possiamo permettere che i medici non possano trovarsi i pullman di pazienti da ricoverare. Ai cittadini dico, non andate in spiaggia adesso, non si può, non funziona così». 

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Lockdown?

L'ipotesi di un lockdown nazionale è un argomento che sembra essere sempre più attuale, invocano la misura molti esponenti del mondo scientifico ma non solo. Zaia replica così: «I cittadini chiedono se diventeremo zona rossa, se ci sarà un lockdown, io rispondo: dipende da voi. Se la gente non rispetta le regole è inevitabile che qualche guaio lo portiamo a casa».

Clausola di supremazia nazionale

«Ma come fa Conte a chiederla? - si è chiesto il presidente del Veneto Zaia -. Le Regioni sono state a fianco del Governo in tutti i provvedimenti, sono stati approvati tutti, che ci piacesse o non ci piacesse per una questione di leale collaborazione. La Germania ha questa clausola, ma la Germania ha anche il federalismo, in Italia invece c'è centralismo».

Medici di base

«Con grande piacere, ha affermato ancora Zaia - dico che siamo al 40% dei medici aderenti e sono convinto che saranno sempre di più».

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Le Iene in Veneto

«È ormai da più di un mese che la troupe delle »Iene«, guidata dall'inviato Alessandro Politi, è qui in Veneto, regione che questo programma ha sostanzialmente 'adottatò, descrivendo in maniera puntualissima e, con una dose commovente di umanità, l'evoluzione del Covid-19». Con queste parole il Presidente Luca Zaia ha ringraziato il lavoro che le "Iene" stanno svolgendo nel territorio, «valide alleate nella sensibilizzazione sull'emergenza Coronavirus, la vita dei pazienti, le loro sofferenze, ma anche il duro lavoro dei nostri operatori: tutti, dall'operatore socio sanitario al primario del reparto, fino al docente universitario». «Le Iene hanno raccontato e raccontano il Covid-19 - ha continuato il Presidente - veramente da dentro, descrivendo il dolore, l'ansia, la preoccupazione dei malati e dei loro parenti, la vita in corsia, nei reparti, nelle terapie intensive. L'altalena tra la speranza e la delusione, la comparsa dei sintomi, la loro scomparsa e il ritorno sotto altra forma del virus. E raccontano anche la preoccupazione e la straordinaria partecipazione di chi, come gli operatori sanitari, rinuncia alla propria vita per salvarne un'altra». Il grazie di Zaia va «alla troupe e ad Alessandro Politi delle Iene che, con tanta passione e rara partecipazione, stanno seguendo l'evoluzione dell'epidemia nel Veneto, valorizzando anche la straordinaria esperienza del plasma iper-immune, che ha visto la nostra Regione assoluta innovatrice, sia nella metodica che nella clinica, ma anche nella creazione della grande banca del plasma».

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Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 17:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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