Zaia in diretta oggi: «Dal 16 novembre sperimentiamo 5mila test fai da te. Friuli ed Emilia arancioni? L'algoritmo è impietoso». L'Rt in Veneto oggi è 1.29, si è abbassato

Sabato 14 Novembre 2020 di Beatrice Mani
Zaia in diretta oggi alle 12.30: gli ultimi aggiornamenti sul Covid in Veneto
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Luca Zaia in diretta anche oggi, sabato 14 novembre, dalla sede della Protezione Civile di Marghera. Gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia da Covid sul nostro territorio. Intanto l'ultima notizia è che il Veneto resta in zona gialla ma è "circondato": ieri infatti l'annuncio che Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, le due regioni che avevano concordato ed emanato la nuova ordinanza il concerto con il Veneto, sono passate in fascia arancione.

Perché la nostra regione sia rimasta l'unica grande del Nord in fascia bassa lo ha chiarito proprio il governatore, elencando gli elementi e i parametri presi in considerazione per inserire un territorio in una fascia o in un'altra. Anche se, ha sottolineato quanto, nonostante Friuli ed Emilia non siano «regioni diroccate», l'algoritmo che stabilisce la collocazione sia «impietoso».

Due buone notizie, la prima riguarda l'indice di contagio in Veneto, che si è abbassato a 1.29 e l'altra i test fai da te: da lunedì inizierà la sperimentazione con 5mila test. Infine un appello del governatore affinché questo fine settimana sia all'insegna, in un certo qual modo, dell'austerità, o meglio della responsabilità. Zaia ai cittadini ha ricordato di evitare gli assembramenti, ha chiesto un sacrificio per il bene di tutti e per il rispetto di chi opera nella Sanità e di tutti i pazienti ricoverati.

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Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi fatti ad oggi: 2milioni 547mila 409, più oltre 577mila test rapidi. «Oltre 53mila tamponi in un giorno, è un record quello di oggi», ha sottolineato Zaia. Positivi: +3578 in 24 ore, sono 98.084 ad oggi da inizio pandemia. Il numero dei positivi epr tampone è un terzo di marzo. Sono invece 59.705 i cittadini attualmente positivi. In isolamento 26.478 persone (+5.207 nelle 24 ore). Ricoverati 1.976 persone (+29 sempre nelle 24 ore). 241 i pazienti in terapia intensiva (+14). Totale delle vittime: 2.816 (+52 nelle ultime 24 ore).

Rt Veneto oggi

Il dato è importante, l'indice di contagio nella nostra regione: oggi l'Rt in Veneto è 1.29. L'indice si è abbassato. 

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Tamponi e Covid Point

«Abbiamo ancora previsto il sistema dei Punti Covid, dalle 7 del mattino alle 19, rafforzati, messi in network perché il cittadino abbia sempre chiarezza su dove andare. Rafforziamo in ogni Ulss almeno un Covid Point che fa h24, più gli altri dalle 7 alle 19». Lo ha confermato Zaia in conferenza, aggiungendo: «A Verona abbiamo più difficoltà per un punto di vista organizzativo, altri dove si esegue in modo velocissimo. E' vero che esistono "colli di bottiglia", dove le attese ci sono, ma bisogna capire che oltre certi nnumeri diventa difficile essere perfetti».

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Test rapidi

«Tra lunedì e martedì arriveranno 5.000 test fai da te: ne dovrà essere iniziata la sperimentazione e la validazione». Lo ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia. 

«Avete visto ieri che il prof. Guerra dell'Oms ha detto 'ho già visto i primi test fai da te che verranno distribuiti in farmacià: quando lo dicevamo noi - aggiunge Zaia - ci davano degli sprovveduti». «Adesso che lo dice lo dice l'Oms - rileva - qualcuno ci prende sul serio». Il governatore del Veneto annuncia che «verosimilmente la prossima settimana farà vedere il test fai da te. Si capirà la praticità. Poi ovviamente dovrà essere sperimentato e autorizzato alla diffusione - conclude -.Qualora avessimo questa possibilità, con una spesa di qualche euro, cambia anche il piano di sanità pubblicata».

Medici di base

«Abbiamo raggiunto l'accordo dei 100mila tamponi in più dalla Regione ai dottori, su richiesta ad esaurimento», ha ancora detto Zaia, confermando quanto anticipato nei giorni scorsi sulle nuove dotazioni di tamponi ai medici di base che effettuano i test ai pazienti nei loro studi.

Veneto zona gialla

«Siamo rimasti in zona gialla "plus", come la chiamo io. Io non sono convinto che Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna abbiano situazioni diroccate, la verità è che l'algoritmo è impietoso. Va riconosciuto ai governatori la volontà di essere sul pezzo, con l'ordinanza che avevamo condiviso». A noi ora cosa succede? «L'ordinanza invita a non creare assembramenti, fondamentalmente dice di non ingolfare centri, piazze, viali principali. Ricordiamo che dietro alla fascia gialla c'è quella arancione se non quella rossa, con il lockdown. La sfida per noi veneti è evitare gli assembramenti perché gli ospedali sono molto tirati con i numeri, abbiamo molti pazienti ricoverati, facciamo in modo che questo fine settimana sia un fine settimana di senso civico, dove anche una piccola azione può essere una grande azione nel rispetto dei medici e dei pazienti che stanno soffrendo. Portate la mascherina in maniera ossessiva. Se passiamo in area arancione è finita, non abbiamo più libertà di scelta, ma non sarebbe più così con il limite comunale», ha ricordato Zaia.

«Siamo l'unica grande regione in area gialla del Nord, non abbiamo vinto nulla e sono anche preoccupato, a dire il vero: non vorrei che qualcuno abbassasse la guardia questa settimana. E il sacrificio lo chiedo ai giovani, e so che è un grande sacrificio: evitate di fare assembramenti».

«A chi organizza eventi e che ha spostato gli orari a mezzogiorno, dico di non farlo, non si esorcizza il Covid così, si prende. Non voglio inviare segnalazioni e forze dell'ordine, voglio fare un appello al senso di responsabilità».

Perché il Veneto resta in fascia gialla?

«Il tema vero è la tenuta del sistema sanitario, l'Rt, e le terapie intensive». Zaia ha risposto alla domanda sul perché il Veneto conservi la fascia più bassa Covid. Gli elementi da tenere in considerazione sono quindi, indice di contagio abbassato e basso impatto sull'ospedalizzazione e investimento sulla terapia domiciliare. «Nelle settimane precedenti abbiamo avuto due problemi - ha spiegato Zaia -: il cambio di sistema operativo e migrazione di tutti i dati. Inoltre la presa in carico dei pazienti a domicilio sulla quale siamo andati a livello». 

La polemica. «Noi non svuotiamo gli ospedali»
 

«Non non diamo ordine di svuotare gli ospedali, abbiamo un'organizzazione seria non una bischerata. Siamo troppo perfettini e molto ben organizzati per fare una cosa del genere». Il Presidente del Veneto Luca Zaia nega che le strutture ospedaliere dimettano malati per ridurre i numeri complessivi nelle strutture sanitarie nella regione. Il Governatore sottolinea che i medici «hanno fatto una verifica dei dati» sui malati, in relazione in particolare ai positivi asintomatici e alle situazioni 'particolarì, e che i dati dell'ospedalizzazione sono frutto «anche del lavoro fatto a domicilio».

«In Veneto c'è una degenza ospedaliera inferiore rispetto a marzo perché ora i pazienti sono curati bene»: replica così il Presidente del Veneto Luca Zaia alle accuse di aver allontanato alcuni malati per "abbassare" il numero degli ospedalizzati. «È stato creato un caso sul nulla - ripete - . Noi abbiamo solo verificato se vi era in corsie qualcuno che non aveva i titoli per starci».

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Controlli sul territorio

«Non voglio stimolare azioni di coercizione, credo che i veneti siano responsabili, le forze dell'ordine e i sindaci seguono le ordinanze e i controlli verranno fatti, ma non esiste una cabina di regia sui controlli», ha chiarito Zaia.

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Donazioni

«Vogliamo fare una stampa di tutti i nomi con i versamenti e la contabilità esatta per capire quanto raccolto e come viene destinato».

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In auto ci si infetta, anche con la mascherina

Due persone in auto con la mascherina si infettano: «la mascherina non protegge dall'aerosol, che nei luoghi chiusi, condivisi per lungo tempo, è un veicolo del virus». Questo è un esempio citato da Zaia oggi per spiegare i casi in cui la mascherina non basta a prevenire il contagio.

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Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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