Luca Zaia in diretta oggi. Acquisto vaccini "in autonomia": altre tre offerte al Veneto, anche Sputnik e il cinese. È una fuga in avanti? «Senza parole, non va mai bene niente»

Mercoledì 10 Febbraio 2021 di Beatrice Mani
Luca Zaia in diretta oggi alle 12.30. Le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto
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Luca Zaia in diretta oggi, mercoledì 10 febbraio 2021, per le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto. Vaccini in primo piano, ieri sera sono arrivate ieri in Veneto, consegnate alla farmacia dell'Ospedale all'Angelo di Mestre, le prime fiale del vaccino AstraZeneca. Si tratta di una fornitura di 20.400 dosi, che saranno distribuite alle varie aziende sanitarie di tutta la regione. Finora il Veneto aveva avuto consegne solo da Pfizer e Moderna. Resta sempre aperta la partita dell'acquisto dei sieri anti Covid in autonomia da parte della Regione, e proprio oggi il presidente ha annunciato che le proposte di vendita di sieri si moltiplicano e in alcuni casi sono stati offerti anche il vaccino russo Sputnik e quello cinese.

Sempre di ieri la nuova ordinanza del governatore per arginare il fenomeno degli assembramenti dei centri storici nelle città (QUI IL TESTO COMPLETO DELL'ORDINANZA).

Infine, ospite della conferenza stampa di oggi è il dottor Paolo Rosi, coordinatore dell'Unità di crisi per l'emergenza Covid.

Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi molecolari fatti ad oggi oltre 3milioni 850mila, 2milioni 816mila test rapidi, incidenza positivi sui tamponi 2,18%, +828 positivi nelle ultime 24 ore, 318mila positivi da inizio pandemia, 25.971 attualmente positivi,  1.737 ricoveri, 170 terapie intensive, 1.567 area non critica, +31 decessi nelle ultime 24 ore. IL BOLLETTINO INTEGRALE DI OGGI ORE 8 - LEGGI

Acquisto vaccini

«Abbiamo incontrato il dottor Luciano Flor stamani, avremo aggiornamenti già domani o dopodomani sulla questione dell'acquisto vaccini da parte del Veneto. Un paio di interlocuzioni sono solide e anche oggi abbiamo altre tre realtà che propongono vaccini. Ci propongono anche lo Sputnik e il vaccino cinese, ma finché non vengono approvati dall'Ema non si fa nulla. Adesso il dottor Flor ha voluto approfondire la proposta con una azienda chiedendo la formulazione di una proposta scritta. Se tutto avrà compimento sarà fatto nella legalità, che sia chiaro - ha ricordato Zaia -. Dal punto di vista etico e legale qualcuno potrebbe dirci "ma voi avevate offerte e non avete vaccinato", quindi andremo avanti con velocità». «La quantità di vaccini che stiamo trattando potrebbe interessare una o più Regioni, una di queste potrebbe essere il Friuli Venezia Giulia», ha affermato Zaia. VIDEO

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Commento amaro
L'acquisto in autonomia dei vaccini da parte del Veneto è una fuga in avanti? Zaia allarga le braccia: «Siamo senza vaccini, abbiamo i cittadini veneti disperati e c'è qualcuno che dice che sia una fuga in avanti? Io non ho parole, non va mai bene niente, mi sembra una cosa allucinante, abbiamo anche la colpa di esserci preoccupati di andare a trovare i vaccini per i veneti. Ma possiamo almeno su una cosa dire che facciamo una scelta per il bene comune?». Non c'è stata alcuna interlocuzione, per ora, con il governo sulla questione dell'acquisto vaccini, lo ha confermato Zaia. Il presidente parlerà con Roma quando la proposta sarà concreta e documentata.

Perché questi vaccini sul mercato non li compra direttamente l'Italia?
«Credo che l'accordo europeo abbia vincolato gli Stati, ma è quello che penso per intuizione - ha commentato Zaia -, noi siamo partiti con l'idea che fosse impossibile comprarli, adesso invece sembra che sul mercato ci sia una quota in mano ad intermediari seri, se è vero che il camion si carica alla casa madre, allora la cosa capite che si fa interessante».

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AstraZeneca
Verrà stabilito entro il fine settimana il programma per la somministrazione in Veneto del vaccino AstraZeneca. Lo ha riferito ai giornalisti l'assessore regionale alla Salute, Manuela Lanzarin. «La linea - ha affermato - è quella di inserire anche i servizi essenziali nella somministrazione con AstraZeneca; attendiamo di sapere i numeri dagli enti a cui abbiamo chiesto. La settimana prossima dovremmo riceverne circa 50 mila dosi».«In Veneto - ha precisato Lanzarin - dopo le prime 23.700 dosi di AstraZeneca giunte questa settimana, ne sono attese altre 23.900 per la prossima. Nell'ultima settimana di febbraio, infine, dovrebbero arrivare in regione ulteriori 58.900 dosi».

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Nuova ordinanza

«Mi sembra che la nuova ordinanza sia stata di buonsenso, tentiamo di dare una mano agli operatori e alle amministrazioni comunali, per fare in modo che ci sia una regolamentazione», ha commentato il governatore del Veneto.

Scuola

Ci sono 25 classi delle superiori in quarantena nel Trevigiano. Preoccupano questi numeri? «Lo avevamo messo in conto. Ma la quarantena per il caso primario non si fa, i ragazzi restano in aula se non ci sono casi secondari. L'Ulss dovrà intervenire sui singoli casi. Capite che 25 classi in quarantena sono comunque un segnale, staremo a vedere».

Terapie intensive, il punto oggi


Il dottor Paolo Rosi, coordinatore dell'Unità di crisi per l'emergenza Covid fa il punto sulle terapie intensive in Veneto: «Oggi i ricoverati Covid sono 176, 126 ancora positivi e 50 negativizzati. Abbiamo 470 posti occupati, siamo ancora sopra il numero ordinario - ha spiegato il emdico -. Quanti sono stati i pazienti che sono passati per le terapie intensive venete? Ad oggi sono stati ricoverati in un anno 3430 pazienti, 840 nella prima fase e oltre 2500 a partire da luglio. Di questi la metà aveva più di 70 anni. I decessi sono stati 1.346 ad oggi, il 39% complessivo dei ricoverati. Due terzi avevano più di 70 anni. Sono 13 i giorni medi di ricovero in terapia intensiva, ma alcuni vanno anche a 3 settimane e alcuni superano perfino il mese. Ogni giorno entrano da 6 a 8 persone in terapia intensiva. Il 10-11% dei ricoverati Covid finisce in terapia intensiva, questo oramai è un dato consolidato - ha aggiunto -. Se questo numero non scende ulteriormente continueremo ad avere un centinaio di letti occupati da pazienti Covid. Noi in questo momento stiamo relativamente riprendendo un po' di fiato, ma questo carico di lavoro continua ad esserci, questi pazienti sono molto impegnativi, ma siamo anche con il fiato sospeso per il timore che i contagi ripartano». Post Covid, la ripresa difficile dei pazienti dimessi. «Gli over 70 che escono dalla terapia intensiva vanno incontro a un periodo di riabilitazione impegnativa per riprendersi, la degenza in questi pazienti è molto lunga».

Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 09:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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