Zaia diretta: «La situazione migliora, presto i risultati di studi innovativi». Over 80, chiamate dal 15 febbraio: il primo calendario

Giovedì 28 Gennaio 2021 di Gigi Bignotti
Zaia oggi in diretta
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Luca Zaia in diretta oggi, giovedì 28 gennaio 2021. Il governatore veneto commenta  le ultime notizie sul Coronavirus, i dati del contagio, il caso scuola con i test sugli studenti, i vaccini e la classificazione della nostra Regione.

Zaia nell'ultimo incontro stampa di ieri ha ribadito il ritorno in classe degli studenti: le scuole in Veneto riapriranno il primo febbraio.

Coronavirus, perché il Veneto è arancione: come funziona l'algoritmo, come si calcola la fascia di rischio
 

Oggi il governatore ha ricordato che è un anno dalla dichiarazione dell'emergenza per il Covid (era il 28 gennaio 2020).

I positivi totali  sono scesi oggi dopo molto tempo sotto quota 40mila grazie ai mancati nuovi ingressi e alle guarigioni.

Resta elevato il numero delle vittime, purtroppo: 52 nelle ultime 24 ore e 21 da ieri alle 17.

Siamo impegnati sul fronte scuola per la riapertura di lunedì. Ci sarà il campionamento degli studenti - con test appunto a campione - con il passaggio autorizzativo dal Comitato etico per il via libera definitivo: capiremo come circola il virus e le eventuali varianti. Sono aspetti fondamentali per evitare ricadute in futuro. I dati per ora dicono di percentuali minime di contagio nelle scuole che sono rimaste aperte (elementari e parte delle medie, ndr). È innegabile, secondo tutta la letteratura scientifica internazionale, la correlazione tra riapertura scuole e aumento dei contagi, per questo attiveremo il monitoraggio costante, con i tamponi a campione nei vari distretti scolastici, non dimenticandoci che in Veneto abbiamo avuto 4.400 plessi scolastici con almeno un caso di Covid, e 60mila studenti in quarantena, scesi ad oggi a 10mila».  

La sorpresa sui nuovi buoni risultati del Veneto in termini sanitari da parte di certa politica è del tutto prestetuosa. La curva di dicembre alta in Veneto è inspiegabile e si deve capire cosa l'ha provocata, il virus e poi se n'è andato, almeno così pare. Quasi come la peste a Venezia nel Seicento.

Vaccini

«Il 2 febbraio arriveranno in Veneto 45.678 dosi di vaccino Pfizer. Il primo giorno di febbraio coincide con il ripristino delle attività ospedaliere  e il ritorno a scuola per gli studenti delle secondarie con una didattica in presenza al 50%»

Direttore generale Sanità Veneta

Il dottor Luciano Flor ha preso la parola e precisato alcuni temi: «Sulla scuola il fatto di riaprire non significa abbassare la guardia. Ragionevole è riprendere alcune attività visto la minore pressione sugli ospedali, siamo in pratica tornati ai numeri della fase 3 e ragionevolmente lunedì saremo a numeri un po' migliori, quindi si può tornare alle misure precedenti. In totale ci sono 539 pazienti in terapia intensiva su 670 posti totali attualmente allestiti e pronti, quindi 131 liberi» Restano in vigore tutte le precauzioni di distanziamento e utilizzo obbligato dei dispositivi.

«Gli ospedali restano blindati per evitare qualsiasi rischio. Saranno gradualmente richiamati pazienti in attesa per interventi a seconda dell'urgenza. Richiameremo tutti coloro che sono in attesa. Chi ha visto annullata la visita deve richiamare per fissare un nuovo appuntamento, circa 90mila persone»

Eventuali contagi in ospedale sono monitorati: chiunque entra viene tamponato col molecolare e se pochi giorni dopo risulta positivo viene trasferito in reparti Covid.  Così succede con gli operatori sanitari: tutti vengono tamponati ogni 4 giorni. Alcuni focolai sono esplosi in ospedale a causa degli asintomatici che possono infettare parecchie persone.

Non c'è mai una causa sola nei fenomeni del contagio, alcuni non hanno spiegazione, comunque va tutto valutato con attenzione.

Caso Ue e zona rosso scuro

La dottoressa Francesca Russo, responsabile del dipartimento Prevenzione della Regione, ha poi affrontato il caso della zona rossa scuro attribuita al Veneto dalla Commissione europea: «La Ue ha dovuto utilizzare un solo parametro per confrontare tutti i Paesi. In quel momento il Veneto aveva incidenza di 600 casi ogni 100mila abitanti, oggi è invece di 156 il nostro parametro, quattro volte più bassa, questa la realtà travisata da alcuni commentatori».

Si è poi affrontato il caso vaccini con la situazione che si sta normalizzando, la Pfizer ha ripreso la produzione normale. Ma ai medici di base si dovrà dare un vaccino diverso più facile per la conservazione. Con anche il vaccino Moderna dobbiamo chiudere la fase 1 che riguarda il personale degli ospedali e gli over 80. Poi passeremo alle fase 2 con gli altri soggetti. Con la seconda settimana di febbraio completeremo i richiami dei primi vaccinati.

In febbraio arriveranno 250mila dosi da Pfizer e Moderna. Ce ne mancano 77mila per i comopletare i richiami. Se le consegne saranno rispettate potremo rispettare il nostro piano vaccinale.

La programmazione

La chiamata degli  ultra 80enni partirà dal 15 febbraio: i nati del 1941 saranno convocati da quel giorno, 43.346 persone. Qualcuno potrebbe essere già vaccinato perchè in casa di riposo.

Dal 22 febbraio chiameremo solo i nati del 1946, altri 46.300 circa.

Dal 1. marzo chiameremo i nati della classe 1940 (40.500 persone), la settimana successiva i nati del 1945 che sono 46.700 e così via. Se entreranno anche i vaccini di Astrazeneca sarà molto più rapida l'applicazione del piano. Le chiamate saranno nominative con indicazione agli interessati di giorno, ora e luogo in cui recarsi, ogni Ulss ha pronte sedi vaccinali adatte.

Zaia il diretta oggi

Scuola

Lunedì riapriamo le scuole in tutto il Veneto con presenze al 50% per tre settimane (poi al 75% per altre 3 settimane se non cambia lo scenario epidemiologico) come previsto dalla legge e quindi spero che nessuno abbia da ridire.

Bollettino

Il Veneto si avvicina alla quota dei 310.000 casi Covid dall'inizio dell'epidemia, ma oggi i nuovi contagi crescono meno del solito: +572 nelle ultime 24 ore - riferisce il bollettino della Regione - , per un totale di 309.909 , e 52 decessi, che portano il numero complessivo dei morti a 8.809. Deflette ancora la curva negli ospedali: nei normali reparti medici sono 2.086 (-99) i posti letto occupati da malati Covid, nelle terapie intensive si trovano 283 persone (-7).

Assessore De Berti: Trasporti & Scuola

La vicepresidente del Veneto e assessore ai Trasporti  Elisa De Berti è interventuta ieri - 27 gennaio - sul caso scuola. «Parliamo per il Veneto di oltre 200mila studenti e 18mila persone di personale Ata che rientrano da lunedì. I mezzi di trasporto pubblico  restano al 50% della capienza (fra in piedi e seduti), quelli privati prevedonoinvece  il 50% solo posti seduti. Orari di entrati, Verona e altre città come Dolo e Mirano adottano il doppio orario per non creare assembramenti e alleggerire i trasporti (Actv non aveva bus sufficienti per le esigenti). Ci saranno 680 mezzi aggiuntivi per il servizio scolastico».

Ecco i numeri per Provincia (SCARICA IL PDF)

VENEZIA avrà 131 mezzi in più di tpl (trasporto pubblico locale) e 48 steward attivi

PADOVA 166 mezzi in più di tpl (trasporto pubblico locale) e 40 steward

TREVISO  avrà 120 mezzi in più di tpl (trasporto pubblico locale) e 20 steward attivi

VICENZA avrà 143 mezzi in più di tpl (trasporto pubblico locale) e 48 steward attivi

VERONA avrà 85 mezzi in più di tpl (trasporto pubblico locale) e 70 steward attivi

BELLUNO avrà 18 mezzi in più di tpl (trasporto pubblico locale) e 6 steward attivi

ROVIGO avrà 20 mezzi in più di tpl (trasporto pubblico locale) e 12 steward attivi

Un centinaio di "bollette pazze" a ristoranti e hotel chiusi per Covid

 

 

Produzione dei vaccini in Veneto

Produrre vaccini autorizzati direttamente sul nostro territorio, gli aggiornamenti: «Ci sono stati contatti con il dottor Spagna di Veneto Sviluppo ma ancora non si sono concretizzati» aveva dichiarato lunedì Zaia.

 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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