Coronavirus Veneto, diretta di Luca Zaia: «Creiamo la banca del sangue dei pazienti guariti per curare i malati». Medici di base e pediatri potranno prescrivere i tamponi

Mercoledì 6 Maggio 2020 di Beatrice Mani
Coronavirus Veneto, la diretta di Luca Zaia oggi: cosa ha detto
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Coronavirus Veneto. La diretta di mercoledì 6 maggio del governatore del Veneto Luca Zaia. Il bilancio di quello che sta succedendo, al terzo giorno dall'avvio della Fase 2, accompagnata da una nuova ordinanza della Regione (le misure del 4 maggio 2020 nuova ordinanza della Regione (le misure del 4 maggio 2020 nuova ordinanza della Regione (le misure del 4 maggio 2020

La diretta di Zaia oggi: cosa ha detto

I principali argomenti trattati dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia oggi. La grande e importante novità della giornata è la nascita della banca del sangue dei pazienti guariti da Coronavirus per raccogliere plasma per curare i malati. Il dato divulgato da Zaia è questo:  il 2% dei veneti avrebbe gli anticorpi. Si è poi parlato di riaperture anticipate, della speranza che il Governo affidi alle Regioni la gestione e la responsabilità di decidere come e quando permettere a tutti di tornare al lavoro. Ma il ritorno al lavoro implica un problema: la gestione dei figli minorenni per le famiglie. A questo proposito l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, dopo l'intervento di Zaia, ha piegato cosa prevede il piano del Veneto che verrà presentato oggi alle categorie coinvolte, tra regole e aiuti economici (LEGGI TUTTO).




Passati i 400mila tamponi fatti
Oggi l'obiettivo prefissato è stato superato, sono oltre 400mila i tamponi eseguiti in Veneto sui cittadini. I ricoverati scendono sotto i mille, sono 992, un altro dato positivo anche per il modello matematico. Nati 97 bambini nelle 24 ore. (LEGGI IL BOLLETTINO)

Se va male in questi 10 giorni si torna alla partenza
«Continua il percorso di ripresa, per avere i primi dati importanti rispetto all'apertura di lunedì li avremo entro 8-10 giorni», ha spiegato Zaia. «Contagiati, ricoverati, terapie intensive: sono questi i parametri con i quali ci confrontiamo. Invito ancora i cittadini a non abbassare la guardia, usiamo la mascherina in maniera corretta, coprendo naso e bocca, e anche gli ultimi dati che abbiamo ci dicono che la mascherina è il grande spartiacque rispetto al contagio. Se va male in questi 10 giorni si torna alla partenza».
 
 

Covid.
Nasce la banca del sangue dei guariti

«Siamo stati i primi in Italia a partire con questo progetto dei test sierologici, e credo abbiano un altissimo valore scientifico. Così come la cura con il plasma: abbiamo 12 pazienti, le cure hanno avuto esito incoraggiante, e abbiamo i risultati ma prima dobbiamo inviare la relazione a Roma. Alla luce di tutto questo abbiamo deciso che nelle prossime ore renderemo industriale quello che finora abbiamo sperimentato, raccoglieremo in via prudenziale il sangue dei pazienti che sono guariti, per avere una grande banca di pazienti che si sono ammalati e sono guariti. Quel plasma con gli anticorpi quella sarà la cura».
  • Quanto si conserva il sangue donato?
«Il sangue dura due anni, ha gli anticorpi, non possiamo aspettare e poi non avere questa banca di plasma che comunque non è uno spreco perché è comunque utile per le trasfusioni».
 
  • Come verranno convocati i pazienti guariti?
«Faccio appello a tutti i guariti affinché donino, i pazienti comunque verranno chiamati uno ad uno. Un primo indicatore dice che il 2% dei veneti ha gli anticorpi.
 
  • Abbiamo il dovere di provarci
Ho sentito scienziati dire che le mascherine non servivano, che qui il virus non sarebbe arrivato, adesso dibattono sulla plasmaferesi? Che lo facciano, il mio riferimento sono gli scienziati che conosco e che lavorano con il Veneto. Se i miei dottori mi dicono che con questa cura i pazienti riaprono gli occhi, abbiamo il dovere di andare fino in fondo e capire.

Tamponi, più facile avere la ricetta
Con una delibera approvata nell'ultima seduta, su proposta dell'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, la Giunta regionale del Veneto ha ampliato ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta l'utilizzo delle procedure per la prescrizione del tampone per il coronavirus. «Si tratta di una procedura esente ticket - afferma Lanzarin - che si effettua inserendo uno specifico codice, denominato 5G1, nel momento della compilazione della ricetta dematerializzata. Per semplificare le cose, questa operazione di immissione del dato nel sistema informatico non sarà più eseguibile solo da parte del medico specialista di area di igiene e sanità pubblica, ma anche dai medici di medicina generale e dal pediatri di libera scelta. Non sarà quindi più necessaria la prescrizione specialistica». Nel campo del quesito diagnostico della prescrizione, andrà inserita la specificazione «tampone per ricerca SARS-CoV2». 


Turismo e attività in crisi
«Non lo dico come sfida, ma se ci dessero l'autonomia, se ci delegassero e responsabilizzassero dandoci la possibilità di decidere, noi saremmo già pronti: da 26 giorni abbiamo curve in discesa su terapie intensive e ricoveri - ha sottolineato ancora il governatore - .Siamo pronti, abbiamo i protocolli per la ripresa delle attività.

Ristoranti riaperti? Ecco come cambiano le cose
I protocolli sono già stati stabiliti, anche per ristoranti e spiagge, come indica Zaia: «Anche sui ristoranti abbiamo pensato a come fare: flaconi gel disinfettante in ogni tavolo, guanti e mascherine per i camerieri, tavoli distanziati, se si vuole temperatura misurata all'ingresso. Così anche per le spiagge, abbiamo i protocolli, e non parliamo di box in plexiglass». 

E' verosimile che si possano anticipare le riaperture
«Inevitabile che i cittadini comincino a pensare alle vacanze estive. Rischiamo di arrivare troppo tardi rispetto alle eprsone, cosa gli diciamo, che gli stabilimenti sono chiusi? Bisogna fare presto - l'urgenza di un provvedimento è ancora una volta ribadita da Zaia -. Noi siamo rispettosi delle regole perché fare norme contrarie al Dpcm significa mettere nei guai i cittadini: stiamo discutendo con il Governo per arrivare a una fase di transizione che sia a carico della Regione. Noi vogliamo aprire tutto».

Potrebbe gà essere lunedì prossimo l'apertura anticipata?
«Noi non cerchiamo rissa o prove muscolari, io credo che il Governo potrebbe risolvere il problema delegando le Regioni a decidere cosa fare, pensare di mettere tutte le regioni in fila sotto un'unica norma la vedo dura. Credo che questa sia una settimana cruciale e non possiamo prescindere dal Dpcm, altrimenti andiamo al 18 maggio, domani abbiamo una conferenza dei presidenti, sicuramente parleremo di questo».

Aiuti, il prestito è un fallimento
«Il modello del prestito non funziona, servono misure straordinarie, serve la presenza dello Stato Italiano e dell'Europa. Dove si può è fondamentale riaprire subito, perché la nostra economia è data dalle micro imprese».

Mascherine
«Introvabili alcuni tipo di mascherine, è indispensabile che ci siano per i cittadini, come i farmaci salvavita. Se non si decide di avere questa industria strategica in Italia ci troveremo in difficoltà e per venderla a 50 cent l'una occorre che il Governo decida di supportare economicamente le aziende che le producono».

Le uova dei bambini: è nato il primo pulcino
Quell'incubatrice sempre alle spalle del governatore contiene le uova dei bambini e ha accompagnato queste conferenze di Zaia. Oggi è nato il primo pulcino. E durante la diretta è nato il secondo pulcino, sono uno bianco e uno nero.

La curiosità Nasce il gruppo Le Tose de Zaia, le fan che fanno impallidire quelle di Conte

Dalla Regione Veneto 30 milioni per le imprese
Abbiamo approvato ieri un intervento straordinario per la concessione di 30 milioni di euro in finanziamenti agevolati alle imprese venete colpite dalle conseguenze del Covid-19.
Le aziende ci stanno chiedendo aiuti concreti ed anche perché il prestito di 25.000 euro messo in campo dal Governo non sta funzionando come ci saremmo aspettati.
 
 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 02:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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