Coronavirus Veneto. Zaia in diretta oggi: focolai di migranti e cittadini positivi dopo le ferie, nuovo piano di Sanità Pubblica e allarme psicosi in autunno

Venerdì 7 Agosto 2020 di Beatrice Mani
Zaia in diretta oggi: le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto
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Luca Zaia in diretta oggi su Facebook. Tutti gli aggiornamenti sul Coronavirus in Veneto nella conferenza stampa del presidente della Regione. Tra i principali argomenti affrontati il nuovo piano di Sanità Pubblica regionale, con gli investimenti sui punti considerati cardine dal governatore. Non è mancato il focus sul bollettino odierno di contagi e vittime da Covid - i positivi sono in maggioranza all'interno dell'ex caserma Serena, il focolaio di migranti di Treviso, ma molti cittadini veneti - e questo è un fenomeno delle ultime settimane - sono tornati dalle vacanze all'estero portando il virus. Da qui un consiglio, non tanto a non andare in vacanza dove si desidera, quanto a tenere alta la guardia e utilizzare i dispositivi anche durante le ferie. 

Inoltre Zaia ha lanciato anche un monito, una sorta di allarme per la stagione fredda che sta arrivando: in autunno, secondo il presidente, anche qualora non ci fosse una recrudescenza del virus, sicuramente saremo investiti da un'emergenza psicosi. Cosa significa? In pratica, chiunque avrà febbre o sintomi respiratori, vorrà eseguire un tampone, chiaramente per escludere la possibilità di essere positivo al Coronavirus. Questo implicherà un aumento esponenziale dei test.

 

Zaia in diretta: cosa ha detto

Il bollettino
Il presidente della Regione ha presentato i dati odierni su contagio e vittime del virus in Veneto comparandoli con quella che per lui è la data spartiacque, ossia quella delle riaperture in tutta Italia: «Il 18 maggio 2020. «A maggio - ha detto Zaia - avevamo 18.950 positivi, oggi 20.135, questo è successo in 90 giorni. E i positivi odierni, in maggioranza, sono all'interno dell'ex caserma Serena a Treviso. In isolamento 5.212 (+68 rispetto alle 17 di ieri) contro 3.870 a maggio, ma noi facciamo seriamente la ricerca dei contatti per evitare nuovi contagi. Difendo un sistema virtuoso, il nostro. I ricoverati a maggio erano 541 e oggi sono 111, siamo in costante calo (80 sono negativi) e sono persone distribuite in tutto il Veneto e non in pericolo di vita. In terapia intensiva abbiamo 9 persone, il 18 maggio erano 51 (molti oggi sono persone che entrano in terapia intensiva un giorno e poi escono). I morti dall'inizio pandemia sono 2078 (1803 il 18 maggio). Cosa significano questi dati? I focolai sono sotto controllo, sappiamo che abbiamo il nuovo fenomeno dei positivi asintomatici, nel focolaio di Treviso (migranti nell'ex caserma) ad esempio la quasi totalità è asintomatica». 


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Virus preso in vacanza

Un nuovo fenomeno si sta manifestando nelle ultime settimane: quello dei veneti che vanno in vacanza all'estero e tornano contagiati dal Coronavirus. «Noi abbiamo un virus di ritorno che esiste e viene portato da fuori, vengono testati anche i grandi bus (Flexibus, ad esempio) - ha spiegato Zaia -e abbiamo riscontrato più casi da Spagna, Malta, Perù, dalla Croazia (8 ragazzi dall'isola di Pag), da Corfù: quindi diciamo che le vacanze sono un elemento di rischio e non per fare campagna contro i competitor. Se si decide di andare all'estero occorre stare attenti. Consigli per chi rientra dalle ferie in un Paese straniero? Fare il tampone a tutti quelli che rientrano dall'estero è meglio di no, ma se un cittadino ha sintomi allora è giusto che lo faccia».

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Nuovo piano di Sanità Pubblica Veneto

«Oggi presentiamo il piano di Sanità Pubblica - ha annunciato Zaia presentando le principalinovità del progetto e gli investimenti -. Siamo una grande squadra». 

Prevenzione, capacità diagnostica (rete dei laboratori), assistenza territoriale, 118 e pronto soccorso, assistenza ospedaliera, i servizi informativi regionali: questi sono i pilastri del nuovo piano.
  • Terapie intensive
Rafforzamento dei 13 Covid Hospital, investimenti per 81milioni e 900mila euro, le terapie intensive passeranno da 494 (quelle di base, e 44 sono private convenzionate) a 840. Le semiintensive da 85 a 663, le infettive da 165 a 1085. Le semi intensive potranno diventare intensive, si tratta di 1016 posti. 16milioni e 100mila euro investiti per percorsi di pronto soccorso e triage.
  • Laboratori
«Abbiamo acquistato attrezzatura per i laboratori di microbiologia. L'investimento è al fine di poter fare tamponi a regime - ha sottolineato Zaia -. Titolati sono 32mila tamponi al giorno che possiamo fare. Con la tecnica del pooling abbiamo aumentato moltissimo la quantità, perché abbiamo la preoccupazione di trovarci senza reagenti, come accadde in piena pandemia. Inoltre ci sono i test rapidi di nuova generazione. I test funzionano e l'Azienda Zero ha già fatto il bando per la manifestazione di interesse. Nelle campagne di screening il test rapido avrà una forte importanza».
 
  • Infermiere di famiglia
Saranno 8 ogni 50mila assistiti (uno ogni 4 medici di base), la figura è stata introdotta nel nuovo piano.
  • Sistema di biosorveglianza
Verrà implementato sempre di più come quello dei contatti di chi risulti contagiato. Il progetto informatico ci dà la mappa del Veneto con la situazione aggiornata in tempo reale.
  • Scuola e test rapidi
Si parte con lo screening a tappeto su insegnanti e operatori. Circa 100mila test rapidi per il Veneto, previsti dal ministero. «Non basta ma aiuta», ha commentato ironicamente il governatore Zaia.
 

Autunno, emergenza da psicosi

«Stiamo spingendo molto sulla diagnostica e sulla diagnostica rapida per la stagione che verrà: avremo un'emergenza garantita, quella dell'influenza che dovrà essere testata. Chi di noi, con la febbre, non vorrebbe fare il tampone per verificare che non sia Coronavirus? - ha specificato il governatore -. A questo si aggiunge la problematica del virus del Nilo che ha la stessa sintomatologia. Il vaccino antiinfluenzale non è obbligatorio, ma ovvio che se un paziente se lo fa ha lacopertura per quel tipo di virus». Insomma, con la stagione fredda in arrivo, c'è il forte rischio che chi abbia febbre o sintomi respiratori, si trovi nel dubbio di capire se sia vittima di una banale influenza o raffreddamento o se sia Covid Positivo. Innanzitutto il paziente dovrà rivolgersi al medico di base, ma Zaia prevede che questa incertezza possa provocare un certo stato d'ansia nei cittadini e una corsa al tampone: «Siamo certi che avremo un'emergenza dettata dalla psicosi: chi avrà anche un'influenza normale sarà in ansia».


 

Il caso focolaio nell'ex caserma Serena a Treviso
«I numeri sono importanti - ha rimarcato il governatore -, i pazienti da lì non devono uscire, continueremo a fare tamponi. I pazienti si negativizzeranno, il prossimo tampone sarà il 12 agosto. Se questi centri non ci fossero, lo ripeto, non avremmo tutti questi positivi». 

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Tereni e trasporti - distanze e capienza
Trasporti, continua il braccio di ferro su capienza dei mezzi, distanziamento e regole fra la Regione e Roma. «Difficile intervenire avendo a che fare con questa "politica del gambero" - ha esordito Zaia -. Noi, anche se avessimo i soldi per treni e bus nuovi, questi mezzi non ci sono sul mercato. Se riduco la capienza del 50% tanti resteranno a piedi, i posti non ci sono. Il tema è che mi dici che devo garantire le distanze e poi il Governo riapre le fabbriche e sostiene che i lavoratori possono stare fianco a fianco con la mascherina, quindi non possono starci sui mezzi pubblici ma al lavoro sì. Autorizzate gli aerei ad essere stracolmi (un'ora minimo di viaggio) e non autorizzate i bus? Invito il ministro Speranza e il Comitato tecnico scientifico a riflettere bene, non vorrei che si utilizzasse il modello che si è usato per il tema della Scuola». Treni, bus e metro, oggi il nuovo decreto. Le Regioni in rivolta: stretta impossibile

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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