Coronavirus Veneto, Zaia: «Terapie intensive "ripulite" dai pazienti Covid. Pronti per la reinfezione in autunno con la banca del plasma». Epatite E: nuova minaccia

Lunedì 11 Maggio 2020 di Beatrice Mani
Coronavirus Veneto, la diretta di Luca Zaia oggi: cosa ha detto
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Coronavirus Veneto. La diretta di lunedì 11 maggio del governatore del Veneto Luca Zaia. Oggi è una giornata cruciale per le riaperture, previsto infatti nel pomeriggio l'incontro tra i presidenti delle Regioni e il Governo, i primi spingeranno affinché sia possibile ripartire già dal 18 maggio e non dal primo giugno, come previsto dall'ultimo Dpcm. Fase 2, Boccia: «Dal 18 molte riaperture, poi responsabilità delle Regioni su restrizioni»


Il bollettino
I nuovi casi positivi nella notte sono quindi 11 per un totale di infetti dall'inizio dell'epidemia di 18.741. I ricoverati in ospedale sono uguali a ieri sera quindi 721, di cui 399 ancora positivi. Dei 721 ricoverati, 75 sono in terapia intensiva, e di questi 38 sono ancora positivi al virus. .. (LEGGI TUTTO)
 

Diretta Zaia: "Veneto verso la normalità"

I numeri sul contagio da Coronavirus del Veneto seguono un trend positivo: «I dati ci dicono che andiamo verso una negativizzazione del sistema sanitario, verso la "pulizia sanitaria" negli ospedali». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia (VIDEO), commentando i dati odierni sul contagio in regione da Coronavirus. «Ricordo - ha aggiunto Zaia - che facciamo un tampone ogni 10 giorni tra i medici in prima linea e ogni 20 a tutto il resto del personale sanitario, sostanzialmente quotidianamente.
Ne vien fuori che le nuove infezioni sono meno del 3 per mille
». Ma nonostante questi dati confortanti, il Veneto si sta preparando a una eventuale reinfezione autunnale: nel piano di schieramento dell'artiglieria pesante, per usare le parole del governatore, rientra anche la Banca del plasma. Terzo importantissimo punto toccato oggi, come si preannunciava all'inzio, e per il quale l'attesa è altissima, riguarda le riaperture il 18 maggio: Zaia ha ipotizzato tre scenari dopo la conferenza tra le Regioni e il Governo.




Terapie intensive del Veneto ripulite dai pazienti Covid
Sono stati fatti ad oggi oltre 446mila tamponi. «Nella riunione di questa mattina dicevamo che oramai abbiamo ripulito tutte le terapie intensive dai Covid positivi, ne abbiamo 38 in tutto il Veneto. Stiamo tornando alla normalità. Le nuove infezioni sono bassissime: 1200 tamponi sanità hanno trovato 3 positivi, questo è un dato a campione che vi do, di stamani. La preoccupazione che resta riguarda il fatto che comunque questo virus è molto contagioso, e che bisogna prestare molta attenzione. Ci sono pazienti con altre patologie, pazienti che hanno perso l'uso degli arti inferiori, persone che rischiano di perdere la vita a causa del contagio». 

Riapertura 18 maggio. Oggi incontro Regioni-Governo
Oggi alle sei l'incontro Regioni-Governo: «Chiederemo l'apertura dei servizi alla persona, dei negozi, bar, ristoranti, centri sportivi e palestre. Ma anche la questione del turismo e degli aiuti alle famiglie».

«Non è una riunione per fare prove muscolari, altrimenti avremmo fatto un'ordinanza. Ma un percorso iniziato con il Governo si conclude con il Governo». Lo ha precisato il presidente del Veneto Luca Zaia. Se «penso - ha aggiunto Zaia - che il governo ha capito che l'ultimo miglio si può fare con l'ausilio delle Regioni, diventa un'attività chirurgica e particolare. Ad esempio la nostra ordinanza sui natanti marini non interessa il Piemonte o l'Umbria, andiamo verso un abito sartoriale». 


«Il tema sarà la riapertura per il 18 maggio di tutte le attività, rispettando gli indicatori sanitari, coscienti del fatto che non è un libera tutti ma si devono portare mascherine. Se il Governo ha dato disponibilità di incontrarci, immagino ci siano Boccia e Conte, credo che abbia capito che questa fase finale possa essere portata avanti con l'ausilio delle Regioni, perché ognuna di esse ha le sue peculiarità. Andiamo verso l'abito sartoriale, una riapertura rispettosa dei parametri sanitari, ed è anche una condivisione di responsabilità con il Governo». 

Secondo Zaia, infatti «una riapertura rispettosa dei parametri è in fondo la condivisione della responsabilità. Diciamo "ci siamo", non "fate voi", per poi stare in panchina e dire che "è colpa vostra". Il 18 maggio sembra data su cui tutti stiamo ragionando, il primo giugno sarebbe un'ecatombe, non abbiamo voluto forzare, ma tutti i presidenti sono allineati, non è questione di casacca politica», ha concluso Zaia.

Il primo giugno sarebbe un'ecatombe
Sono molto fiducioso e punto a riaprire tutto, facendo iniziare anche gli operatori turistici. Malghe e commercianti ambulanti rientrano nel piano di riaperture. Aspettare il primo giugno sarebbe un'ecatombe. Ogni governatore conosce il proprio R0, conosce le problematiche del territorio e ciò che sta accadendo dal punto di vista sanitario e può decidere, ad esempio, di circoscrivere gli eventuali focolai.

Tre scenari dopo l'incontro di oggi secondo Zaia:
  1. Il Governo dice che rinnova il Dpcm e vuole andare fino a giugno.
  2. Il Governo non decreta più nulla, quindi tutto è automaticamente aperto.
  3. Il Governo fa un Dpcm e delega le Regioni per le riaperture.

Spostamenti da Regione a Regione
«Stiamo lavorando a un'idea, serve l'ok della scienza e l'accordo tra Regioni. Cercheremo di fare un accordo almeno per le province confinanti. Ma il tema è molto delicato, i governatori devono valutare di caso in caso. Il tema del blocco degli spostamenti - ha sottolineato il presidente Zaia - ha un senso dal punto di vista sanitario».

Bambini e genitori che lavorano. Aiuti alle famiglie 
«L'ultima istanza che porteremo oggi sarà proprio l'aiuto alle famiglie con bambini e genitori che lavorano».

I sindaci veneti a Conte: «Comuni lasciati soli senza strumenti e risorse»

Cassa integrazione, i fondi che non arrivano
Sui problemi legati all'erogazione dei fondi per la Cig in deroga «prendo atto che ieri in televisione il ministro di Maio ha detto che è colpa delle Regioni. Se volete che andiamo a vedere, andiamo a vedere». Lo ha detto ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia. «Siamo i primi - ha proseguito Zaia - per numero di pratiche, non abbiamo mai fatto polemica, dopodiché c'è il nostro accordo con le banche, le pratiche sono state evase, ma ora serve a livello nazionale - ha concluso - prendere in mano il tema dell'Inps».


La mappa del livello di contagiosità (R0) in Italia

 

Covid. Reinfezione in autunno: piano del Veneto

Banca del plasma. «​Siamo forse i primi al mondo con questo progetto scientifico, saremo i primi al mondo a farlo. Ho voluto sapere il carico quotidiano dei prelievi fatti, del sangue immagazzinato e della raccolta tra i potenziali donatori, ma anche un piano lavoro sulla lavorazione del sangue per avere materiale nel caso in cui la cura col plasma venisse accreditata tra le cure di riferimento. Abbiamo schierato l'artiglieria pesante. Se a ottobre fosse definito che la cura del plasma funziona, dobbiamo avere un magazzinoAbbiamo una capacità di produzione di 10 sacche al giorno (e ogni sacca basta per 3 infusioni) a regime normale, quindi, anche senza turni extra, alla volta dell'autunno penso riusciremo a fare un buon magazzino di plasma. Siamo nella fase promozionale, abbiamo preparato uno spot, ai cittadini guariti dal Coronavirus arriverà una lettera, non serve che contattino le Ulss».

Lo spot per le donazioni
Il Veneto è partito con il progetto della banca del plasma dei pazienti guariti dal Coronavirus, per raccogliere sangue con anticorpi. Per questo la Regione ha preparato anche un breve spot. Nel filmato si spiega cosa sia la banca del plasma, a cosa servano gli anticorpi dei pazienti guariti. Negli asintomatici la quantità di anticorpi non sempre è sufficiente per le terapie sui malati.
 
 

Epatite E da Hong Kong

Una nuova minaccia si avvicina? In molti parlano dell'Epatite E, ecco il commento di Zaia: «C'è questa notizia, oramai la macchina è stata messa in moto. L'esperienza Coronavirus, dal punto di vista sanitario, va bene per qualsiasi virus o malattia. Se ci sarà un'altra emergenza, noi saremo pronti». IL FOCUS Un altro virus sta facendo il "salto di specie" a Hong Kong: quello dell'epatite che colpisce i topi

Visitatori nelle case di riposo, quando?
Stiamo abbozzando nuove linee per visite e accessi di nuovi ospiti, fino ad oggi bloccati. Appena pronti le presenteremo. C'è molta prudenza per quanto riguarda le visite, perché gli accessi che oggi abbiamo negli ospedali sono accessi da case di riposo. Lo ha anticipato l'assessore alla Sanità della Regione, Manuela Lanzarin.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 05:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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