Zaia in diretta oggi: «Migranti disobbedienti al tampone tornino a casa». Vaccino antinfluenzale in arrivo. Scuole, almeno un caso in 90 istituti: test rapidi agli studenti

Lunedì 28 Settembre 2020 di Beatrice Mani
Zaia in diretta oggi su Facebook: cosa ha detto e gli aggiornamenti sul Coronavirus in Veneto
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Luca Zaia torna in diretta Facebook oggi, lunedì 28 settembre 2020. Il presidente lo annuncia dalla sua pagina social. Come c'è stato l'aggiornamento sui dati relativi al Coronavirus in Veneto, dal quale si evince che se da un lato l'età media dei ricoverati in terapia intensiva si abbassa, dall'altro la gravità dei pazienti è anch'essa minore.  Il governatore ha assicurato l'arrivo del vaccino antinfluenzale in Veneto, in tutte le farmacie. Un dato interessante è emerso dai controlli all'interno delle scuole della regione: si è registrato ad oggi almeno un caso in 90 istituti. A questo proposito Zaia ha presentato una serie di richieste, tre per la precisione, scritte e inviate a Roma: che i test rapidi siano utilizzati per gli studenti, che i compagni di un alunno positivo, se negativi al test, non vadano in quarantena ma restino in classe, e che infine i pediatri possano tornare a decidere se per un loro paziente sia opportuno o meno eseguire un tampone (ad oggi con sintomi Covid il tampone è obbligatorio).
 

Zaia in diretta: cosa ha detto oggi

Il bollettino
Quasi due milioni di tamponi fatti. Un milione e trecentomila test rapidi eseguiti  - «e ricordo che siamo stati i primi a crederci», ha detto Zaia. «Oggi abbiamo almeno 20 aziende internazionali che propongono i test rapidi a 4,50 a test. «La saliva molecolare credo sia questione di settimane», per capire se il test sia del tutto attendibile e applicabile manca pochissimo, quindi, grazie alla sperimentazione in atto a Padova, con il personale dell'Università.

Positivi 183 in più rispetto a ieri. 8.611 persone in isolamento domiciliare, 2.176 le persone morte, 213 i ricoverati. 27 in terapia intensiva, uno in più rispetto alle 24 ore. I sintomatici oggi sono 40 su 3.621, ovvero l'1,10%. I dimessi sono 4.085. «Di fronte a questi dati non è il caso di fare allarmismo».

Terapie intensive, si abbassa l'età dei ricoverati
«Si abbassa l'età dei pazienti in terapia intensiva, ma si abbassa anche la quantità di pazienti in terapia intensiva rispetto ai ricoverati, oggi siamo al 6% nel rapporto tra ricoverati e terapia intensiva. La degenza media si è abbassata, prima non scendevamo sotto i 14 giorni di permanenza, ora siamo sui 6-9 giorni. E un terzo dei pazienti di terapia intensiva non è intubato».


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Zaia: portate le mascherine
La mascherina è fondamentale per proteggerci, non è una coercizione e non credo neppure che non sia una grande fatica per venir fuori da questo casino. Oggi lo abbiamo sancito clinicamente: nelle infettive il 3,8% dei nostri medici si sono infettati, ed è una percentuale bassissima, anche perché questi erano i medici che lavoravano con il virus.

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Vaccino antinfluenzale in Veneto

Abbiamo in arrivo il vaccino anti influenzale che è fortemente raccomandato, siamo stati i primi a vincere la gara in Italia, stiamo anche pensando a come distribuirlo con il nostro assessore. Abbiamo il dovere di proteggere le categorie più a rischio che non possono permettersi di prendere il Covid.
 

I controlli nelle scuole

In tutto il Veneto, i dati dei controlli negli istituti scolastici: in 90 situazioni abbiamo almeno un caso. I bambini positivi sono 85, ossia lo 0,02% della popolazione scolastica oggetto di monitoraggio. In quarantena preventiva 870 persone, lo 0,24%. Gli operatori in quarantena sono 120, ossia lo 0,13% del totale. In quasi tutti i casi il virus è entrato nella scuola dal contesto familiare o sociale. Noi nella ricerca dei contatti all'interno della scuola non troviamo altri positivi. 
 

Test rapidi: le richieste del Veneto

Se ci fanno queste modifiche, che abbiamo chiesto per iscritto, riusciamo a correre di più ed essere più efficaci, ha spiegato Zaia, introducendo le richieste del Veneto a Roma.
  • Test rapido a scuola. Abbiamo chiesto la possibilità di usare il tampone rapido nello screening scolastico. Funziona alla pari del molecolare e io ne ho parlato più volte con il ministro.
  • Test e niente quarantena per la classe. ​Il tampone rapido da fare a tutta la classe del ragazzo positivo, e si resta in classe, non si va a casa in quarantena 14 giorni. E facciamo il tampone dopo 7 giorni. Evitiamo così disagi ai genitori.
  • Tamponi, i pediatri possano dire sì o no. Vogliamo che torni ai medici e pediatri la facoltà se mandare il paziente a fare il tampone oppure no. Per l'istituto superiore della Sanità di fronte a sintomi si deve fare il tampone, ma lasciando la discrezionalità ai pediatri, che conoscono i pazienti, eviteremmo di fare il tampone per un semplice raffreddore. 

Migranti che rifiutano il tampone
Il caso di Oderzo in primo piano, nell'ex caserma i migranti rifiutano di essere sottoposti ai tamponi. «Io dico che non ci sono parole ed è deplorevole quello che sta accadendo - ha sottolineato Zaia -. Questi sono ospiti, dichiarano di essere rifugiati, passano anni a spese dei cittadini, e se tu dici voglio essere rifugiato in Italia accetti anche le regole del Paese che ti ospita, se fai il fenomeno accetti che ti ricarichino in una barca e ti rispediscano a casa. Ma dove siamo finiti? Loro devono farli tutti i tamponi, e se posso essere più incisivo per farglieli fare sono disponibile. Non è che stiamo programmando piani di farmaci o vaccinazione, stiamo parlando di tamponi. E comunque c'è già un piano di sanità pubblica che prevede che si facciano. Abbiamo avuto anche alla ex caserma Serena questo problema ma alla fine i tamponi si sono fatti, i prefetti li facciano fare». Ex caserma Zanusso: i profughi rifiutano il tampone, per 175 scatta la quarantena


Covid, Ippolito (Spallanzani): «Si rischia autunno come la scorsa primavera»
 

"Influenza, il vaccino non basterà", allarme delle farmacie: solo 12 dosi per ogni esercizio

Il conto alla rovescia è partito ma per la campagna antinfluenzale 2020/2021 - in piena pandemia da - il rischio è quello di tornare indietro allo scorso marzo e trovarsi di fronte questo scenario: come all'epoca nelle erano introvabili le mascherine anche adesso le dosi per tenere lontano il virus influenzale potrebbero non essere alla portata di tutti.


Tav, per Zaia una priorità
«La Tav Brescia-Padova si fa e sarò alla posa della prima pietra perché è una priorità per il Paese».
Lo ha detto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, sul proseguimetno del tfasporto ferroviario veloce nel tratto padano. «È una priorità per il Paese - ha ribadito - perché è una linea che si affianca all'esistente velocizzando il trasporto delle persone da una parte e liberando binari per le merci» «Ora ticca a questo tratto - ha sottolineato - poi quello su Vicenza e Padova anche perché non abbiamo problemi come in Val di Susa»


Le Olimpiadi Invernali
Noi abbiamo un accordo e andiamo avanti.Vorremmo anche utilizzare l'impianto per bob anche in estate. Abbiamo molti progetti. Se la preoccupazione del Cio è quello del piano di gestione non si devono preoccupare, e il bob di Cortina lo paghiamo noi. Non esiste per noi candidatura olimpica senza bob.

Zaia e la leadership nella Lega: patologico cercare il messia
Luca Zaia ribadisce, per l'ennesima volta, di non essere interessato alla leadership nella Lega. «Io sono un pragmatico - afferma a Rtl 102.5 - e non sono minimamente interessato, considero una forma di patologia quella di cercare sempre il messia di turno». «Io - aggiunge il presidente del Veneto - non ho la bacchetta magica, penso che ognuno debba occuparsi dell'incarico che gli è stato dato. A me è stato affidato il Veneto e ricordo che questo voto è dei veneti per il Veneto. Ci vuole coerenza l'ho detto in molti casi e penso che la mia storia personale lo dimostri. Ho il Veneto, punto».

La questione quota 100
Il governatore Luca Zaia si dice d'accordo con Matteo Salvini sulla battaglia che la Lega promette se il ritocco di quota 100 andrà a toccare le pensioni. «Sono d'accordo con Salvini - ha detto Zaia, a Ratl 102.5 - questa ultima presa di posizione del Governo è il Festival dell'incoerenza. Si cambia facilmente idea, la coerenza è tutto nell'amministrazione».

Tridico e l'aumento di stipendio
«Io non sono contro ogni forma di meritocrazia, chi lavora deve essere pagato, però è vero che Tridico ha avuto un incarico con lo stipendio che gli era dovuto, e in questo momento non si può modificare lo stipendio». Lo ha detto Luca Zaia a Rtl. «Tridico - ha aggiunto - è quello che un mese e mezzo fa, ha sbandierato a tutti che c'erano politici italiani che hanno chiesto il bonus e stiamo ancora aspettando la lista degli amministratori e politici e non sta divulgando. E questo è grave».

Covid, acqua ossigenata come rimedio: ecco come potrebbe prevenire l'infezione
Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 01:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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