Coronavirus Veneto, Luca Zaia: «Il 4 maggio è la "dead line". Bisogna decidere se tenere tutto chiuso in attesa che il virus passi, e morire, oppure riaprire come Wuhan» Video

Giovedì 16 Aprile 2020
Coronavirus Veneto, Luca Zaia parla in diretta Facebook
22

Coronavirus Veneto. La diretta di oggi del governatore Luca Zaia.

Ecco cosa ha detto il presidente veneto oggi, giovedì 16 aprile 2020, su Facebook. Svariati gli argomenti affrontati ogig durante la videoconferenza: Zaia ha presentato i nuovi dati su contagio e vittime, numeri positivi che dicono che il virus sta attenuando la sua portata, ma ha messo in guardia i cittadini: «E' ancora fra noi, portate le mascherine sempre, sono indispensabili. E andate il meno possibile negli ospedali senza motivo, lì, per quanto siano puliti, si annidano virus e batteri». Una data su tutte emerge oggi: il 4 maggio, quella è per il presidente la dead line per la ripartenza. «Bisogna decidere se restare chiusi e morire nel tempo in attesa che il virus se ne vada, oppure imparare a convivere con il Covid. Tutte le esperienze, Wuhan compreso, hanno deciso di riaprire», ha affermato Zaia. E proprio per essere pronti, la Regione sta preparando un protocollo con le aziende e le parti sociali per stabilire regole precise di sicurezza. Normative a parte verranno invece studiate per il comparto turistico, fortissimo settore in Veneto. Una buona notizia arriva invece dal mondo della ricerca: un farmaco efficace per il trattamento del tumore della prostata funziona anche contro il Coronavirus. La scoperta è dei ricercatori di Padova (LEGGI L'ARTICOLO).

Il bollettino di oggi
Da ieri sera, sono state 9 le vittime del Coronavirus in Veneto. Sono 10.800 i casi attualmente positivi, cioè 106 più di ieri. Il dato è però influenzato dal numero di tamponi effettuati, che aumenta sempre di più. Sono 3.209 i guariti (negativizzati virologici). E sono attualmente 13.902 (16.958 ieri) le persone in isolamento fiduciario, ben 3.050 meno di ieri... (LEGGI TUTTO)

Coronavirus, LA NUOVA ORDINANZA DI PASQUETTA (SCARICA QUI IL PDF)
 

Covid Veneto, diretta Zaia: 4 maggio si riparte

Gli argomenti affrontati dal presidente Zaia oggi in diretta Facebook.

La Lombardia vuole riaprire: i rischi
Si rischia un'ondata di nuovo contagio con l'apertura della Lombardia? «Immagino che dal 4 maggio dovremo essere tutti pronti con dispositivi e regole per aprire. Non escludo che alcune attività possano essere messe in una griglia di partenza un po' prima, ma la dead line sarà il 4 maggio». 

Covid-19, scienziato israeliano: «Ogni ciclo epidemico dura 70 giorni, poi il virus scompare»

«La proposta del presidente della Lombardia Fontana è legittima perchè è stata fatta in base ai provvedimenti che vuole adottare, ma al di là delle posizioni di ogni Regione, ci sarà un ombrello nazionale basato sull'accordo tra Ministero della sanità e parti sociali. Da lì ogni Regione potrà sol o elevare  il livello di sicurezza con altre misure». Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia nel consueto punto stampa. «Perché il tema di oggi è : tenere chiuso tutto in fino all'ultimo caso di coronavirus e far morire tutta l'economia del Paese oppure convivere con il virus come peraltro è avvenuto anche a Wuhan», ha ammonito Zaia - Ovviamente prima ci dovranno essere gli indirizzi del mondo scientifico, che sono già stati discussi«. «Noi in Veneto abbiamo già discusso il nostro masterplan con le regole per la riapertura e domani lo presenteremo alle parti sociali e alle associazioni datoriali per il loro contributo».

Uovo di Pasqua della Regione all'asta: aggiudicato per 30mila euero. Ecco il vincitore VIDEO

Riapertura, le regole del Veneto
«Domani parti sociali e mondo del lavoro si incontreranno con la Regione a un tavolo per confrontarci sulla bozza che abbiamo preparato, per avere un protocollo comune. Immagino che dal 4 se non prima si possano avere indicazioni e certezze dal Governo». 

Operatori turistici
La partita del turismo nella nostra regione si gioca adesso, servono regole chiare: «Servono regole certe e chiare, diverse dagli altri settori. Questa mattina abbiamo detto ai direttori generali delle Ulss di sentire gli operatori del turismo, recuperare indicazioni per fare un lavoro ad hoc sul turismo, terme, montagna, mare, faremo un progetto specifico».

Coronavirus, l'idea di Jesolo: «In spiaggia solo su prenotazione con un'app». La Sardegna: «No plexiglass, servono regole»


Tamponi
«Sono 222mila i tamponi processati, la macchina funziona, nel tempo vi daremo altre informazioni su ulteriori sperimentazioni. Portiamo avanti questa politica, facciamo tamponi e continuiamo a dire che è fondamentale portare la mascherina. Ricordiamocelo: la mascherina salva la vita. Bisogna teneral alzata, non alla gola, bisogna indossarla bene». VIDEO

Test rapidi in farmacia per i privati?
«Non è la panacea di tutti i mali, una volta validato per bene dovrebbe diventare screening di massa per le aziende e i lavoratori, a costi accessibili».

Il virus c'è ancora
«Cittadini positivi, un centinaio al giorno vanno dai medici di base o nei pronto soccorso, e sono positivi: il virus quindi continua ad esserci. Non abbassiamo la guardia».

Passeggiate, ma quanti metri è la "prossimità"? Viaggio tra le regole (non scritte) dei Comuni. Il prefetto chiarisce: massimo 500 metri

Ospedali ritorno alla normalità
Ai cittadini: andateci il meno possibile

«Stiamo predisponendo il ritorno alla normalità di alcuni opspedali, i Covid li portiamo altrove. Resta l'edichetta di Covid Center in alcuni ospedali, la macchina sanitaria del Veneto va avanti, restiamo pronti ad ogni esigenza. Nel frattempo riallestiremo le sale chirurgiche».

«Poi dobbiamo ragionare ad un approccio diverso con gli ospedali, il consiglio che vi do è questo: l'ospedale è il posto meno indicato riguardo a virus e batteri. Questo per quanto si sanifichi e si pulisca, ma l'esposizione al rischio è alta, più che altrove. Per due mesi stiamo avendo un terzo degli accessi, codici bianchi e verdi sono spariti: fate in modo di andarci il meno possibile».

Il farmaco contro il tumore alla prostata combatte il Covid
Il professor Pagano ha avuto un'intuizione: c'è una proteina che è il veicolo per infettare le cellule, il covid utilizza questo enzima per entrare e infettare, e c'è una seria correlazione tra i trattati al cancro alla prostata con un farmaco che inibisce il tumore e le difese contro il coronavirus. Sia il tumore alla prostata che il coronavirus utilizzano questo mezzo di trasporto per entrare nell'organismo e infettarlo. Abbiamo la pubblicazione in corso sul New England Journal of Medicine, potrebbe essere la chiave di volta nella lotta contro il Covid-19. Scoperto a Padova nuovo approccio alla cura anti Covid19: «Efficace la terapia contro il tumore alla prostata, ecco perché»

Donazioni
«Nel dettaglio: 26 milioni al conto della Regione Veneto, 13 milioni alle Ulss, 6 milioni e mezzo da Banca Intesa, 1milione 330mila euro devono arrivare, 4milioni 421mila euro di materiale donato. Il totale delle donazioni al Veneto è di 52 milioni e 260mila euro».

Ipossia con la mascherina se si corre
«La mascherina va utilizzata, punto, poi ci vuole sempre buon senso. Il podista sa come regolarsi. Prima viene la salute dei cittadini, poi viene l'allenamento».




Coronavirus, il dramma del mondo della moda veneta
Il lockdown da pandemia accomuna i tanti protagonisti della filiera veneta della moda, dalla produzione alla vendita. Hanno scritto un appello alle Istituzioni tutte per il tramite del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e degli Assessori Marcato e Donazzan. Dai grandi player, alle medie e piccole aziende, dagli artigiani sino ai commercianti, riuniti in regione nel Tavolo Veneto della Moda in rappresentanza di oltre 17mila imprese, si alza una voce unica: riapriamo - in estrema sicurezza - tutte le produzioni e la vendita del comparto per salvare (e rilanciare) l'eccellenza della moda italiana del tessile, abbigliamento, calzatura e accessori. Nella regione in particolare l'intera filiera vuole pensarsi, da qui ai prossimi mesi, come un corpo unico, come un'unica azienda, perché solo proiettandosi nelle difficoltà e nelle esigenze del fornitore o del cliente, ogni anello della filiera potrà partecipare alla ripartenza. Il settore Moda è, dopo la meccanica, la seconda industria del nostro paese. Conta su oltre 65mila imprese, 600mila addetti, un fatturato di quasi 100 miliardi di euro. In Regione Veneto sono 9.500 le unità produttive (17,6% del totale manifatturiero regionale). e 7.626 le unità della distribuzione. Secondo gli ultimi dati disponibili il fatturato in regione ammonta a 18 miliardi di euro (18% del fatturato nazionale). Le imprese del sistema moda in Veneto assorbono quasi 100 mila addetti ed esportano per un valore di oltre 9 miliardi di euro. Renzo Rosso: «La Cina non ha mai chiuso, errore fermare l'economia»




Coronavirus, cosa succede senza mascherina?
Il video mostrato dal presidente Zaia per far capire quanto sia importante utilizzare tutti i dispositivi di protezione in ogni luogo.
 

Coronavirus, buio sulla ripartenza: 7 domande al governo

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 23:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci