In taxi verso le strutture sanitarie con il voucher-sconto del Comune

Mercoledì 10 Febbraio 2021 di Michele Fullin
In taxi verso le strutture sanitarie con il voucher-sconto del Comune

VENEZIA Un modo per poter consentire alle persone con ridotta mobilità di spostarsi verso strutture sanitarie e ospedaliere durante gli scioperi esiste già. È il voucher comunale, una sorta di biglietto che consente a chi fa fatica a muoversi, è residente sul territorio e si trova in difficoltà a causa dell'emergenza covid, di prendere un taxi a costo molto agevolato.

Ci pensa il Comune, attraverso una convenzione con cooperative, consorzi e ditte individuali. Il sistema è stato già avviato con successo a Treviso e a Milano: al momento del pagamento si consegna il voucher al tassista e si paga la metà fino a un massimo di 20 euro. Per cui, per una corsa di 20 euro se ne pagheranno 10 e per una da 40, se ne pagheranno 20. Stesso sconto dai 40 euro in su.


A VENEZIA

E a Venezia? Gli uffici degli assessorati alla Mobilità (Renato Boraso) e alla Coesione sociale (Simone Venturini) stanno per concretizzare l'iniziativa che dovrebbe essere lanciata a breve.
«Abbiamo ricevuto al 31 dicembre la conferma dal decreto Milleproroghe che ci assegna 500mila euro da riversare in un accordo tra assessorati alla Mobilità e alle Politiche sociali a vantaggio delle categorie più deboli come anziani, diversamente abili, portatori di malattie invalidanti eccetera. Contiamo nelle prossime due o tre settimane di portare la delibera in Giunta. Con questo strumento riusciamo da una parte a migliorare la qualità della vita e dall'altra a far lavorare un po' il settore dei taxi».


LA PROCEDURA

Prima che la delibera arrivi in giunta, bisogna affinare la procedura di erogazione.
«Ci sono alcuni, come Treviso, che hanno scelto di emettere il voucher - aggiunge Boraso - a fine corsa il passeggero consegna il voucher al tassista e paga la metà fino a 20 euro. Oppure stiamo pensando di anticipare una certa somma ai soggetti che gestiscono il servizio, che ad ogni corsa agevolata emettono ricevuta il cui importo viene scalato dal totale. Anche in questo caso la persona protetta pagherà la metà».
Boraso spiega infine che il limite del voucher non è superabile.
«È stabilito dalla legge - spiega - comunque per la terraferma si paga sempre la metà e a Venezia, la corsa in taxi all'ospedale costerà 30 euro invece di 50. Abbiamo parlato con le categorie che sono felici di ricominciare a far girare i loro mezzi».


I POLITICI E LO SCIOPERO

Sul versante politico, dal centro sinistra arrivano interventi riguardo lo sciopero di lunedì che ha paralizzato la città. Il Pd ha presentato una mozione chiedendo all'amministrazione di impegnarsi per l'attivazione da parte di Governo e Regione di ulteriori azioni mirate alla salvaguardia della mobilità dei residenti e dei diritti dei lavoratori e di avviare un immediato confronto nelle commissioni sulla situazione di Avm e sulle problematiche del trasporto pubblico locale veneziano, coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali.
«Le attuali difficoltà - dicono i consiglieri comunali del Pd - del trasporto pubblico non possono essere scaricate né sugli utenti né sui lavoratori».


Ieri i consiglieri regionali dem Giacomo Possamai e il consigliere Jonatan Montanariello, hanno incontrato i lavoratori del gruppo Actv, Avm e Vela, in sciopero per il mancato rinnovo del contratto nazionale come i loro colleghi di tutta Italia, ma anche per la decisione unilaterale dell'azienda di disdire l'integrativo. «Una scelta sbagliata sempre - concludono - ancor più grave in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo».
 

Ultimo aggiornamento: 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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