La "pulce" vittima dei bulli ora è un campione di boxe

Domenica 20 Novembre 2022 di Raffaella Ianuale
Leonardo Bertocco con il suo maestro Loris Baldan
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VENEZIA - Piccolo, paffutello e con l'argento vivo nelle vene.

Alle scuole medie basta un attimo perché ti venga affibbiato un nomignolo da cui non ti liberi più. Pulce quello scelto per lui, prima nella palestra di basket dove si è allenato per 8 anni e poi anche a scuola. Prese in giro, frecciatine continue e soprannomi. «Vedevo che ero più piccolo dei miei coetanei e questo mi faceva sentire in difetto». Parla di insicurezza, disagio nel rapportarsi con gli altri, frustrazione. Una sofferenza che stava schiacciando il suo spirito combattivo. «Al basket ero il più veloce, ma non mi facevano giocare perché ero basso». Invece di affliggersi, ha fatto leva su se stesso.

 


Così Leonardo Bertocco, veneziano di Mira, a 13 anni si presenta alla palestra dell'associazione Kami-Center amici della boxe di Mestre e qui ha la fortuna di trovare quello che gli serve. Il presidente Alessandro Rambuschi insegna karate e ju-jitsu, mentre il tecnico Loris Baldan si dedica alla boxe. In 28 anni di attività queste due guide hanno sfornato campioni europei, italiani e regionali. Ultimi in ordine di tempo Braian Gjini terzo classificato ai recenti campionati italiani School boy under 14, mentre agli ultimi campionati regionali Oreste Cattaneo ha conquistato la medaglia d'oro, per la categoria 71 chilogrammi, e Nicolò Zotti il bronzo per i 75 chili.

Ed è proprio Loris Baldan che accoglie quel 13enne basso e deriso. In un anno di allenamenti i chili di troppo di Leonardo Bertocco si trasformano in addominali scolpiti e la sua insicurezza diventa un sogno. Ora ha 19 anni e nel 2019 ha conquistato la medaglia di bronzo nel campionato italiano junior e l'anno successivo è diventato vice-campione italiano youth, oltre ad aver collezionato numerosi titoli regionali. «Con la boxe ho trasformato i miei complessi in traguardi da raggiungere - racconta nella palestra di Mestre dove si allena tutti i giorni - dopo i 18 anni ho iniziato a gareggiare nell'èlite, cioè con combattimenti senza casco, e ora punto ai campionati italiani under 22 del prossimo giugno». Certo dietro c'è tantissimo lavoro, spiega il giovane che si è diplomato lo scorso anno all'istituto socio-sanitario di Padova. «Quando studiavo mi svegliano tutte le mattine alle 5, andavo a correre, poi rincasavo per una doccia e alle 6.30 prendevo il bus per andare a scuola». Giornate intense che proseguivano nel pomeriggio, il rientro alle 16, l'allenamento fino alle 10 di sera e poi un paio di ore di studio prima di addormentarsi.

IL RISCATTO
«Nei primi tempi avevo scelto la boxe per sfogare il nervosismo e sconfiggere le insicurezze - racconta - ma dopo un anno il mio corpo si era trasformato ed ero circondato da persone che non mi facevano pesare la mia statura». Ora Bertocco è alto un metro e settantuno per cinquantadue chili: un concentrato di muscoli e agilità. «Al Kami Center ho capito che l'aspetto non è tutto, mi hanno insegnato il rispetto per gli altri, l'umiltà, il rialzarsi dopo le sconfitte, il saper soffrire per raggiungere un obiettivo. E con i titoli conquistati è arrivata anche l'autostima». Però non è stato tutto semplice, perché l'adolescenza e le compagnie ogni tanto trascinano. «Ho attraversato anche momenti difficili: volevo lasciare tutto, uscire con gli amici e rinunciare agli allenamenti, ma al mio fianco ho sempre avuto l'allenatore Loris Baldan che mi ha incoraggiato evitando che iniziassi a frequentare brutte compagnie». Conosce molti ragazzi, li vede quando trascorrono le giornate davanti al bar a bere e fumare e individua pure quelli che girano in cerca di guai. «Io li invito sempre agli allenamenti di pugilato con la scusa delle lezioni di prova - prosegue - se fai il cafone e l'arrogante qui non fai strada. Anche i miei amici che cercavano di fare cose che non andavano bene in palestra hanno imparato valori importanti, quelli trasmessi dalla nobile arte della boxe».
Leonardo Bertocco entrato per sconforto nella palestra di arti marziali e boxe ha lavorato duro e a testa bassa. Ora la prossima tappa sono i campionati italiani under 22 e poi spera, chissà, in un futuro nel professionismo.

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Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 13:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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