Nuovo paziente Covid-19 in Rianimazione a Mestre, e in Casa di riposo positivi altri 8 operatori

Venerdì 7 Agosto 2020 di Nicola Munaro
MESTRE L'ospedale dell'Angelo
VENEZIA L’assedio continua, e continua a far male. Nel giorno in cui non risulta positivo al coronavirus nessuno del 59 tamponi agli ospiti dell’Antica scuola dei Battuti, la residenza per anziani di Mestre diventata nel giro di una settimana il principale focolaio nel territorio dell’Ulss 3, sanguina ancora la ferita tra gli operatori. Ieri, in ventiquattro ore, declinate in 90 tamponi del secondo ciclo di indagine, otto sono risultati positivi al Covid-19. Il conto, così, sale di nuovo, nonostante il sospiro di sollievo per l’arrestarsi - almeno per un giorno - della diffusione del contagio tra gli anziani. L’aggiornamento a ieri sera, quindi, recitava questi numeri ai Battuti: 44 malati Covid di cui 28 ospiti (5 sono i più gravi e sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Dolo) e 16 sono operatori, compresi i nuovi otto positivi scoperti ieri e comprese le due operatrici (una donna ucraina residente a Mestre e una sua collega bengalese residente a Treviso) che per prime, involontariamente, avevano portato il nemico invisibile all’interno della strutture gestita da una Fondazione che mette le proprie radici nel 1.300. Ieri, poi, sono stati effettuati 149 tamponi (59 ospiti e 90 dipendenti) che portano il complessivo a 573 tamponi a partire dall’altro ieri: 320 sono stati fatti agli anziani residenti e 253 ai dipendenti.

LA GIORNATA DI IERI
Con il numero di contagi che si assesta sugli stessi di mercoledì, sono stati 17 ieri per un totale da inizio pandemia di 2.908 malati Covid-19, il dato che più balza all’occhio nel bollettino emesso da Azienda Zero ieri alle 17 (per fotografare, a ritroso, la situazione delle ultime ventiquattro ore) è il ritorno di un paziente Covid-19 nel reparto di Terapia intensiva. Il ricovero, come riporta il documento ufficiale della Regione, è avvenuto nella Rianimazione dell’ospedale dell’Angelo di Mestre. Segno, anche questo, della virulenza del contagio dal momento che l’ultimo paziente aveva lasciato la Terapia intensiva di Dolo la sera del 31 maggio: erano più di due mesi, quindi, che nessuna Rianimazione degli ospedali veneziani aveva un paziente Covid ricoverato. Con lui (unico nuovo ricoverato di giornata) salgono così a otto le persone che nell’intero territorio della città metropolitana di Venezia, sono su un letto d’ospedale. E cinque di queste otto, sono ex ospiti della scuola dei Battuti.

Il bollettino di ieri ha messo in evidenza anche un lieve aumento degli attualmente positivi (+2 rispetto a mercoledì, il totale è di 173), che sta a significare un bilanciamento dei nuovi casi con i negativizzati virologici, alias i guariti, che salgono così a 2.426 in tutto il Veneziano.
Nessuna variazione invece per quanto riguarda il numero dei decessi, fermi a 309 da lunedì sera, quando erano morte due persone a distanza di una settimana dalle precedenti croci. Cresce, invece, il totale delle persone in isolamento fiduciario anche solo per essere venute a contatto con pazienti affetti da coronavirus. Il conto di ieri mattina - la Regione fornisce su questo un solo bollettino, ogni giorno alle 8 - era salito a 651 persone in isolamento, quaranta in più rispetto a mercoledì.
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