PORTOGRUARO - Lo sgarbo per averlo lasciato dopo aver subito i maltrattamenti le è costato la violenza sessuale, per lui ora arriva la condanna. La vittima, una donna residente nel Veneto orientale, era stata maltrattata e chiusa in casa da quell'uomo di cui si era innamorata non potendo sapere che non era altro che un aguzzino. Per lui, un 50enne del Sandonatese, è arrivata la condanna del Tribunale collegiale di Pordenone che gli ha inflitto 6 anni di reclusione.
I fatti risalgono al 2014 quando l'uomo lavorava a Caorle. La coppia allora aveva deciso di convivere. Un rapporto il loro che sembrava normale ai conoscenti, che non potevano del resto sapere cosa accadesse tra quelle mura di casa. Un amore ossessionato quello del 50enne che, lavorando di notte, temeva che la compagna lo tradisse.
Da qui la folle decisione di chiuderla in casa, obbligandola a non uscire dalla porta nemmeno per portare fuori i rifiuti. Per diverso tempo la vittima ha subito, non riuscendo a opporsi al maltrattamento dell'uomo che amava. Con il passare dei mesi ha però scoperto dell'altro che l'ha finalmente convinta a fare il passo che per troppo tempo aveva rimandato. Non solo lei si era innamorata dell'uomo sbagliato, ma è poi emerso che era proprio lui a nascondere la sua tripla vita. Mentre i due infatti convivevano, l'uomo aveva instaurato altre due relazioni con altrettante donne. E anche con loro il rapporto non era idilliaco, tanto che le due avevano lamentato la sparizione di denaro e gioielli. Per la compagna a quel punto poco importava. Aveva infatti deciso che era arrivato il momento di allontanarsi dall'aguzzino che ha così deciso di lasciare.
Un'onta che a quanto pare il 50enne non ha accettato. Il giorno dopo, come un segno di sfregio, l'uomo ha incontrato nuovamente quella che ormai era l'ex compagna, già maltrattata a lungo tra le mura di casa. Ma evidentemente quelle angherie subite non bastavano. L'aguzzino infatti ha abusato sessualmente della donna, costretta al rapporto. Per lei, indifesa e ancora tra le angherie dell'uomo l'incubo non finiva più. Scossa e impaurita la vittima è riuscita a confidarsi e a raccontare quanto aveva vissuto. Racconti che hanno permesso all'autorità giudiziaria di avviare le indagini e quindi ricostruire la vita dell'uomo. Difeso dall'avvocato Francesco Casarotto del Foro di Pordenone, il 50enne è stato ora condannato per la violenza sessuale.
