Vince 5 milioni al Casinò, ma la slot era guasta

Venerdì 29 Novembre 2019
Vince 5 milioni al Casinò, ma la slot era guasta: oltre al danno la beffa
15
VENEZIA - Da più di dieci anni un giocatore sta cercando di ottenere dal Casinò di Venezia il pagamento 5 milioni di euro conseguenti ad una presunta vincita record, che sarebbe stata realizzata nella sede di Ca' Noghera grazie ad un jackpot senza precedenti. Ma il Tribunale, a conclusione di una causa durata circa tre anni, gli ha dato torto, sostenendo che si è trattato di un errore della macchina e che non gli è dovuta alcuna somma.
La singolare vicenda giudiziaria si è conclusa pochi giorni fa di fronte al giudice Alessandro Cabianca, con una sentenza che ha accolto le richieste dei difensori del Casinò e del Comune di Venezia, gli avvocati Marco Vianello, Paola Dalla Valle, Antonio Iannotta e Nicoletta Ongaro, e con la condanna del giocatore a rimborsare oltre 30 mila euro di spese legali.
 
Qualche anno fa il giocatore, Giovanni Andrea Fellone, di Modena, aveva anche presentato una querela penale a seguito della quale la procura aveva aperto un procedimento penale, poi conclusosi con una richiesta di archiviazione formulata dall'allora pm Carlo Nordio, accolta dal gip Giuliana Galasso, che escluse la sussistenza di illeciti di natura penale a carico di dipendenti della casa da gioco veneziana in relazione al mancato pagamento di quella asserita vincita.
COMBINAZIONE VINCENTEL'episodio oggetto di contestazione risale al 5 gennaio del 2018: Fellone riferì di aver effettuato una serie di giocate ad una slot machine marca Artistocrat, nella sede di ca' Noghera, e di aver realizzato una combinazione vincente che gli diede diritto ad otto tiri gratuiti. Giunto al quinto tiro, la macchina avrebbe evidenziato la realizzazione del punteggio massimo possibile, pari a 9999999 punti, corrispondenti alla vincita complessiva di poco meno di 5 milioni di euro, interrompendo la serie di tiri gratuiti e facendo apparire sul display la scritta Jackpot, invitando in giocatore a rivolgersi al personale del Casinò. A quel punto sono iniziate le operazioni di verifica: il pulsante laterale di sblocco della macchina, infatti, non ha dato alcun esito. Successivamente sullo schermo della macchina uscì una scritta che indicava un malfunzionamento della scheda madre.
SLOT MACHINE IN TILTPer tale motivo il Casinò non ha dato seguito al pagamento della vincita, sostenendo che non era dovuta. Al giocatore non è rimasto che rivolgersi al Tribunale per ottenere la condanna al pagamento dell'ingente somma, sollecitando una perizia tecnica in quanto, a suo avviso, la scritta di malfunzionamento della scheda madre fu conseguente agli «interventi tecnici manomissivi» effettuati per sbloccare la slot machine.
Il Tribunale, però, ha ritenuto la perizia non necessaria, decidendo sulla base degli atti già presenti in causa. In particolare il giudice ha accertato che il regolamento della casa da gioco prevede la vincita nel caso in cui si realizzi una combinazione ben precisa di simboli, lettere e numeri; combinazione che nel caso in oggetto non si era verificata. Il regolamento prevede, inoltre, che nel caso in cui una slot machine vada in tilt non si può dare corso ad eventuali vincite evidenziate dalla stessa macchina. Ovviamente la sentenza potrà essere impugnata in appello. (gla)
Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 13:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci