Viadotto A14, ai funerali di Filippone solo i fiori degli «amici di sempre»

Giovedì 24 Maggio 2018
Viadotto A14, ai funerali di Filippone solo i fiori degli «amici di sempre»
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Ci sono solo i fiori degli Amici di sempre  sulla bara di Fausto Filippone, il manager che domenica scorsa ha ucciso la moglie, la figlia e poi si è suicidato, gettandosi dal viadotto sulla A14, a Francavilla, da cui aveva prima lanciato la piccola Ludovica.

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Funerali in forma strettamente privata, i suoi, mentre venerdì alle 15,30, nella chiesa di Cristo Re, ai Colli di Pescara, l'addio alle due vittime, Marina Angrilli, 51 anni, spinta dal secondo piano di un appartamento di Chieti Scalo, e della figlia di dieci anni. Don Giorgio Campilii ha abbracciato la sorella di Filippone, Antonella, e il papà Antonio. 




«Dio - dice nell'omelia - ci raggiunge nella profondità del baratro della nostra esistenza per riprenderci e, certamente, potrà farlo anche con il nostro fratello Fausto». 

Sui motivi che hanno scatenato la follia omicida dell'uomo, intanto, non ci sono ancora certezze. Nessuno, tra quelli che conoscevano la coppia, sa darsi una spiegazione. Il quadro che emerge è sempre più di normalità. Lo ripetono al circolo Sci club Aterno di Pescara frequentato dalla bambina, dove una settimana prima la famiglia era a cena; al ristorante La Neviera di Bucchianico, dove hanno cenato la sera prima della tragedia (pacati e tranquilli); nella palestra che frequentava e dove, secondo il suo allenatore, aveva anche rinnovato fino al prossimo anno. Lo ricorda tranquillo e sereno anche la titolare di una ricevitoria a Pescara che parla di un acquisto di quote per il superenalotto per il 4 giugno (l'estrazione posticipata del 2 giugno). 

Una normalità fatta anche di azioni che prevedevano un futuro. Nell'ultimo periodo qualcuno dice di averlo visto scoraggiato, a volte molto silenzioso. Ma Fausto Filippone aveva ottenuto l'idoneità per il porto d'armi a uso sportivo e la certificazione sul suo stato mentale e fisico degli ultimi 15 anni escludeva in modo assoluto qualsiasi tipo di patologia psicologica o psichiatrica, senza mai alcun tipo di sintomo né alcun tipo di trattamento farmacologico«. Intanto vanno avanti gli accertamenti. 

Al più presto faremo il punto più avanzato della situazione sulla base degli elementi probatori che avremo raccolto«, afferma il capo della Procura di Chieti, Francesco Testa, confermando l'intenzione degli inquirenti di avanzare speditamente nelle indagini per fare chiarezza su ogni aspetto della vicenda. Tra le verifiche anche quelle sul rilascio dell'idoneità per il porto d'armi. Ho già detto tutto in Questura, non ho dichiarazioni da rilasciare, ha risposto ai cronisti la dottoressa Bianca Piccirilli, del Centro salute mentale di Chieti. Dopo aver superato una prima visita dal suo medico curante, lo scorso 15 maggio era stato giudicato idoneo; la mattina di domenica scorsa, giorno della tragedia, Filippone avrebbe disdetto l'appuntamento al poligono di tiro. 

Abbiamo bisogno di tempo per cristallizzare i fatti e degli elementi necessari per capire.
Non appena possibile - dice il procuratore - renderemo pubblici gli esiti degli accertamenti, siamo consapevoli che la comunità che è stata colpita da questa tragedia abbia diritto di capire cosa è successo. Eventi drammatici rispetto ai quali il pm di Chieti, Anna Lucia Campo, titolare dell'inchiesta sui fatti di Francavilla è ancora scossa:Scusate ma non riesco a parlare di questa tragedia, dice rispondendo ai giornalisti. 

Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 17:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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