Via Libertà, c’è l’appalto
via ai lavori in aprile

Giovedì 31 Gennaio 2019 di Fulvio Fenzo
IL PROGETTO Ecco la sintesi dell intervento che sta per partire in via Libertà a Mestre
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GRANDI OPERE
MESTRE Assegnato. Ancora provvisoriamente, perché ci sono i necessari tempi tecnici per definire tutte le carte, ma il più grande appalto per la viabilità da almeno una decina d’anni - quello in grado di ricucire contemporaneamente i collegamenti tra Mestre, Porto Marghera e Venezia, è stato affidato nel primo pomeriggio di ieri ad una delle otto ditte e associazioni di imprese che si erano presentate alla gara da 15 milioni di euro bandita nell’estate scorsa dal Comune.
 
Ed ora, se non ci saranno sorprese, i lavori del nuovo snodo tra via Libertà, via Torino e via delle Industrie potranno partire in primavera, tra aprile e maggio.
IL VINCITORE
L’offerta vincitrice è stata quella proposta dall’associazione temporanea di imprese guidata dalla trevigiana Brussi Costruzioni di Nervesa della Battaglia, assieme all’impresa Coletto, Adriastrade, Zara Metalmeccanica e la veneziana So.Ge.di.Co., che ha battuto le altre concorrenti (tra cui nomi notissimi come Carron, Rossi Renzo e Sacaim, quest’ultima l’unica a presentarsi da sola) proponendo anche un ribasso del 6,82%, pari a circa un milione di euro. «Per aggiudicare la gara in via definitiva ci vorranno altri due mesi al massimo, quindi i lavori inizieranno nei due mesi successivi - commenta Francesca Zaccariotto, assessore ai Lavori pubblici -. Possono sembrare tempi lunghi, ma si tratta di un intervento talmente complesso che, di solito, un’amministrazione normale non fa nemmeno a tempo a progettare, appaltare e veder partire nel giro di una legislatura. Noi ce l’abbiamo fatta e sarà una grande opera che, assieme a tutto quello che sta accadendo a Mestre, sbloccherà la città anche sul fronte della viabilità che era bloccata da una vita».
TRIPLO CANTIERE
«L’obiettivo del sindaco Brugnaro è andare verso una valorizzazione di quella zona tra Mestre e Porto Marghera, con una concentrazione di interventi che andrà anche oltre la nuova viabilità - riprende Zaccariotto -. Sono infatti in programma anche i lavori da parte di Veritas per la messa in sicurezza idraulica di via delle Industrie». Non ci saranno più allagamenti con l’altro appalto già affidato alla Rossi Renzo Costruzioni per un importo di 3,9 milioni di euro, mentre il terzo intervento in zona (che sarà il primo a partire in vista della maxi operazione davanti al Vega) prevede lo spostamento della rotaia che costeggia il Parco scientifico dove passano (e continueranno a passare) i treni con le cisterne diretti a Porto Marghera: la linea ferrata dovrà essere infatti arretrata di qualche metro per fare spazio alla futura rotatoria a raso tra via Libertà e via delle Industrie.
IL PIANO DEI LAVORI
Dall’avvio del cantiere, le imprese avranno 32 mesi per completare le opere, «ma nell’appalto sono previsti anche dei “premi” per l’accelerazione dei lavori» sottolinea Francesca Zaccariotto. Spostato il binario sul lato del Vega, il primo passo dell’intervento sarà la demolizione delle due rampe su via Libertà del cavalcaferrovia verso via Torino (questo è l’unico collegamento che resterà off-limits per tutta la durata dei lavori), mantenendo il traffico sull’attuale sedime di via Libertà. Buttate giù le rampe, verranno realizzate le strutture di fondazione ed elevazione della futura galleria artificiale, e nello spazio prima occupato dalle rampe verrà “spostata” via Libertà, mantenendo sempre le quattro corsie totali. A questo punto ci sarà più spazio dalla parte del Vega, dove saranno costruite le nuove rampe in salita e in discesa, oltre alle altre strutture portanti della galleria. Terminata questa fase, sulla rampa verrà creato un by-pass a due corsie dove sarà spostato il traffico in direzione Venezia, mentre quello in direzione Mestre correrà sulle due corsie di via Libertà così liberate, consentendo la prosecuzione dei lavori sul fronte di via Torino. Terminata anche quella parte, l’intero traffico tornerà a correre sulle quattro corsie attuali (ma in galleria), mentre le rampe fin qui utilizzate per andare a Venezia saranno connesse alla rotatoria “aerea” sopra la galleria che consentirà di ridiscendere (o risalire) verso via Torino. La rotatoria a raso all’altezza di via delle Industrie verrà infine realizzata nella seconda parte dell’intervento.
Fulvio Fenzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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