VENEZIA - Venicia è il secondo "episodio" di una trilogia iniziata con “Il fiore di Allah” e completata con "L'ultimo villaggio". Un thriller che si dipana pagina dopo pagina con personaggi delineati dalla penna soprendente di Boris Martinello, farmacista con la passione della scrittura.
Terrorismo internazionale, geopolitica, psicologia e tanti sentimenti si snodano sullo sfondo della città più bella del mondo: Venezia.
La trama
Massimo Carli, primo violoncellista del teatro La Fenice di Venezia è stato un vulcanico musicista fino a quando, a seguito di una sparatoria, viene costretto su una sedia a rotelle. Le indagini sull'accaduto vengono condotte da suo cugino, ex ispettore di polizia ed ora viceprefetto della città lagunare e la storia, che vede protagonisti altri "primi attori". Sequel del primo romanzo, si sviluppa tra Europa e Medio Oriente in un incalzare di colpi di scena e di risvolti che fanno emergere pericoli e interessi internazionali tra alte sfere, inizialmente inimmaginabili per i protagonisti.
Trama, sviluppo, stile e caratterizzazione dei personaggi fanno di Venicia - 350 pagine, edizioni Planet book - un grande racconto psocologico che unisce thriller e noir. L'autore, 55 anni, è nativo di Beirut da madre armena, ma è vissuto a lungo a Venezia, città che conosce benissimo.