VENEZIA - La Venicemarathon non intende più essere solo la maratona più bella del mondo, dall'inizio (Villa Pisani a Stra, tanto per dire) all'arrivo in Riva Sette Martiri passando per piazza San Marco.
DI ALTO LIVELLO
Come prima meglio di prima, sul piano numerico, innanzitutto: un dato oggettivo già certificato è quello dei runners che domenica saranno in strada per la UYN Venicemarathon 2022 (6.500 atleti, tetto massimo peraltro voluto dagli organizzatori), per la novità della mezza maratona da 21,097 chilometri in partenza da Mestre (2mila al via) e infine per l'ormai classica 10 chilometri (altri 6.500). In tutto la bellezza di 15mila appassionati in maglietta e pantaloncini che saranno in movimento nel percorso veneziano con tre diversi start dalle 8.30 fin dopo le 16. Ma il primato di partecipazione non è l'unico obiettivo degli organizzatori che per l'edizione della rinascita puntano dritti anche sul record sportivo al traguardo per far cadere il muro delle 2 ore 8 minuti e 13 secondi stabilito dal keniano John Komen nel 2009, con un occhio però allo stesso target anche in campo femminile (dove c'è da ritoccare il tempo di 2 ore 23 minuti e 37 secondi stampato nel 2011 da un'altra keniana, Helena Kirop). A questo scopo ci sono stati ingaggi importanti (anche sul piano dei costi) di runners di prima fascia, come sottolinea il vicepresidente di Venicemarathon Stefano Fornasier, che ha personalmente selezionato il cast di atleti per arrivare a incidere il nuovo tempo record della manifestazione: «È stata costruita una gara elite di alto livello proprio per abbattere i record della nostra maratona, con 25 top runners in campo tra gli uomini e 15 big in campo femminile. Anche sul piano sportivo vogliamo cercare un nuovo salto di qualità». E il bel tempo annunciato per dopodomani (ma a Venezia si ricordano edizioni leggendarie anche sul fronte del meteo avverso) potrebbe favorire l'impresa, con al via personaggi del calibro dell'etiope Kibrom Desta Habtu con 2h07'05 stampato lo scorso anno alla Maratona di Barcellona o del keniano John Kiprono Langat (2h07'11 a Eindhoven 2019).
L'EVOLUZIONE
«Stiamo vivendo una fase evolutiva importante sotto tutti gli aspetti - sintetizza il presidente di Venicemarathon Piero Rosa Salva - la pandemia negli anni scorsi ci ha messo il bastone tra le ruote ma ci siamo caricati ancora di più per organizzare una edizione 2022 memorabile. A livello di territorio diamo un segnale importante con la prima volta della mezza maratona, in partenza dal cuore di Mestre, città che abbiamo sempre puntato a valorizzare. Ma sul piano internazionale parla per noi il 30% di atleti stranieri in corsa (quasi 5mila, dunque) e il rilancio del percorso più affascinante del mondo su tante televisioni straniere». E a proposito di tivù torna la diretta su RaiSport dalle 9.30, mentre al fianco di Venicemarathon resta Il Gazzettino che fin dalla prima edizione del 1986 - quando vinse il mitico Salvatore Bettiol - accompagna l'evento come media partner. Il territorio è del resto fortissimamente accanto alla manifestazione: Banca Ifis main partner, Supermercati Alì main sponsor e tanti marchi e associazioni del Nordest in campo a cominciare da Confindustria Venezia-Rovigo, con Coldiretti, per dirne una, che distribuirà 20mila mele agli atleti. Ultima ma non ultima: ricaduta economica dell'evento quantificata in 12-13 milioni di euro, cartina al tornasole di quel che porta non solo in termini sportivi e sociali Venicemarathon alla sua gente.