"Venice Sands", Lido ignorato nella promozione: gli albergatori minacciano di uscire

Lunedì 6 Luglio 2020 di Lorenzo Mayer
La spiaggia del lido
«Basta, usciamo dal “Venice Sands». Qui non siamo di fronte a una dimenticanza, ma a una voluta mancanza. La misura è colma. Personalmente non voglio più lavorare con queste persone e schiereremo anche le nostre associazioni di categoria».
Il tono di Antonio Vianello, presidente della delegazione Lido dell’Associazione Veneziana Albergatori, è perentorio. Pur senza mai perdere la calma le sue parole sono chiare. Al centro della bufera c’è un video il cui titolo recita così: “Le spiagge del divertimento, i mari della tranquillità” che pubblicizza, peraltro utilizzando anche il nome di Venezia, le spiagge della costa veneta per il rilancio dopo il blocco dovuto al coronaavirus. 
L’ASSENZA
Sono citate Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti, Chioggia, Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle. Ci sono tutte. Tutte meno una: manca il Lido di Venezia, proprio la località dove nacque il turismo balneare di inizio Novecento. Ecco perché, contrariamente al titolo il video, al Lido ha scatenato un mare per nulla tranquillo ma in tempesta, uno scherzo per nulla divertente. E quel che appare più fuori luogo agli operatori lidensi è che il video ha l’avvallo istituzionale della Regione Veneto, e compaia il logo “Venice Sands” a cui anche gli stabilimenti balneari del Lido sono iscritti salvo poi scoprire di essere stati completamente ignorati nel filmato. Il Lido di Venezia non compare mai. «Ed è una dimenticanza inaccettabile – rincara la dose Vianello – specie in un periodo di crisi come questo. È grave che tutto questo abbia l’avvallo della Regione, un progetto per il quale sono destinati soldi pubblici. Non ci vengano a dire che è stata una svista. Si tratta dell’ennesimo affronto nei nostri confronti. Tra l’altro anche il nome di Venezia viene usato del tutto impropriamente, in quanto la spiaggia della città di Venezia è solo la nostra, quella del Lido, appunto». Vianello affonda il colpo. «Non è la prima volta che accade chiediamo un incontro con il sindaco Brugnaro». 
IL COMUNE
Del caso si sono occupati subito sia il prosindaco del Lido, Paolo Romor, che l’assessore comunale lidense al Bilancio e alle Partecipate, Michele Zuin. Entrambi provano a gettare acqua sul fuoco delle polemiche. Peraltro proprio Vela aveva coordinato con il Consorzio “Venezia e il suo Lido”, circa un anno fa, l’ingresso anche dell’isola in “Venice Sands”. «Lunedì (oggi, ndr) ci attiveremo immediatamente per capire come sono andate le cose – esordisce Zuin – pare che il filmato non sia stato prodotto da “Venice Sands”, anche se compare il suo logo, ma che sia frutto del coordinamento degli stabilimenti balneari di cui il Lido di Venezia non ha mai fatto parte. Ma su questa questione andremo a fondo». Anche Romor dal canto suo tenta di stemperare la tensione «Secondo me – riferisce Romor – il fatto veramente importante, e di sostanza, di questo inizio estate è che, grazie all’impegno dell’amministrazione e degli operatori, le spiagge del Lido sono state le prime d’Italia ad aprire con sicurezza e con qualità. Così tante persone sono tornate a frequentare l’isola soprattutto nel fine settimana. Di fronte a questo mi pare marginale l’esclusione del Lido da uno spot, cosa che comunque non condividiamo e di cui chiederemo spiegazione».
Ultimo aggiornamento: 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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