Stop ai cortei “alcolici” per le feste di laurea e gli addii al celibato

Sabato 30 Marzo 2019 di Davide Tamiello
Festeggiamenti per una laurea in piazza San Marco a Venezia
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VENEZIA - “Bàcaro tour”, “Bàcarata” o più semplicemente “andar par ombre”: i modi per definire il classico giro serale dei locali veneziani non mancano. L’apericena itinerante in laguna, tra spritz, bianchi e cicheti, diventa tabù, in particolare se associato a circostanze particolari come addii al celibato o nubilato, feste di compleanno o di laurea: a prevederlo è il nuovo regolamento di polizia urbana, licenziato ieri dalla giunta e che dovrebbe andare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva in aprile (per poi diventare operativo quindi entro l’estate).
 
L’articolo 35, infatti, al comma 3 recita testualmente: «È inoltre vietato dal lunedì al giovedì, dalle ore 20 alle ore 8 del giorno successivo, e dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 8, organizzare e partecipare a scorribande di due o più persone tra pubblico esercizio e pubblico esercizio, finalizzate al non responsabile festeggiamento, che comporti disturbo della civile convivenza, di eventi o ricorrenze pubbliche o private come addii al celibato/nubilato, lauree etc...». Le multe previste per i trasgressori vanno dai 25 ai 500 euro e possono coincidere, nei casi più gravi, con un ordine scritto di allontanamento. Un provvedimento voluto dalla giunta, probabilmente, dopo le ultime polemiche legate a festeggiamenti rumorosi e sopra le righe che avevano creato qualche disagio tra i residenti.
BATTITORI E MENÙ
Nelle 71 pagine del regolamento c’è un vero e proprio vademecum di tutti i comportamenti da tenere in città, che riguarda anche ovviamente le varie attività commerciali. E visto che Venezia è considerata patrimonio dell’Unesco, i paletti sono numerosi. È vietato, per esempio, esporre i cartelli menù con le immagini dei piatti «al di fuori delle vetrine, in corrispondenza degli stipiti delle porte di attività artigianali e commerciali» (articolo 39), pena sanzioni, anche in questo caso, tra i 25 e i 500 euro. Fuori norma anche i cosìddetti “battitori” (articolo 58): «È vietato (...) invitare, con qualunque forma e mezzo, le persone che transitano davanti alle predette attività ad entrarvi». La regola riguarderà anche i gondolieri, che dovranno fare attenzione a non essere troppo insistenti con i turisti.
NORME CASALINGHE
Attenzione anche a scuotere tappeti e tovaglie dalle finestre: si rischia una multa a farlo fuori dagli orari consentiti (dalle 7 alle 9 nei giorni feriali, e dalle 7 alle 10 nei festivi). Stesso discorso per chi stende i panni tendendo «funi aeree» su tutti i palazzi monumentali e in una lista di località che vanno dal centro storico a piazza Ferretto, da Murano a Marghera, dal Lido a piazza Pastrello a Favaro. In caso di neve, obbligo di ripulire il marciapiede davanti all’uscio di casa.
ANTI DEGRADO
In particolari «situazioni di allarme sociale e fenomeni di degrado», inoltre, il nuovo regolamento prevede restrizioni particolari per le attività. Ovvero: limitazione degli orari di apertura e della somministrazione di alcolici, o il divieto di usare tavolini e sedie nel plateatico. Limiti anche agli orari per la diffusione e i volumi della musica. Presenti, inoltre, i capitoli già citati nelle scorse settimane, che prevedono multe anche per i clienti dei pusher. Sanzioni per chi viene scoperto quindi ad acquistare droga, o lascia a terra siringhe e stagnole dopo averne fatto uso. Il regolamento cercherà anche di limitare il fenomeno degli ambulanti: vietato salire, con borsoni pieni di merce da vendere, su autobus e vaporetti, e sostare su pontili e fermate. Inoltre, anche i clienti potranno essere sanzionati se pizzicati a fare acquisti dagli abusivi.
AFFOLLAMENTI ABITATIVI
Un altro capitolo particolarmente ricco della “Bibbia” della polizia locale è quello che disciplina il «sovraffollamento delle unità abitative» (articolo 81). Probabile che alcune situazioni al limite di questi ultimi tempi, con famiglie numerosissime scoperte a vivere in spazi angusti, abbia reso necessario prendere provvedimenti. Quindi, vietato anche il sovraffollamento «temporaneo», e cioè dando «ospitalità a soggetti estranei al nucleo familiare». Il regolamento inserisce proprio delle tabelle di riferimento per stabilire i limiti oltre i quali si può parlare di sovraffollamento: in 38 metri quadri, non è possibile avere più di due persone, tra i 42 e 55 metri quadri il limite è di 3, tra i 56 e i 65 ci si ferma a cinque, mentre non si deve superare la dozzina di persone se si vive in una casa con una superficie compresa tra i 106 e i 115 metri quadrati.
Davide Tamiello
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Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 12:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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