«Noi, famiglie assediate dai turisti: in casa sporcizia, chiasso e "visite"»

Sabato 19 Ottobre 2019 di R.V.
IL CONDOMINIO SOTTO ASSEDIO Un turista trovato a dormire in androne
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VENEZIA - Uscire di casa la mattina per andare al lavoro e trovarsi un turista ubriaco e addormentato in ingresso. È successo pochi giorni fa in un condominio di Calle della Testa, vicino alle Fondamente Nove: una zona in cui nel giro di tre anni sono spuntati come funghi decine di appartamenti ad affittanza turistica. La maggior parte di questi sono al pianterreno, magazzini più o meno restaurati e trasformati in alloggi, ma almeno con ingresso indipendente.
 
Il condominio in cui si è intrufolato il turista ubriaco invece è abitato anche da residenti e sono proprio i residenti che hanno chiamato i carabinieri segnalando il fatto. All’arrivo delle forze dell’ordine però il turista si era già dileguato, svegliato dalle animate richieste di spiegazioni da parte dei condomini.
IL RACCONTO
«Trovare un turista ubriaco che dorme dentro casa tua è una cosa che non auguro a nessuno, ci si sente davvero in balia di chiunque - spiega uno dei residenti - e per fortuna che i bambini che abitano qui non erano ancora usciti per andare a scuola perché non sarebbe stato certo un bello spettacolo. Non abbiamo capito se il turista fosse alloggiato in uno degli appartamenti del nostro palazzo oppure altrove, fatto sta che qualcuno tornando di notte ha lasciato la porta aperta, come spesso succede. D’altra parte su otto appartamenti qui ce ne sono ben tre affittati ai turisti e il via vai è davvero insostenibile».
CONVIVENZA INSOSTENIBILE
Di insostenibilità parlano un po’ tutti e la situazione è più o meno la stessa ovunque si presenti questa forzata convivenza tra residenti e turisti. Rumori e schiamazzi notturni nonostante i numerosi cartelli affissi nei pianerottoli, maleducazioni varie come portoni lasciati aperti e immondizie abbandonate dove non si dovrebbe. Per non parlare di altri aneddoti che potrebbero risultare anche divertenti se non fosse che contribuiscono a creare disagio a chi vive suo malgrado a stretto contatto con i turisti. «Il mese scorso tornando a casa abbiamo visto l’ingresso pieno di impronte bagnate e una pozza d’acqua nell’ascensore – racconta una residente – immediatamente abbiamo contattato il gestore dell’appartamento a cui portavano le impronte e abbiamo appreso che uno degli ospiti era finito in canale. Di pulire però non ci hanno nemmeno pensato ed è toccato a noi farlo». Anche la questione dei gestori è molto comune: spesso questi appartamenti vengono affidati a soggetti terzi che ne gestiscono le prenotazioni, il check-in e le pulizie finali per un compenso che arriva fino al 40% dell’importo totale. Si tratta quasi sempre di persone che non vivono in loco e che hanno evidentemente una sensibilità minore rispetto ai comportamenti spesso incivili dei turisti.
SVEGLIATI DI NOTTE
«Da maggio a ottobre sono più le notti in cui veniamo svegliati che quelle in cui possiamo dormire in pace – racconta una famiglia letteralmente circondata dai turisti, confinando con ben due alloggi Airbnb – spesso ce ne sono anche 6 alla volta in un appartamento di 70 metri quadrati, età media abbastanza bassa, voglia di far festa e di divertirsi». Il che è comprensibile quando si è in vacanza, ma non se si alloggia dove vivono famiglie. «Quasi sempre ne stanno una notte sola, tornano tardi e persino mettendosi a telefonare sulle scale a notte fonda come se avessero affittato tutto il condominio. Poi quando se ne vanno arrivano le signore delle pulizie che intasano tutto il pianerottolo di lenzuola sporche e detersivi come se fossimo in un albergo». La paura degli ultimi residenti rimasti è proprio questa: che il condominio si svuoti ulteriormente e che un altro appartamento venga affittato ai turisti rendendo ancora più insostenibile la situazione.
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Ultimo aggiornamento: 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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