VENEZIA - Dal tuffo in Canal Grande una settimana fa al furto di un borsello da un'auto, si è conclusa oggi con una condanna e allontanamento da Venezia di un palestinese di 32 anni, arrestato ieri dopo l'ultimo reato dalla Polizia locale.
Gli agenti erano intervenuti in piazzale Roma, attirati dalle urla di un 36enne turista maltese a bordo di un'auto che ha indicato un uomo in fuga: gli aveva appena sottratto il borsello, contenente oltre 6.000 euro in contanti, 5 carte di credito, lo smartphone e altri oggetti di valore.
Il ladro è stato fermato dopo l'immediato inseguimento da parte di un agente, e la refurtiva recuperata. Con l'aiuto delle telecamere di videosorveglianza è stata confermata la versione della vittima e scattato l'arresto del palestinese, identificato come l'autore del tuffo di una settimana fa dal Ponte degli Scalzi, che aveva allarmato i piloti di vaporetti e motoscafi e attirato l'ira del sindaco Luigi Brugnaro.
L'uomo ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza del Comando della Polizia locale e stamani è comparso davanti al giudice, che lo ha condannato a 10 mesi di reclusione con divieto di dimora in provincia di Venezia.