Trasporti pubblici: Actv sotto pressione, accuse di assembramenti

Venerdì 4 Dicembre 2020 di Costanza Francesconi
CRONACHE DI VIAGGIO Foto scattata dai passeggeri dei mezzi pubblici, oggetto di scontro tra l’opposizione e Avm/Actv, fatta circolare ieri dalla consigliera Monica Sambo
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MOBILITA’
VENEZIA Actv sotto pressione: non solo “fisicamente”, stretta tra le prescrizioni di legge sulla capienza dimezzata per il Covid e le difficoltà di garantire corse e servizi in una città difficile come Venezia, ma anche dal punto di vista politico, perché ieri Giovanni Seno, direttore generale del gruppo Avm, è stato sottoposto a un fuoco di fila di domande e osservazioni su un tema, quello del trasporto pubblico, centrale anche in vista della riapertura delle scuole superiori a gennaio.
«Noi facciamo del nostro meglio ma i limiti tecnici del trasporto, spesso, non posso essere modificati», ha spiegato Seno durante l’ottava Commissione consiliare riunitasi ieri pomeriggio. «Localmente - ha spiegato il manager - confermiamo quel calo dell’utenza superiore al 50% che sta investendo trasversalmente il settore del trasporto pubblico nazionale». I tagli delle linee, via terra come via acqua, che negli ultimi mesi hanno riguardato il territorio coperto dalla rete Avm, stanno però condizionando la popolazione cittadina stremata dall’emergenza sanitaria. Per contrastare quest’insofferenza, Seno si è appellato al senso di responsabilità degli utenti. 
MEZZI AL MASSIMO
«Il numero di mezzi non può banalmente aumentare - ha spiegato il direttore - anche se la priorità dei passeggeri è ora concentrata sulla capienza massima. Fisicamente non ci sono le condizioni per farlo». Tra gli esempi portati all’attenzione della commissione vi è l’ampiezza massima di Piazzale Roma, che non potrebbe ospitare più bus di quanti già non accolga. E lo stesso discorso è applicabile al traffico lagunare. Allargando ulteriormente lo spettro su Venezia centro storico, il consigliere Alessandro Baglioni (Pd) ha dato voce a «esperienze che mostrano sofferenze notevoli», ricordando il taglio alla linea tramviaria e alla linea 2 e 2/ del vaporetto. «È necessario un monitoraggio costante della situazione, così da modificare in modo puntuale e aggiornato le misure. Venezia è da sempre penalizzata nelle ripartizioni delle risorse regionali», è l'analisi di Baglioni. «L’eccezionale introito garantito dal turismo, che nella navigazione dava un ottimo contributo al bilancio, oggi non c’è più. Le esigenze della città però permangono». E sulla non più tollerabile penalizzazione dei residenti, ha insistito anche Marco Gasparinetti (Terra e Acqua), con particolare enfasi sulle problematiche inerenti alle isole, Lido e Pellestrina in testa. 
APPELLO AGLI UTENTI
«A seguito della pandemia, le abitudini dei residenti sono cambiate - ha replicato Seno. Gli orari d’ingresso in ufficio sono modificati, rendendo di fatto certi flussi non programmabili». Ciò non toglie, secondo il consigliere di Terra e Acqua, che le fasce orarie studentesche siano le medesime, e che possano riscontrarsi casi di disabilità per cui in vista della riapertura delle scuole la situazione vada risolta urgentemente. Il caso Fincantieri, portato ad esempio da Giovanni Seno, ben esemplifica il nodo della questione dal suo punto di vista: «La fermata dell’autobus intasata dagli operai, ci ha costretti ad accordare con la Prefettura e l’amministratore delegato del gruppo un servizio navette ad hoc, pagate da Fincantieri».
DISCIPLINA ALLE FERMATE
Solo così la direzione di Avm ha ovviato all’impulso per cui «la gente vuole salire a tutti i costi sul primo mezzo che passa, creando un dislivello considerevole nell’occupazione dei mezzi, così straripanti». Il risultato riscontrato da Seno è la dilagante «sensazione di panico da contagio». Responsabilizzarsi dunque, ha raccomandato il, direttore generale: essere disposti a rivedere il proprio itinerario e usufruire del servizio di trasporto solo se strettamente necessario. Queste le istruzioni per l’uso che sono emerse dalle parole di Seno. Il quale ha insisito nel ribadire che allo stato attuale l’azienda non è nelle condizioni di aumentare il numero di mezzi in circolazione. Nel frattempo, in vista della riapertura delle scuole, è in corso con la Regione un tavolo di confronto per capire come adeguare il servizio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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