Taser ai vigili urbani di Venezia: via libera a sei mesi di sperimentazione

Mercoledì 1 Maggio 2019 di Roberta Brunetti
Taser ai vigili urbani di Venezia: via libera a sei mesi di sperimentazione
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VENEZIA - La sperimentazione con le pistole ad impulsi elettrici si farà. Venezia sarà tra i primi Comuni a dare in mano ai suoi agenti di polizia locale i taser, armi elettriche in grado di immobilizzare per qualche secondo la persona colpita. Ieri il Consiglio comunale ha dato il suo via libera ai sei mesi di prova, ma dopo oltre due di discussione accesa che hanno messo a nudo le opinioni diverse, spesso opposte, sull'uso della nuova arma e sul tema della sicurezza più in generale, con momenti anche di scontro politico. Il sindaco Luigi Brugnaro, ad esempio, ha attaccato i 5 stelle, in quel momento assenti, prima di lasciare pure lui l'aula. Mentre l'assessore alla sicurezza, Giorgio D'Este, è stato criticato per una sua uscita sulle morti per overdose che ha definito una «fatalità».

IL VOTO
Il voto alla fine ha visto 23 consiglieri a favore (oltre a quelli di maggioranza, di Lista Brugnaro, Forza Italia e Lega, anche dell'unica consigliera pentastellata in aula, Sara Visman), 8 contrari (Pd e Lista Casson), uno che non ha partecipato al voto (Renzo Scarpa, del gruppo misto).

LA DISCUSSIONE
La discussione aveva da subito delineato la distanza tra l'entusiasmo di tanti consiglieri di maggioranza e le critiche delle opposizioni. Da una parte, per citare due posizioni opposte, il fucsia Enrico Gavagnin «particolarmente favorevole» ad uno strumento «ampiamente sperimentato che è un dissuasore», una «valida alternativa alla pistola per l'operatore di polizia su strada». Dall'altra Francesca Faccini (Lista Casson) «contraria ad «armare la polizia locale» non solo di taser, ma anche delle armi convenzionali che sono già in uso. «Non ne vedo la necessità».

L'ATTACCO DEL SINDACO
A un certo punto è arrivato in aula anche il sindaco. «Noi, con il taser, pensiamo alla difesa delle persone che sono in mezzo ai pericoli della strada. Tanto di cappello a chi è pacifista alla Faccini. Non sono d'accordo, ma rispetto questa posizione. Quel che mi preoccupa sono i discorsi che creano confusione. E mi preoccupa l'assenza dei 5 Stelle. Nei momenti più importanti non ci sono, quando c'è da metterci la faccia. Questi sono giochetti da vecchia politica. Questo è qualunquismo. Qui si fa il futuro della città sulla sicurezza».

LA REPLICA
Una decina di minuti dopo, quando Brugnaro era già uscito, è arrivata Visman. «Rimando al mittente l'accusa, ora è il sindaco che non c'è, come è assente in tanti altri Consigli. Il movimento 5 Stelle non si sottrae alle sue responsabilità. Ci siamo confrontati, anche con degli attivisti. Voterò a favore, ma credo che con queste trasformazioni si stia sottraendo alla polizia locale il suo ruolo che è anche amministrativo».

TEMA SICUREZZA
Dalle opposizioni, Giovanni Pellizzato (Lista Casson) ha invitato a riflette sulle competenze in materia di sicurezza, sul rischio di una confusione tra ruoli. L'onorevole Pd Nicola Pellicani ha chiesto un Consiglio comunale straordinario sulla sicurezza: «C'è questa corsa per dotare la polizia locale di taser, ma il problema sicurezza resta aperto: penso alle baby gang, alle morti per overdose, allo spaccio. Un tema che non può essere affrontato solo in termini di repressione».
Una prima risposta tecnica è arrivata dal comandante Marco Agostini che ha spiegato come i compiti della polizia locale non siano più quelli dei vecchi vigili urbani, che anzi con i nuovi decreti (prima Minniti, ora Salvini) ci sia proprio la «tutela della sicurezza urbana». Ha anche ricordato come il corpo di polizia locale fosse sottodimensionato e si stia «colmando un deficit d'organico».

LA POLEMICA
Ma l'assessore è andato oltre. «Sulla sicurezza si fa tanta confusione. Ma un delinquente è un delinquente, bisogna difendersi. E un teser è meglio di un'arma da fuoco - ha detto D'Este - Ho sentito parlare delle morti di overdose. Sono tossicodipendenti che, per la mia esperienza personale, non ne escono. Se ci sono delle morti sono fisiologiche. Umanamente mi spiace, ma è così».
Parole che hanno sollevato l'indignazione delle opposizioni. «D'Este dice che un delinquente è un delinquente, ma in uno stato di diritto prima bisogna provarlo! Attenzione, le cose non sono così semplici» ha ammonito Pellizzato. Monica Sambo (Pd) si è detta preoccupata per delle «dichiarazioni di una gravità assoluta». Per Visman «parole irrispettose verso i tossicodipendenti e i loro familiari».

LA SPERIMENTAZIONE
Intanto la sperimentazione può partire. Due le armi che saranno date in dotazione alla polizia locale, una verrà usata a Venezia, l'altra a Mestre. La sperimentazione vera e propria inizierà dopo un periodo di formazione. E dopo i sei mesi di prova, l'eventuale adozione dei taser dovrà comunque tornare al vaglio del Consiglio comunale.
Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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