La sorella muore, il fratello deve pagare la Tari dell'alloggio come seconda casa

Venerdì 10 Luglio 2020 di Nicola Munaro
Una veduta della Giudecca
VENEZIA Il caso è quantomeno cervellotico, anche se tutto è stato fatto a norma di legge e non ci saranno carte bollate a decretare come dovrà terminare la vicenda. Pietra d’inciampo sono 30,36 euro in più di tassa sui rifiuti, la Tari, che il fratello di una donna residente in un alloggio comunale alla Giudecca dovrà pagare per il secondo trimestre del 2020 vedendosi applicata la tariffa della seconda casa anche se lei è morta il 23 febbraio scorso e da quel giorno la casa è vuota. In mezzo, a complicare le cose, anche la pandemia che ha giocato un ruolo decisivo nella trama del caso: proprio a causa del blocco totale, l’uomo - che abita a Mestre - non ha potuto andare alla Giudecca a svuotare l’appartamento della sorella e così chiudere definitivamente il contratto d’affitto. 

IL RACCONTO
«Giorni fa - racconta il protagonista della storia - ricevo l’avviso di pagamento da parte di Veritas per la Tari relativo al secondo trimestre 2020 con un importo raddoppiato. Chiedo spiegazioni e mi viene risposto che “non essendo la defunta più residente nell’alloggio, bensì nel cimitero dell’isola di San Michele”, all’appartamento vuoto, in base al regolamento comunale, viene applicata la tariffa di “non residente”». Di fatto l’alloggio alla Giudecca veniva considerato da Veritas come la seconda casa del fratello della donna deceduta a febbraio.
«Mia sorella, sola era in affitto nell’appartamento della Giudecca. A febbraio, in piena emergenza, viene a mancare. A quel punto - spiega l’uomo - contatto Insula per aggiornarla e concordare i tempi per lo sgombero dei locali e la restituzione dell’alloggio facendo modificare il recapito di posta e addebito affitto sul mio conto, essendo stato bloccato quello della defunta. Lo stessa cosa faccio con le altre utenze: luce, gas e Veritas per acqua e Tari. Nessun problema. Lo sgombero si protrae causa il periodo di coprifuoco dovuto al virus, però le bollette continuano normalmente intestate alla defunta come fosse residente». Poi, alcuni giorni fa, la sorpresa della maggiorazione. «Lunedì intendo pagare - conclude - ma volevo portare a conoscenza questo fatto che ha dell’assurdo. Anche i morti cambiano residenza».
 
TUTTO REGOLARE
«L’appartamento è nella disponibilità del fratello e come prevede il regolamento comunale - replica Veritas - deve pagare la Tari chi ha la disponibilità. Siccome il fratello non è residente in quell’appartamento, viene applicata la tariffa per seconda casa. Per non pagare avrebbe dovuto chiudere le utenze o riconsegnare subito la casa a Insula, che a sua volta avrebbe chiuso le utenze».
Ultimo aggiornamento: 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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