Sponsor pure per i Giardinetti reali: il recupero finanziato dalle Generali

Sabato 4 Febbraio 2017 di Paolo Navarro Dina
Sponsor pure per i Giardinetti reali: il recupero finanziato dalle Generali
VENEZIA - Prima il Ponte di Rialto grazie ai milioni di Renzo Rosso, patron della Diesel. Poi Leonardo Del Vecchio con Luxottica che annuncia il finanziamento dei lavori di ristrutturazione del Ponte dell’Accademia. Ora toccherà a Generali. La Compagnia d’assicurazioni con una grande tradizione veneziana alle spalle (basti pensare all’antica sede delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco) ha deciso di scendere in campo per salvare dal degrado gli antichi Giardinetti Reali, sul molo di San Marco. Un’area verde formidabile a due passi da Palazzo Ducale, realizzati durante il periodo di dominazione napoleonica di Venezia (al posto dei Granai Novi), e che da sempre è stato luogo di ritrovo per adulti e soprattutto bambini di tante generazioni, ma che ora vive nell’abbandono e nel degrado.

Così, dopo il via libera del Comune di Venezia e della Soprintendenza alle Belle Arti, con la benedizione del Ministero per i Beni culturali e con il progetto “Art Bonus” per le erogazioni liberali nel settore cultura, la Venice Gardens Foundation onlus, presieduta da Adele Re Rebaudengo, imprenditrice e fotografa, discendente di una storica famiglia piemontese, ha dato il via ad un progetto di riqualificazione e di restauro per un costo complessivo di oltre 4 milioni di euro, alcuni dei quali saranno concessi proprio da Assicurazioni Generali, soprattutto per la soddisfazione del sindaco Luigi Brugnaro che, alcuni giorni fa, lo ha annunciato in un incontro pubblico all’Ateneo Veneto.

«Sarà un intervento speciale - sottolinea Re Rebaudengo - perchè quello che a noi interessa è soprattutto riconsegnare i Giardinetti ai veneziani. Certo, poi ci saranno anche i turisti, ma la memoria collettiva di molte generazioni di cittadini offre un ricordo suggestivo di questa area verde che intendiamo recuperare». E sarà un lavoro affascinante perchè l’intera zona verrà completamente riqualificata e raccontata grazie al lavoro, passo passo, di quattro fotografi: Guido Guidi, Mimmo Jodice, Francesco Neri e Daniele Marzorati. La nuova apertura al pubblico è prevista per il 2018.

«Inizieremo nel prossimo mese di marzo - racconta Re Rebadudengo - con i primi interventi di demolizione di alcuni edifici costruiti negli anni recenti: sposteremo alcune cabine elettriche e metteremo mano ai sottoservizi. E poi via ai lavori dei Giardinetti». Un progetto che consentirà di restaurare il Padiglione Santi, dal nome di Lorenzo Santi, costruzione neoclassica, oggi abbandonata che verrà trasformata in una “coffee house” con un marchio italiano; verrà risistemato il Ponte della Zecca, vicino alla sede della Compagnia della Vela, ora nascosta da impalcature. Verrà rifatta l’antica illuminazione con lampioni d’epoca e infine risistemato il collegamento, attraverso un Ponte Levatoio, con l’adiacente Palazzo Reale. «La parte importante - ricorda Re Rebaudengo - sarà il giardino. Grazie ad uno staff di architetti paesaggisti e botanici verranno curate tutte le piante secolari e le aiuole, ma soprattutto verrà rifatto lo straordinario Pergolato ottocentesco in ghisa, che si estende su 23 campate di tre metri l’una e oggi profondamente degradato e inagibile. Infine l’ultimo intervento, la ricostruzione e realizzazione di una serra che sarà visibile a tutti, ma che ospiterà anche una vera e propria “biblioteca” dedicata ai giardini storici».
Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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