«Niente lavoro perché nera»: dubbi e polemiche sulla verità di Judith

Martedì 9 Ottobre 2018
Judith Romanello seduta al centro della foto
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VENEZIA - Su una cosa aveva sicuramente ragione: il razzismo c'entra. Perché a giudicare da tutti gli insulti ignobili e irripetibili che Judith Romanello, ventenne di Spinea di origini haitiane, sta ricevendo sui social in queste ore, evidentemente lo stigma basato sul colore della pelle non è una bugia. Sul suo caso invece, quel colloquio di lavoro mancato perché nera, c'è decisamente meno certezza. Il sospetto che la sua versione fosse un po' fantasiosa ha aizzato il popolo del web che ha messo in campo il solito tribunale dei social, rapido e lapidario a emettere la sua sentenza: fake news. Lei, ieri sera, ospite del programma Stasera Italia, ha ribadito la sua tesi con un annuncio: «Troverò il numero di quell'uomo e dimostrerò che quello che dico è vero». La ragazza, nei giorni scorsi, aveva raccontato di aver avuto un incontro con un presunto ristoratore veneziano per un posto da cameriera. Il colloquio di lavoro però, ha raccontato la giovane in un video postato su Facebook, non è nemmeno avvenuto: l'uomo, vedendo il colore della pelle della  ragazza, avrebbe rifiutato anche solo di parlarle. «Ai clienti potrebbe dare fastidio». Il filmato è diventato virale: migliaia di condivisioni indignate contro quell'episodio così smaccatamente discriminatorio. «Cara Judith ti chiedo ufficialmente scusa a nome della Città per questo episodio vergognoso! Farò di tutto per tentare di rintracciare questo cretino patentato», aveva postato su Facebook il primo cittadino veneziano, Luigi Brugnaro. E domenica, Judith era seduta vicino a lui al Taliercio, invitata proprio dal sindaco, per assistere alla prima in campionato della Reyer. Il problema è che la storia presenta più di qualche buco. In primis, è strano che non sia possibile rintracciare in nessun modo il ristoratore. La ventenne non ricorda il nome del locale, dice che non c'erano riferimenti sull'annuncio (trovato su Subito.it) e che il suo cellulare avrebbe cancellato le chiamate recenti. Potrebbe semplicemente aver paura di ritorsioni, o temere conseguenze scomode (come una querela per diffamazione). Certo è che senza un contraddittorio è difficile avere conferme. Sul portale di annunci, poi, non ce ne sono moltissimi che risponderebbero a queste caratteristiche. Senza numero di telefono e senza nome del locale: incrociando questi due indicazioni fornite dalla giovane, non se ne trova nemmeno uno. Il titolare potrebbe anche averlo cancellato, temendo di essere rintracciato. Ma a che scopo, visto che al momento è rimasto tutto nell'anonimato più totale? Emerge anche qualche altro precedente nella storia della ventenne. Circa un anno fa, aveva denunciato sui social, ma soprattutto alle forze dell'ordine con formale querela, di aver subito una violenza sessuale. In quel caso agli investigatori aveva presentato denuncia contro ignoti. Un caso, però, che per gli inquirenti (almeno per ora) parrebbe non aver alcun fondamento. 
LE REAZIONINulla che giustifichi, comunque, gli insulti violenti ricevuti dalla ragazza negli ultimi due giorni. E intanto, sui social la polemica continua. «Visto che il sindaco di Venezia vuole andare a fondo - suggerisce la blogger Selvaggia Lucarelli - che si chiedano i tabulati, no?» Anche il sito specializzato nello smascherare fake news, Bufale.net, ha classificato la notizia alla voce Analisi in corso. Nel frattempo, la ragazza è stata invitata a un colloquio (ieri mattina) dal famoso chef Filippo La Mantia per un posto di lavoro nel nuovo locale che aprirà all'interno della Fondazione Cini. 

Davide Tamiello (Ha collaborato Filippo De Gaspari)

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