Omicidio con l'ombrello, Doina:
«Pregherò sulla tomba di Vanessa»

Mercoledì 13 Aprile 2016 di Tomaso Borzomì
Doina Matei e Francesca Russo
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VENEZIA - Capelli raccolti a coda di cavallo, camice bianco, sguardo intimidito e un po’ diffidente. Doina Matei si presenta così, in una pausa del suo lavoro in un ristorante veneziano, dove presta servizio in regime di semilibertà. Semilibertà che ha perso proprio a causa di quelle immagini postate sul social.


Quelle immagini su Facebook le costano la semilibertà: revocata


Alle 23, ogni sera, deve tornare in carcere. In quel carcere femminile della Giudecca dove ha scontato finora 9 dei 16 anni di condanna per aver ucciso, il 26 aprile 2007, la 23enne Vanessa Russo con la punta di un ombrello durante una lite in metropolitana a Roma. Lo sguardo baldanzoso e allegro delle foto in facebook, scattate a Venezia e pubblicate da pochi giorni in un profilo sotto pseudonimo, sembra appartenere a qualcun altro. Un gesto che ha sollevato un mare di polemiche. «Non ho nulla da dire, preferisco non rilasciare alcuna dichiarazione, si è già scritto tanto su di me e l'ho letto. È meglio stare zitta», dice. Poi gli occhi le si velano di lacrime quando ricorda quanto accaduto nove anni fa.  «Quando la pena sarà conclusa - fa sapere - vorrò andare al cimitero di Roma sulla tomba di Vanessa»...
 

Ultimo aggiornamento: 14:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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