A petto nudo a San Marco: multato il primo veneziano

Domenica 7 Luglio 2019
A petto nudo a San Marco: multato il primo veneziano (Foto di StockSnap da Pixabay)
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VENEZIA - (da.sca.) A suo modo può dire di essere protagonista di un record: è il primo veneziano a essere stangato dai vigili per torsonudismo, pratica finita tra quelle messe all'indice dal Comune nel nuovo regolamento di polizia urbana. Infatti girare tra le calli a petto nudo (o con abiti oltremodo discinti) non si può. Norma pensata per i turisti cafoni, soprattutto, ma ieri applicata con inflessibile determinazione anche a un pittore di piazza veneziano. Non uno qualsiasi, ma tal Franco Dei Rossi, di professione sì pittore, ma con l'hobby di inseguire e far catturare i borseggiatori. Leader storico dei Cittadini non distratti, gruppo civico quotidianamente impegnato in una sorta di guardie e ladri con le bande che percorrono il centro storico, Dei Rossi è stato uno dei  promotori delle manifestazioni anti-borseggiatori organizzate con foto dei malviventi, magliette e cartelli. Sua - e del suo gruppo - l'iniziativa di mettere adesivi per avvisare i turisti dei pericoli di essere derubati su imbarcaderi e vaporetti. Uno che, oltre a rincorrere i malviventi (è capitato, così come è capitato che qualcuno di loro lo minacciasse) rincorre, a suo modo, anche una certa idea di legalità, in un rapporto di collaborazione mista a rivalità con la polizia municipale. Che ieri ha applicato alla lettera il regolamento, multandolo con 250 euro perché era senza maglietta alla sua postazione di lavoro in Riva degli Schiavoni a San Marco.
LA PROTESTADei Rossi la racconta così: «Ero appena arrivato con i miei quadri e i cavalletti in postazione, me li ero portati a spalla come faccio ogni giorno e, per il caldo, mi ero tolto la maglietta. Avevo bisogno di rinfrescarmi. Arrivano due vigili e mi fanno: lei è a petto nudo, si rimetta la maglietta. Faccio notare che me l'ero tolta un attimo per il caldo, ma obbedisco. Se ne vanno e dopo un po' me ne vado anche io. Torno un paio di ore dopo, vestito. E tornano anche i vigili che mi fanno il verbale: 250 euro. Resto allibito. Farò ricorso. Ma mi domando se questo è il buon senso che, quando fu approvato il regolamento, l'assessore annunciò, dicendo che soprattutto all'inizio il regolamento sarebbe stato applicato con gradualità. Alla faccia. Qui a San Marco succede di tutto, compresi i venditori abusivi di giochi a ogni ora del giorno e della notte. Ma sinceramente, da veneziano, non mi va di essere considerato uno che manca di rispetto alla città».
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Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 15:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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