GLI APPUNTAMENTI
VENEZIA Meglio non rischiare. I dati dei contagi saranno pure in discesa, ma evidentemente l’estate ha portato consiglio. La zona gialla, questa volta, non sarà un liberi tutti, lo prova il fatto che tante manifestazioni previste per la primavera stanno saltando, una dopo l’altra. Non solo, per esempio, quelle a breve termine (ovviamente gli eventi di febbraio sono stati annullati da un pezzo) ma anche quelle previste solitamente per aprile e maggio.
Si comincia dalla città: la tradizionale “Su e zo per i ponti”, infatti, ha già dato appuntamento ai suoi appassionati per aprile 2022. Impossibile pensare che una corsa che, nell’ultima sua edizione, nel 2019, aveva contato 10mila partecipanti e 450 volontari, possa svolgersi in una qualunque forma in tempi di pandemia. A Mestre salterà anche per quest’anno l’Home Festival a San Giuliano. Certo, in quel caso le difficoltà non sono solo legate al covid, ma sicuramente un festival musicale non è un evento che, anche nella più ottimista delle ipotesi, si potrà realizzare a breve.
STORTI E NOALE IN FIORE
Tra Riviera del Brenta e Miranese si dovrà dire addio, per esempio, a praticamente tutti gli appuntamenti di richiamo. A Dolo niente da fare per il carnevale degli Storti, che il 7 marzo avrebbe dovuto dare il via alla sua 40. edizione. «Ci teniamo, però, - aggiunge il presidente della pro loco Nereo Fracasso - a mantenere viva la tradizione della sfilata dei carri carnevaleschi e stiamo valutando di svolgere la manifestazione durante la sagra di san Rocco ad agosto». A Noale, invece, per la seconda volta si dovrà rinunciare a “Noale in fiore” (prevista per l’11 aprile). La Pro Loco ha inviato nei giorni scorsi una comunicazione agli oltre 100 espositori che lo scorso anno non avevano voluto indietro la quota versata per l’edizione 2020, fiduciosi di poterla utilizzare quest’anno. «Vista anche la pesante situazione in cui si trovano molte aziende del settore - spiega il presidente Enrico Scotton - ci è sembrato giusto rimborsarli. Sono circa 15mila euro e per il nostro bilancio è un’ulteriore grave mazzata». Barrata anche “Oriago in fiore” a Mira: la tradizionale fiera del florovivaismo che accoglie ogni anno, la prima domenica di aprile, centinaia di espositori e migliaia di visitatori lungo il naviglio in Riviera del Brenta, salterà con l’obiettivo, però, di riprovarci verso la fine dell’estate, tra agosto e settembre.
VENETO ORIENTALE
In Veneto orientale, la situazione non è molto diversa. La mazzata più grossa arriva da Caorle, dove si è deciso di rinunciare alla fiera dell’Alto Adriatico. Il salone dedicato al settore Horeca (alberghi, ristorazione, catering) proprio nel febbraio dello scorso anno aveva festeggiato nel Palaexpomar la sua cinquantesima edizione, ma nei prossimi giorni gli organizzatori valuteranno la possibilità di trasformare l’edizione 2021 in una serie di eventi virtuali.
(Hanno collaborato Giuseppe Babbo, Filippo De Gaspari, Luisa Giantin, Lino Perini, Riccardo Coppo, Gianni Prataviera)
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