Garage comunale, 233 i "privilegiati"

Giovedì 27 Febbraio 2014 di Michele Fullin
Garage comunale, 233 i "privilegiati"
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VENEZIA - Sono 233 i posti assegnati ad enti pubbliche, organi giurisdizionali, istituzioni all’interno dell’autorimessa comunale.

Di questi 59 sono totalmente gratuiti perché riservati a consiglieri e assessori comunali. Gli altri 174 sono pagati ad Avm da altri enti pubblici, e quindi dalla fiscalità generale, non dai singoli utilizzatori.

Lo ha detto ieri l’amministratore delegato del gruppo, Giovanni Seno, replicando alle accuse del Comitato abbonati, che nell’ultima assemblea ha lanciato strali contro la cosiddetta "casta": politici, magistrati, diplomatici, ministeriali. «Il contratto di gestione stipulato col Comune - dice Seno - prevede che una quota del 10% dei posti auto sia riservata alle istituzioni: quindi 215 posti. Oggi sono 233, ma i 16 del Magistrato alle Acque sono stati spostati nell’area esterna dietro il sottopasso, mentre all’interno sono 217. Con questi enti Avm non ci rimette, poiché gli enti di competenza pagano l’abbonamento. Il Comune non paga perché sarebbe come pagare a se stesso».

Assieme all’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, Seno ha ricordato come la prossima graduatoria (quella attuale scadrà a fine anno) sarà dinamica, cioè potrà essere aggiornata al cambiare della situazione familiare e lavorativa delle persone. In questo modo, chi ad esempio da un anno all’altro fosse trasferito in un posto non raggiungibile con mezzi pubblici, farebbe un salto in classifica e ovviamente vale il contrario.

Seno afferma inoltre che i posti (2.150) siano gestiti al massimo delle loro possibilità, tanto da poter permettere 240mila transiti l’anno che portano una bella somma nelle casse della società.

«Con tutti i lavori che sono stati fatti per migliorare il servizio (nuova entrata, sottopasso, ascensore per abbonati, entrate multiple) abbiamo perso solo 30 posti a causa del sottopasso, mentre i posti perduti per liberare piazzale Sant’Andrea per la stazione del people mover sono stati tutti recuperati con il soppalco».

Infine, sui problemi delle infiltrazioni dalla terrazza, che poi diventano allagamenti nelle sale, Seno ha precisato che la gara per i lavori era stata bandita e aggiudicata lo scorso anno e che un ricorso al Tar ha bloccato tutto: «Dal primo di marzo partiranno i lavori di impermeabilizzazione».

Bergamo ha invece risposto all’interrogazione di Sebastiano Costalonga in merito alle automobili abbandonate all’interno e coperte da due dita di polvere e da altre situazioni che bloccano possibili nuove assegnazioni.

«Ci sono due auto italiane in stato di fermo - ha detto - che non possono essere rimosse. Per queste abbiamo chiesto al giudice civile di poterle rottamare. Lo stesso vale per quattro auto straniere abbandonate in transito. Ci sono due auto di car sharing in attesa della rottamazione e così un furgone di servizio. Infine, ci sono 9 auto di abbonati ordinari che non si muovono da oltre 6 mesi per le quali è partita la procedura di risoluzione del contratto. Per altre 155 ferme da tre mesi abbiamo inviato una lettera con un’offerta per il car sharing a costi ridottissimi in cambio di una rinuncia. Nessuno ha risposto».

Sulla morosità degli abbonati, Seno ha quasi sorriso: «Dieci abbonati su 1721 per un totale di 18mila 850 euro su 4 milioni 160mila di introito da abbonamenti. Nemmeno lo 0,5 per cento».

Ultimo aggiornamento: 09:30
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