Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità. Impegno di spesa da 2,5 a 4 miliardi di euro e riportare in centro 10mila abitanti

Domenica 11 Luglio 2021
Foto di Ruth Archer da Pixabay
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VENEZIA - Il capoluogo regionale capitale mondiale della sostenibilità, oggi, domenica 11 luglio alle ore 12.15, si è svolta la presentazione in diretta Facebook sulla pagina del Comune della costituenda Fondazione.

Presenti le istituzioni pubbliche e private fondatrici e sono intervenuti, tra gli altri, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. 

Venezia Capitale della sostenibilità

Prende il via con la previsione di un impegno di spesa da 2,5 a 4 miliardi di euro, pubblici e privati, una parte già stanziati o finanziati nel territorio, il progetto della Fondazione Venezia capitale mondiale della sostenibilità, il cui atto propedeutico è stato sottoscritto oggi nella città lagunare, alla presenza dei ministri dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, nella giornata della Conferenza sul Clima al G20 Economia.

L'obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo di un piano di interventi per la crescita sostenibile del territorio, in particolare il rilancio di Marghera come polo per la produzione di energie alternative, la riqualificazione urbana e la promozione del patrimonio artistico e culturale di Venezia. La città lagunare punta a diventare un centro di rilievo mondiale per il dibattito scientifico accademico e culturale sui temi della sostenibilità e Esg (Ambiente, Sociale e Governance), anche attraverso l'organizzazione di una «Biennale della Sostenibilità». Fra i promotori le Università cittadine - Cà Foscari, Iuav, Conservatorio Benedetto Marcello, Accademia Belle Arti - e quella di Padova, la Fondazione Giorgio Cini, Snam, Generali, Eni, Confindustria Veneto e Boston Consulting Group. La sede della fondazione - ha annunciato il ceo Group di Generali, Philippe Donnet - sara le Procuratie Vecchie in piazza San Marco, di cui è prossima la fine dei lavori di ristrutturazione. «Venezia - ha affermato l'ad di Sna, Marco Alverà parlando di investimenti Esg, attenti ad ampiente, società e governance - può giocare un ruolo, essere un posto in cui si studia e promuove questo nuovo schema di gioco, dove si studiano metodologie per un 2050 carbon free».

Ripopolamento di Venezia

Punta a riportare nel centro storico 10mila nuovi residenti e studenti il piano di residenzialità che fa parte delle linee d'intervento di Venezia Capitale mondiale della sostenibilità. La straegia punta a far destinare una parte dell'offerta residenziale a studenti, lavoratori che ora sono pendolari e residenti, proteggendola dagli effetti della enorme forza della domanda turistica sul livello di affitti e costi di acquisto della case. Sono 4-5.000 i nuovi alloggi che si vorrebbero ricavare, con la ristrutturazione degli alloggi di edilizia popolare, la costruzione di nuovi complessi abitativi, la riqualificazione di studentati e residenze universitarie, il contenimento degli affitti brevi e incentivi fiscali ai proprietari per gli affitti agli studenti, e infine il rilancio dei servizi e dei negozi di vicinato.

Brunetta: Venezia non è un museo

«Venezia non è un museo, non è soltanto eredità: è un esempio di sostenibilità per la sintesi unica di storia, ambiente, economia e tecnologia che rappresenta e che la rende un modello per il resto del mondo». Lo ha affermato il Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo alla presentazione della Fondazione Capitale della sostenibilità. «Venezia - ha aggiunto Brunetta - deve tornare a essere città-mondo, con secoli di storia, di successo dell'equilibrio culturale, tecnologico, economico. Anche il '900 in parte è stato decadenza e in parte un secolo mirabile, anche di Porto Marghera. Erano le chiavi dello sviluppo del tempo. Oggi dobbiamo coniugare salvaguardia e rivitalizzazione ma guardando al futuro. Futuro vuol dire transizione green, digitale, inclusione e giustizia sociale. Servono residenti veri, gente in carne e ossa».

Il ministro Franco e l'equilibrio di Venezia

«Venezia è una città che ha sempre avuto un equilibrio complicato con l'ambiente, ha deviato tre fiumi per salvaguardare la laguna, conosciamo l'acqua alta, il Mose. Volevamo fare qui il G20 perché ha una dimensione di sostenibilità evidente. Questa inizaitiva è un'ottima cosa ma è ancor meglio che nasca in questa città». Lo ha detto il ministro dell'Economia Daniele Franco. «La questione del clima - ha proseguito Franco - tutti la riconoscono fondamentale, altrimenti il riscaldamento globale porterà questioni molto critiche. Dobbiamo cambiare stili vita per ridurre le emissioni di gas. Vi sono stati impegni, la Commissione Ue propone il termine del 2050, un percorso complicatissimo che imporrà cambiamenti, ma che prima cominciamo meglio è. Questo è anche un'opportunità per il sistema produttivo, imporrà grandi investimenti e grandi opportunità alle imprese, anche del Veneto». Franco ha infine ricordato che «nei lavori del G20 la questione del clima è fondamentale. Abbiamo spinto perché fosse inserita nell'agenda accanto alla tassazione delle multinazionali, della pandemia, della vaccinazione. Resterà la questione fondamentale».

Zaia: congiuntura astrale unica

 «Questo progetto nasce da una telefonata di Marco Alverà al sottoscritto, e quando uno ha idea bisogna dargli il carburante. Abbiamo colto l'intuizione e oggi nasce il progetto». Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia. Secondo Zaia «la congiuntura astrale è unica, è un big bang della storia, un contestio nel quale la sostenibilità è l'equilibrio perfetto tra fonti energetiche ed emissioni inquinanti. Noi portiamo in dote un palcoscenico internazionale, non risolviamo un problema solo per la nostra comunità ma offriamo un modello che sarà replicabile approfittando del contesto sociale ed economico. Avremo investimenti per 4-5 miliardi di euro, un Pil da 10 miliardi, 20 mila posti di lavoro e 12 mla nuovi residenti. Per noi non è 'fuffà, siamo pancia a terra sulla partita, convinti che sia la vera via di uscita in vista dell'obiettivo 2050. Attendiamo con ansia i finanziamenti del Pnrr e di dare primi risultati ai cittadini», ha concluso.

Luigi Brugnaro

«La nostra idea è quella di un'ecologia concreta, non più filosofica. Nessuno vuole inquinare, chi lo fa è giusto che paghi. I buoni propositi sono tanti, ma qui c'è un disegno generale della città, una fondazione, con la partecipazione del Governo». Lo ha affermato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. «Non a caso - ha ricordato Brugnaro - Eni ha annunciato l'avvio della produzione di idrogeno in Italia, dentro la raffineria o in altre aree a Marghera. Stiamo finendo il primo distributore fisso di idrogeno in Italia, che consente una sperimentazione sulle infrastrutture, una rete per tutta l'Italia. Così per un termovalorizzatore per eliminare i CSS dei rifiuti, la digitalizzazione degli ingressi in città. La sostenibilità di cui parlo - ha concluso - è economicamente funzionale».

Ultimo aggiornamento: 13:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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