VENEZIA - È fatta. Anche la Ca' di Dio diventerà un hotel, con un affitto annuale di un milione 350mila euro. La gara, indetta dall'Ire sull'ex casa di riposo, si è svolta a suon di rilanci da 30 mila euro per la locazione per 27 anni con lavori di restauro a carico. I due concorrenti erano l'imprenditore veneziano Elio Dazzo, proprietario, tra le altre cose dell'hotel Santa Chiara, e il gruppo veneziano Sgh (Salute Hospitality group), che gestisce nove alberghi in Italia ed è intenzionato a crescere. La base d'asta era 945mila euro annui e le condizioni di partecipazione erano abbastanza selettive, al fine di escludere avventurieri senza quattrini: deposito cauzionale di 100mila euro, assicurazione da 20 milioni per esentare Ire da ogni rischio e una ulteriore fideiussione da due milioni a copertura di un eventuale inadempimento contrattuale.
I due concorrenti sono andati avanti a suon di rilanci da 30mila euro, fino a quando Dazzo ha deciso di fermarsi a quota un milione 320mila euro.
Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 10:31
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