Il giorno peggiore: otto morti, ma frena il numero dei ricoveri

Mercoledì 1 Aprile 2020 di Nicola Munaro
MESTRE L'entrata del Pronto Soccorso
IL BILANCIO
VENEZIA Costellato così di morti un giorno non lo era mai stato per Venezia e la sua provincia. In due bollettini regionali (delle 8 e delle 17) Azienda Zero ha sancito le ventiquattro ore più nere per l’area metropolitana veneziana mettendo in fila, una dopo l’altra, otto croci sparse più o meno per tutto il territorio. Così tante che anche il meccanismo di segnalazioni dei dati ad Azienda Zero non è riuscito a inserirle tutte. Sei sono i decessi registrati in giornata dalla Regione a cui sfuggono due morti che hanno colpito entrambe il territorio di Concordia Sagittaria che portano così il conto ufficioso a 76 decessi. 
LE VITTIME DI IERI
Ad essere inseriti nel bollettino sono state le morti di Antonio Scuttari, 84 anni, di Favaro, spirato ieri all’Angelo; di Giorgio Vianello, 76 anni, di Chioggia, morto ieri a Dolo; di E. N., 82 anni, di Mira, morto lunedì a Dolo come sempre a Dolo, e sempre il 30 marzo, è morta Frida Marchiori, 92 anni, anche lei di Mira. Nello schema regionale anche il decesso di G.C., 80 anni, di Chioggia, morta il 30 marzo all’ospedale chioggiotto e di Tarcisio Babbo, 84 anni di San Donà di Piave, spirato lunedì a Jesolo. Sfuggono invece alla tabella regionale (e quindi alla contabilità ufficiale della declinazione veneziana della pandemia) i decessi di Davide Del Negro, 70 anni, di Concordia Sagittaria, morto domenica all’ospedale di Jesolo e quello di Gino Salvadego, 80 anni, anche lui di Concordia Sagittaria, spirato alla a casa di riposo Francescon di Portogruaro. 
SALGONO I CONTAGI
Aumentano ancora i contagi che salgono a quota 1.192 casi facendo registrare un +65 decisamente al di sopra della media delle ultime due settimane ma dovuto in gran parte a tutta quella mole di tamponi da analizzare e assegnare in fatto di provenienza. Scorporando il dato complessivo di 1.192 positivi (che comprende contagiati, guariti e morti dallo scoppio del virus, il 22 febbraio) si vede che nell’area metropolitana ci sono attualmente 1.038 casi positivi tra ricoverati e persone curate a casa.
Più d’una nonostante una giornata che ha inanellato il record di morti, sono le notizie positive, partendo dal numero dei totali ricoverati: 308, con un solo +9 sul giorno precedente, quando si era toccato il minimo storico di 4 nuovi ingressi. Scende ancora poi, dopo il -3 di lunedì, il numero dei ricoverati nelle Terapie Intensive dove a fronte di nessun nuovo ingresso, si segnala un caso in meno a Dolo. Schizzano in tripla cifra con la quota tonda di 100, i cadi di persone guarite dal Covid. 
LA MAPPA
Per studiare a fondo la situazione dei contagi, l’Ulss 3 ha messo a punto un sistema che permette di orientare le attività di analisi epidemiologica per l’individuazione di possibili cluster, agevolando gli interventi del servizio di igiene pubblica chiamato ad interagire con le persone in isolamento. 
Si tratta di uno strumento di analisi georeferenziata dei dati relativi alle persone positive al test per Covid-19 e dei loro contatti stretti. Le informazioni sono dunque rappresentate su mappe geografiche, con la possibilità di approfondire l’analisi fino ad un livello di dettaglio equivalente a quello dello stradario. Il sistema inoltre visualizza con grafici a linee e a barre le serie storiche dei casi, con distinzione del numero dei positivi, dei ricoverati, dei pazienti posti in terapia intensiva, dei deceduti e dei guariti. La base-dati è arricchita anche dalle informazioni riguardanti il numero dei tamponi effettuati, per cui è consultabile la serie storica in termini di data di effettuazione e refertazione. 
«Non è facile - spiega il direttore generale di Ulss 3, Giuseppe Dal Ben - dire quanto durerà l’epidemia. Non conosciamo fino in fondo questa malattia, ci sono alti e bassi, la curva si sta appiattendo ma è anche vero che se la gente non rispetta le norme la curva ripartirà col rischio di contagio di ritorno di cui non sappiamo ancora il motivi, ma ci sono. Bisogna capire come si sviluppa l’immunità». Intanto da oggi è attiva la nuova macchina per l’analisi dei tamponi: «ne faremo mille al giorno ed è un gran risultato», ha concluso Dal Ben.
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Ultimo aggiornamento: 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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