Rialto, bolgia di turisti e movida: scatta la protesta e c'è chi pensa alle ronde

Venerdì 5 Novembre 2021 di Michele Fullin
Folla di turisti a Venezia
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VENEZIA - Se c'è una persona che non condivide quasi per nulla le dichiarazioni del comandante della polizia locale, Marco Agostini, è proprio lui. Gino Mascari è lo storico rappresentante di una buona parte dei commercianti e dei residenti di Rialto: «Che sia chiaro. Non parlo per me, che non sono nessuno, ma come portavoce di abitanti e operatori economici che soffrono una certa situazione da decenni».
Agostini aveva sostenuto proprio in un'intervista al Gazzettino che il turismo crea certamente una parte dei problemi della città, ma ha consentito a Venezia di rinascere.
«Domenica mattina - spiega Mascari riferendosi al 31 ottobre - l'incrocio tra ponte degli Scalzi e Lista di Spagna alle 11 era una bolgia.

Ho capito che ci sono solo 500 vigili e che sono insufficienti per tutto il territorio, ma in un punto come quello non mi metti un agente a gestire il traffico? Per dire, due persone quella stessa mattina si sono prese a pugni. Inutile sminuire una situazione che è di ordine pubblico, perché il disordine c'è e non ci importa se siano di Treviso di Padova oppure stranieri. Il problema c'è».

ESCURSIONISTI

Il riferimento, più che al turismo vero, quello della gente che pernotta in città, che compra nei negozi e che mangia nei ristoranti, è agli escursionisti che d'estate arrivano dal litorale e in questa stagione, ma anche in primavera, calano da tutto il Veneto e anche dalle regioni vicine. È risaputo che chi arriva in città per fare il liston fino a San Marco non è particolarmente gradito perché porta - sommato ad altre decine di migliaia di suoi simili - più danni e spese che guadagni.
«Masse del genere bloccano anche il lavoro. Altro che prendere soldi - prosegue Mascari - e ci sono molti esempi di gente che addirittura chiude per evitare il disagio del sabato pomeriggio. I commercianti e i cittadini di Rialto sono stufi di essere pressi in giro. Dove sono i 500 vigili? Qui non li vediamo. I punti nevralgici devono essere sorvegliati in modo fisso soprattutto il sabato e la domenica».

BACARI E SPRITZ TOURS

«Il comandante dice le stesse cose che diceva negli anni Novanta, quando io ero consigliere di quartiere. Facevamo una riunione ai Carmini ogni due settimane perché Santa Margherita era invivibile. Sono passati vent'anni e nel frattempo è la città ad essere diventata invivibile. Cosa si può fare? Mettere almeno una pattuglia fissa nei punti nevralgici. Invece di risolvere il problema di Santa Margherita chiudendo prima i locali, si metta un presidio stabile, una sede fissa lì. E poi, più agenti anche per le strade di Venezia nei fine settimana. Non ci importa che mettere agenti costi. Anche a noi veneziani costa moltissimo vivere in città e paghiamo fin troppo il Comune in tasse e canoni».
Alla fine di tutto questo c'è un rischio, che qualcuno possa cominciare ad organizzare ronde notturne.
«Non è una minaccia - dice Mascari - ne ho sentito parlare diverse volte e non posso nemmeno biasimare chi ha di questi pensieri. Ma non si tratta di ronde vere e proprie, ma di gente che controlla la situazione e avverte le forze dell'ordine in caso di problemi anche di giorno. Poco tempo, fa uno dei tanti grippetti di ubriachi che girano con gli spritz in mano si era fermato di fronte al mio negozio. Due ragazzi si sono messi a fare pipì sulla vetrina del negozio di fronte. Erano le 17 e, di fronte alle mie rimostranze hanno risposto: Fatti i fatti tuoi. Purtroppo il troppo tempo senza una punizione ha portato a questo - conclude - lo sa cosa ho sentito dire in treno da alcuni che arrivavano a Venezia per il tour pomerifdiano? Andiamo nel nostro pisciatoio. Una cosa del genere è inaccettabile.
 

Ultimo aggiornamento: 10:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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