San Marco, prenotazioni a pagamento per entrare in basilica senza fare la fila

Giovedì 23 Gennaio 2020 di Nicola Munaro
San Marco, prenotazioni a pagamento per entrare in basilica senza fare la fila
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VENEZIA - Biglietti, alcuni a pagamento e prenotazioni. È il futuro molto vicino - sarà realtà a inizio marzo, al più tardi ad aprile - per la visita a San Marco. Che, come detto, diverrà prenotabile e, prima volta nella sua storia secolare (ma soltanto in caso di prenotazione), anche a pagamento. Come avviene in un museo. È la rivoluzione «intelligente» disegnata in ogni suo aspetto dalla Procuratoria di San Marco con l'obiettivo di ridurre le code all'esterno della cattedrale di Venezia, soprattutto nei giorni in cui la città d'acqua è sommersa da turisti. C'è poi l'intenzione di «rendere fruibile e consapevole la visita alla Basilica senza affollarla - spiega Pierpaolo Campostrini, Procuratore di San Marco - Magari prevedendo accessi contingentati e numerati su fasce orarie. Con entrambi i biglietti verranno date anche delle audioguide per capire ciò che si guarda». 
Sparirà anche il deposito zaini all'Ateneo San Basso, a due passi dalla Basilica, sostituito da una biglietteria per gli accessi giornalieri e programmati all'interno di San Marco. 

C'È CHI PAGHERÀ
I dettagli su come si entrerà a San Marco da qui a poco più di un mese, sono allo studio della Procuratoria che li sta limando. Il grosso del lavoro però è già stato fatto e tutto è pronto per entrare a regime tra inizio marzo e inizio aprile. L'accesso in Basilica sarà sempre gratuito a tutti i turisti (lo dice una disposizione della Conferenza episcopale italiana per le basiliche, ndr) anche se per la prima volta è stato previsto un biglietto a pagamento per accedere dagli ingressi che danno sulla Piazza. 
Chi, come e cosa pagherà, è lo stesso Campostrini a spiegarlo: «Ci sarà la possibilità di prenotare il proprio tour alla Basilica. Nel caso di un turista che arriva a Venezia e decide da casa, con settimane di anticipo, di visitare l'interno della Basilica scegliendosi giorno e orario dell'ingresso, sarà chiesto un contributo per l'accesso, anche in caso di visita solo nella chiesa». Quanto si pagherà, è in via di definizione: «Ci saranno tre livelli di pagamento che dobbiamo ancora definire nei dettagli, ma il biglietto a pagamento comprenderà la visita alla Pala d'oro, al Tesoro e magari anche l'accesso al campanile. L'ottica nella quale sono state prese queste decisioni - continua - è quella di contingentare i flussi, spingendo i turisti che arrivano in città da altre parti del mondo a prenotarsi con un biglietto che offra l'intera visita a tutti gli aspetti della Basilica».
TICKET OBBLIGATORI
Chi invece deciderà all'ultimo di entrare nella chiesa che ospita i resti mortali dell'evangelista Marco, dovrà comunque avere tra le mani un ticket d'accesso. Sarà un biglietto gratuito fornito all'Ateneo San Basso, negli stessi locali che ora ospitano il deposito degli zaini. «La biglietteria alla mattina venderà gli accessi per la mattinata e al pomeriggio quelli per la seconda parte della giornata - spiega Campostrini - La chiesa è piccola al suo interno e va difesa» anche dalle migliaia di turisti che ogni anno ne calpestano i marmi. «Resterà l'accesso sempre libero a qualsiasi ora dalla Porta dei Fiori (lato Piazzetta dei Leoncini, ndr) per i fedeli che intendono entrare in chiesa per pregare». 
L'idea, insomma, è quella di mettere un limite nel rapporto turisti/ora per l'ingresso. «Seguiremo le disposizioni della Questura sui controlli, come avviene a Palazzo Ducale e per altri musei», la chiude Campostrini.
Nicola Munaro
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