Venezia l'assalto dei 50mila visitatori, i battelli "scoppiano"

Giovedì 3 Giugno 2021 di Costanza Francesconi - Lorenzo Mayer
Assalto ai battelli di Venezia
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VENEZIA - Che ci fossero tutti gli ingredienti per una giornata da invasione a livelli pre-covid lo si sapeva dallo scorso fine settimana.

Temperature finalmente quasi estive, Biennale e Salone nautico all'Arsenale operativi, spiagge aperte e giorno festivo per la maggior parte della popolazione. I trolley rullavano per le calli già dalla notte di venerdì e non si sono mai fermati, il classico sintomo degli ospiti degli appartamenti, che arrivano a qualsiasi ora, a differenza di quelli degli hotel che di solito sono inquadrati in un certo arco temporale. Solo Actv sembra non essersene accorta, mettendo in campo uomini e mezzi insufficienti. E quello che ne è scaturito è stato il caos.

I DATI

Gli arrivi sono stati forti in treno, ma soprattutto con le automobili. Alle 11 i garage di piazzale Roma erano tutti esauriti, con i vigili che deviavano il traffico al Tronchetto. Un'ora dopo era esaurito anche il grande autosilos. Il picco di presenze in città è stato raggiunto alle 15.30 secondo i dati elaborati dalla Smart control room: 50mila visitatori. Di questi, 21mila veneti, 19mila italiani da fuori regione, 10mila stranieri (per il 50% tedeschi, poi francesi, austriaci, svizzeri e polacchi). E poi, 10mila sono stati al Lido e 4mila 500 a Pellestrina. 

RIPARTENZA SENZA MEZZI

Se questo non è stato un ponte festivo per tutti, lo è certamente stato per la città, che almeno nei giorni finali della settimana o in prossimità dei festivi sembra essere davvero ripartita. Ciò che non è ripartito è il servizio di trasporto pubblico che, a causa dell'obbligo di capienza ridotta al 50 per cento, si è trovato in difficoltà a smaltire la pressione agli imbarcaderi. Ma non solo, perché anche il numero e dimensione dei mezzi in campo si è rivelato insufficiente. Anche ieri centinaia di persone scontente e imprecanti ai pontili costrette (chi poteva) ad andare a piedi verso la loro destinazione o ad attendere che ci fosse la possibilità di salire all'interno della regola tanti scendono, tanti salgono. In quest'ambito, i furbetti che entrano dall'uscita hanno rischiato grosso in qualche occasione scatenando le proteste della gente, soprattutto là dove non c'è un pontoniere a disciplinare imbarchi e sbarchi.
Problemi segnalati un po' ovunque. Durante la giornata, soprattutto dove ci sono Biennale e Salone nautico. Alla fermata Arsenale anche in orari non di punta era impossibile salire sulla linea 4.2 perché i motoscafi tiravano dritto in quanto già pieni oltre il limite. Il problema è che queste linee servono soprattutto i residenti, che poi si infuriano. Lo stesso per quanto riguarda i Bacini, dove tanta gente è dovuta tornare a piedi. Per rinforzare i collegamenti, la spola Lido-San Zaccaria è stata affidata ad Alilaguna, ma spesso la gente non è salita pensando si trattasse della solita linea per l'aeroporto.

LIDO, IL DELIRIO

Ma l'apoteosi è stata toccata al Lido, nelle ore del rientro. Centinaia di persone bloccate nei pontili (il distanziamento lì non conta?) in attesa di una motonave che non c'è: solo gli inadeguati battelli foranei. Ad aggravare la situazione il numero abnorme di biciclette. Tra le ore 18 e le 19, la fila di bici, dal terminal di via Selva arrivava fino all'altezza dell'imbarco della motonave. Tutti in attesa di salire sulla nave traghetto. Senza contare la lunga fila di auto. Caos anche a Pellestrina e la preoccupazione è per quanto potrà verificarsi da domani per tutto il weekend. L'assalto delle bici ha messo a dura prova anche la viabilità del Lido.

LA MOVIDA CHE NON C'È

Intanto, all'ora dell'aperitivo l'atmosfera sul tratto di fondamenta della Misericordia fino agli Ormesini si anima ma con moderazione. Certo, posti a sedere liberi non se ne vedono in alcuno dei noti bacari e osterie affacciati lungo il canale, anzi. La clientela accomodata varia tra residenti che brindano a spritz, famiglie con bambini, coppie di giovani e qualche straniero intento a godersi le usanze tipiche. Saltano all'occhio i riservato per cena scritti al centro di quasi tutte le tavole ma il flusso sui masegni resta scorrevole, senza i temuti raggruppamenti di giovani in festa a ostruire la strada. Non manca invece lo scippo di un cicchetto da parte di un gabbiano che approfittando di un attimo di distrazione, ruba la specialità veneziana dal piattino di un ragazzo appoggiato al parapetto del ponte. 
 

Ultimo aggiornamento: 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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