Mille esperti in Laguna per il G20 dell’Ambiente

Domenica 15 Dicembre 2019 di Michele Fullin
VENEZIA Acqua alta in piazza San Marco
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Mille esperti da tutto il mondo si troveranno a Venezia nel giugno del prossimo anno per discutere metodi, modelli e soluzioni per la prevenzione del rischio naturale e tecnologico. Qualcuno chiama questo appuntamento il G20 dell’ambiente, poiché ci saranno capi politici, organizzazioni governative, università e aziende, ma gli Stati aderenti sono molti di più. L’appuntamento, con cadenza di 8 anni, unisce le conferenze di Esrel e Psam, le due più importanti organizzazioni a livello globale su questi temi.
 
Ovviamente, è la prima volta che un evento simile arriva in Italia e Venezia è la sede prescelta anche perché è il simbolo della fragilità delle città rispetto agli eventi naturali, ma anche delle loro capacità di adattamento, visto che resiste e prospera da più di mille anni.
La domanda fondamentale è questa: le infrastrutture su cui si reggono l’economia mondiale e il benessere di miliardi di persone sono in grado di reggere al cambiamento del clima cui tutti stiamo assistendo? L’unica affermazione certa è che reti ferroviarie, autostradali, elettriche, gas, acqua, reti di telecomunicazione e di conseguenza le nostre comunità sono molto vulnerabili ed esposti a potenziali grandi disastri naturali, la cui frequenza è visibilmente aumentata in questi ultimi vent’anni. Più di quanto si credeva.
INFRASTRUTTURE SOSTENIBILI
L’appuntamento veneziano (con sede tra il palazzo del Cinema e l’attiguo ex Casinò al Lido) si svolgerà dal 21 al 26 giugno 2020 per condividere le sfide che si devono affrontare per progettare e assicurare le soluzioni di sostenibilità̀delle produzioni industriali e dei servizi, la sicurezza delle infrastrutture, delle persone e degli ecosistemi in cui viviamo. Più di 1.300 lavori sono stati proposti, per una partecipazione prevista di circa mille tra scienziati, professori, ricercatori, esperti ed ingegneri provenienti dalle più importanti agenzie governative, centri di ricerca ed università, aziende. Qualche nome? Nasa, Food and Drug Administration, Japan Nuclear Safety Center, German Aerospace Center, Air Force Institute of Technology, Kaeri, Kaist, Grs, Ineris e molti altri che lavorano per l’affidabilità dei sistemi e la sicurezza delle infrastrutture in campo industriale, civile e della pubblica amministrazione.
Il Comune non si è lasciato sfuggire l’occasione e anzi l’ha favorita, visto che da tempo il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro invoca l’insediamento nella città di un grande organismo sovranazionale per lo studio dei cambiamenti climatici.
CENTRO STUDI SUL CLIMA
Proprio due giorni fa, il Governo ha accolto la richiesta del deputato dem Nicola Pellicani e ha stanziato in bilancio mezzo milione a partire dal 2020 per l’istituzione di questo Centro internazionale, che opererà in collaborazione con le Università Ca’ Foscari, Iuav e Viu (Venice International University), istituti di ricerca quali Cnr e Centro previsioni maree, nonché Consorzio Venezia Nuova, Corila e Thetis.
Il Centro avrà il compito di contribuire alla definizione di strategie nazionali (mediante studi e ricerche sulla mitigazione, sulla resilienza e sull’adattamento ai cambiamenti climatici) nell’ambito della gestione sostenibile dei sistemi sociali e ambientali, con particolare riferimento alla salvaguardia di Venezia.
Dopo la disastrosa acqua alta del 12 novembre il mondo ha puntato un faro su Venezia e la città sta cercando di cogliere l’occasione per portare proprio in laguna lo studio dei rischi di allagamento dovuto all’innalzamento del livello dei mari. Venezia e l’Italia, al momento rispondono, in attesa di quello che poi sarà deciso a livello globale.
Molto dipenderà anche da questa mega-conferenza, alla quale sta lavorando da anni Enrico Zio, professore del dipartimento di energia del Politecnico di Milano e del centro sui rischi e le crisi dell’École de Mines Paristech, co-fondatore di due centri in Cina sull’affidabilità e la resilienza delle infrastrutture critiche.
IL RILANCIO
Sarà questo il punto da cui Venezia, città sommersa per una notte. Proverà a rilanciare sulla sua disavventura per tornare protagonista sullo scacchiere globale.
Michele Fullin
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Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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